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Ulysses

[Gdr] Vampirismo - Il Contagio Di Ulysses

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La strada di fronte a me è deserta, silenziosa.

Solo la fioca luce dei lampioni mi separa dall’oscurità totale di questa notte senza luna. È da stupidi avventurarsi all’esterno di notte, senza alcuna protezione e senza armi, ma non posso aspettare: devo trovare scorte e barricarmi nel mio palazzo il prima possibile, prima che qualche maledetto succhiasangue riesca a saltarmi addosso e a trasformarmi in un essere abominevole.

Ho letto di cose del genere, prima di arrivare nelle Terre Perdute, e ho persino parlato con un dottore dell’Anello Esterno che sosteneva che sì, i vampiri esistevano, ma avevo sempre liquidato il tutto come delle semplici fantasie, invenzioni di menti facilmente suggestionabili e di predicatori dalla fervida immaginazione.

Ma mi sbagliavo.

Come tutti gli eventi che sconvolgono la vita di migliaia di persone, nessuno sa bene com’è cominciata. C’è chi sostiene che si sia trattato di un esperimento finito male, chi di una misteriosa malattia proveniente dall’Anello Esterno. Altri sostengono che sia una punizione inflitta dai Superni… come se i castighi inflitti dagli Dei fossero stati pochi negli ultimi anni.

Sono sopravvissuto alla Grande Carestia e alla Peste Animale, ed altri morbi e malattie che ho incontrato nel mio lungo viaggio dagli angoli più oscuri dell’Anello Esterno alle Terre Perdute, ma non ho mai visto niente del genere. Intere città spazzate via dal’epidemia, villaggi abitati soltanto da creature che si risvegliano dopo il tramonto, borghi disabitati… Loschi figuri hanno approfittato di questo flagello per ottenere ancora più potere, sfruttando la malattia per i loro malvagi obiettivi.

Le Terre Perdute sono veramente perdute.

Si vocifera che qualcuno abbia trovato una cura, che sia possibile guarire gli infetti per riportarli allo stato normale, ma per ora le uniche trasmissioni che ricevo sono quelle di qualche scienziato (o presunto tale) che ha avuto poco successo. A quanto ho sentito, i pochi sopravvissuti si barricano nelle proprie case ed escono soltanto quando il sole è già alto. Ed è così che avrei dovuto fare anche io, maledetto idiota, ma la difesa del mio palazzo non può aspettare.

Procedo lungo la strada principale di Abstergo lentamente, guardandomi attorno, perché il pericolo può essere dietro ogni angolo, in agguato, e puoi ritrovarti a fare da spuntino di mezzanotte a uno di quei succhiasangue prima ancora di rendertene conto. Tira un vento gelido, da ovest, un vento che fa volare via manifesti del Partito Modernista e copie del The Scientist in una danza di desolazione e rovina.

Tiro su il bavero della mia giacca, temprata da mille eventi prima di questo, e oltrepasso la porta, ultima difesa tra me e un mondo pericoloso che mi attende con un sogghigno. Attorno a me, le strade di Abstergo risuonano dell’assordante silenzio dell’abbandono. Quando chiudo la porta, il suono della serratura automatica alle mie spalle fa più rumore di tutti i cannoni dell’Armata Rossa messi assieme.

La visione è spettrale. L’atmosfera è inquietante. La situazione è disperata.

Abstergo, faro della conoscenza dell’URMM, ridotto a poco più di una città fantasma.

Sono quasi in fondo alla strada. Basterebbero pochi metri per raggiungere un magazzino abbandonato, già razziato chissà quante volte prima della mia visita, in grado di soddisfare le mie esigenze. Sono troppo impegnato a chiedermi cosa troverò lì dentro per rendermi conto dell’oscura presenza alle mie spalle. E quando lo faccio, è già troppo tardi.

Lo vedo spiccare il balzo con la coda dell’occhio. È più o meno a una decina di metri da me, e sarei perfettamente in grado di sconfiggere un umano che mi si avventasse contro da quella distanza. Ma questo… questo non è un umano.

Mi volto giusto in tempo per ritrovarmelo addosso, le sue mani strette attorno al mio collo. Crolliamo al suolo, sulla strada di ossidiana, avvinghiati uno all’altro in una lotta per la sopravvivenza: mors tua, vita mea.

Lotto, mi divincolo, cerco di reagire, ma è tutto inutile. Il vampiro sorride: i suoi denti, affilati come rasoi e molto più letali, brillano nel riflesso dei lampioni.

È quell’immagine a darmi la forza di insorgere: mi libero dalla stretta, alzo il braccio destro, faccio partire un cazzotto tanto goffo quanto potente. Il vampiro incassa, ma non mi lascia andare. Sento i suoi denti che affondano nella carne del mio braccio, mentre mi sfugge un imprecazione e, per riflesso condizionato, sferro un calcio a casaccio. Un calcio che ottiene l’effetto desiderato.

Il vampiro capitola, lascia la presa, si allontana con uno scatto. Io cerco di rimettermi in piedi, ma sento che sta succedendo qualcosa. Mentre guardo quel dannato succhiasangue sparire nella nebbia in fondo alla strada, il mio cuore rallenta i battiti, i denti cominciano a farmi male, ho la sensazione che il petto stia per esplodermi.

Dal palazzo davanti al quale si è svolta la lotta accorre qualcuno, che però non riesco a riconoscere: la vista mi si sta annebbiando. Sento una voce che mi dice di mangiare pane, che consumare qualche pagnotta può salvarmi, ma è un sussurro lontano, flebile.

Mentre torno ad accasciarmi sull’ossidiana e i miei occhi si chiudono, riesco ancora a formulare un ultimo pensiero: nessuno di noi è al sicuro.

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Fantastico GDR Ulysses... Ma sei diventato un vampiro o semplicemente hai fatto il GDR della morte del tuo pg?

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Un nuovo GDR-ista è fra noi!

Davvero, bravo.

Un più uno te lo meriti.

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Grazie, troppo buono. In realtà era da un po' che volevo scrivere qualcosa, ma ancora non mi era mai capitato niente di interessante...

Fantastico GDR Ulysses... Ma sei diventato un vampiro o semplicemente hai fatto il GDR della morte del tuo pg?

Sono diventato un vampiro, e mi sa anche che amplierò l'argomento visto che è una buona scusa per rendere il personaggio immortale :ahsisi:

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Benvenuto nel club allora xP

Sai già come sopravvivere ? Io avevo in mente di creare una vera e propria struttura sociale basata sull'anzianità e sul rapporto maestro-allievo... Una cosa stile i più vecchi sono quelli con la maggiore autorità e colui che vampirizza ha il dovere di insegnare al nuovo vampiro come sopravvivere nella sua nuova forma.

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Sai già come sopravvivere ? Io avevo in mente di creare una vera e propria struttura sociale basata sull'anzianità e sul rapporto maestro-allievo... Una cosa stile i più vecchi sono quelli con la maggiore autorità e colui che vampirizza ha il dovere di insegnare al nuovo vampiro come sopravvivere nella sua nuova forma.

Se i Vampiri continueranno a non avere poteri mi sa che il loro numero diminuirà molto presto... Se invece verranno ripotenziati o classificati come specie a parte... Beh, io sono pronto a farmi mordere! ;)

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A me se mi consentissero in qualche modo di non bruciare al sole sarei anche contento così come sono di già... ah già... se magari quei dannati paletti fossero proporzionati alle spade di diamante, mentre le spade diamante proporzionate a quelle di legno sarei molto contento anche in ambito pvp.

Per il cibo poi è sufficiente farsi un po' di mele d'oro o pozioni della vita.

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Sai già come sopravvivere ? Io avevo in mente di creare una vera e propria struttura sociale basata sull'anzianità e sul rapporto maestro-allievo... Una cosa stile i più vecchi sono quelli con la maggiore autorità e colui che vampirizza ha il dovere di insegnare al nuovo vampiro come sopravvivere nella sua nuova forma.

A me se mi consentissero in qualche modo di non bruciare al sole sarei anche contento così come sono di già... ah già... se magari quei dannati paletti fossero proporzionati alle spade di diamante, mentre le spade diamante proporzionate a quelle di legno sarei molto contento anche in ambito pvp.

Per il cibo poi è sufficiente farsi un po' di mele d'oro o pozioni della vita.

Intendi una struttura sociale tipo i Jedi, con maestro e allievo intesi in quel senso lì? Si potrebbe anche fare, e renderebbe il GDR più interessante e il gioco più dinamico. Per il resto... beh, come già detto in millemila post il vampirismo è una malattia, quindi è ovvio che ci siano lati negativi (bruciare al sole ed essere vulnerabili al legno), ma questo sempre se si parla di malattia. Se invece i vampiri fossero elevati a razza, allora il discorso cambierebbe e si dovrebbe cercare di rendere i vampiri meno svantaggiati.

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