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FoxWorn3365

Aiuto TASSE​😱​ Vip Server E Servizi

Domanda

Ciao a tutti!

Io ho un server Minecraft e come

altro server per vivere dobbiamo vendere VIP ai nostri utenti

Ovviamente io sto creando il progetto legato al mio server, HydraCraftNEW HORIZON

Questo progetto è molto concentrato su offrire dei servizi a Pagamento

Facciamo un'esempio

Se io vendo un VIP a 19.99€ al mese devo mettere l'IVA (+22%)?

E se io vendo un servizio di gestione della VPS (Da un provider Esterno) devo far pagare anche qui l'IVA?

Vi ringrazio in Anticipo 😄

 

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5 risposte a questa domanda

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2 hours ago, FoxWorn3365 said:

Ciao a tutti!

Io ho un server Minecraft e come

altro server per vivere dobbiamo vendere VIP ai nostri utenti

Ovviamente io sto creando il progetto legato al mio server, HydraCraftNEW HORIZON

Questo progetto è molto concentrato su offrire dei servizi a Pagamento

Facciamo un'esempio

Se io vendo un VIP a 19.99€ al mese devo mettere l'IVA (+22%)?

E se io vendo un servizio di gestione della VPS (Da un provider Esterno) devo far pagare anche qui l'IVA?

Vi ringrazio in Anticipo 😄

 

 

Per offrire un servizio a pagamento, qualunque esso sia, è necessario che tu disponga di una partita iva ed una registrazione alla camera di commercio, poiché non risulti più imputabile sotto prestazione occasionale (un servizio non è occasionale), ed in aggiunta seguirà la registrazione all'INPS (che avviene con l'acquisizione della p.iva).

Quindi ovviamente dovrai fare pagare l'iva, altrimenti ci rimetti tu di tasca tua.

Devi anche tenere presente che con la p.iva i costi non sono così bassi, la registrazione alla camera di commercio costa sui 100€ all'anno, ed è previsto il pagamento delle tasse IRPEF fino al 25% (in base al tuo codice ATECO della camera di commercio) sul ricavato da reddito netto all'anno, una quota di 2.500€ di INPS obbligatoria annuale (in rate semestrali o trimestrali, che sono le F24).

Facendoti quindi un esempio, poniamo che registri la società semplice (la meno cara da aprire) come artigiano/fornitore di servizi in reggime forfettario (il più conveniente), e in un anno fatturi 10.000€ di profitto (quindi scalate tutte le spese), dovrai pagare 2.500 (INPS) + 100€ (p.iva) + 5% (tassa indicativa, può arrivare al 25%) = 3.100€ da pagare.

Se tu non hai fatto pagare l'IVA per tutte le tue vendite e quindi non l'hai scalata, dovrai comunque pagarla di tasca tua tramite la fatturazione/contabilità che hai tenuto. E quei 10.000€ diventano lordi, da cui dovrai detrarre 22% di IVA da pagare allo stato, quindi il profitto reale netto sarà 7.800€ su cui si andranno poi ad applicare le tasse come ho descritto sopra.

Se invece poi tu non emetti la fattura e quindi ne tu ne il consumatore (cliente) pagate l'IVA (il cosiddetto lavoro in nero), diventi un evasore e puoi essere soggetto a sanzioni/pignoramento di beni, se ti arriva un controllo del FISCO/guadia di finanza.

Questo vale per tutti i residenti in italia, indipendentemente se essi prendono i loro servizi/prodotti all'estero o meno, poiché sei tu il venditore/provider finale.

Poi ovviamente, io non sono un commercialista, quindi i valori che valgono per me, per altri sicuramente saranno diversi e vanno presi con le pinze, ma la linea di base è quella.

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9 minuti fa, blacks9 dice:

 

Per offrire un servizio a pagamento, qualunque esso sia, è necessario che tu disponga di una partita iva ed una registrazione alla camera di commercio, poiché non risulti più imputabile sotto prestazione occasionale (un servizio non è occasionale), ed in aggiunta seguirà la registrazione all'INPS (che avviene con l'acquisizione della p.iva).

Quindi ovviamente dovrai fare pagare l'iva, altrimenti ci rimetti tu di tasca tua.

Devi anche tenere presente che con la p.iva i costi non sono così bassi, la registrazione alla camera di commercio costa sui 100€ all'anno, ed è previsto il pagamento delle tasse IRPEF fino al 25% (in base al tuo codice ATECO della camera di commercio) sul ricavato da reddito netto all'anno, una quota di 2.500€ di INPS obbligatoria annuale (in rate semestrali o trimestrali, che sono le F24).

Facendoti quindi un esempio, poniamo che registri la società semplice (la meno cara da aprire) come artigiano/fornitore di servizi, e in un anno fatturi 10.000€ di profitto (quindi scalate tutte le spese), dovrai pagare 2.500 (INPS) + 100€ (p.iva) + 25% (tassa esagerata solo per esempio) = 5.100€ da pagare.

Se tu non hai fatto pagare l'IVA per tutte le tue vendite e quindi non l'hai scalata, dovrai comunque pagarla di tasca tua tramite la fatturazione/contabilità che hai tenuto. E quei 10.000€ diventano lordi, da cui dovrai detrarre 22% di IVA da pagare allo stato, quindi il profitto reale netto sarà 7.800€ su cui si andranno poi ad applicare le tasse come ho descritto sopra.

Se invece poi tu non emetti la fattura e quindi ne tu ne il consumatore (cliente) pagate l'IVA (il cosiddetto lavoro in nero), diventi un evasore e puoi essere soggetto a sanzioni/pignoramento di beni se ti arriva un controllo del FISCO/guadia di finanza.

Poi ovviamente, io non sono un commercialista, quindi i valori che valgono per me, per altri sicuramente saranno diversi e vanno presi con le pinze, ma la linea di base è quella.

Tebex da l'opzione di poter aggiungere l'IVA, mettendo quello in teoria dovrei essere a posto... 😐

 

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1 minute ago, FoxWorn3365 said:

Tebex da l'opzione di poter aggiungere l'IVA, mettendo quello in teoria dovrei essere a posto... 😐

 

Purtroppo no, perché il venditore/fornitore del servizio sei comunque tu, non tebex.

Tebex è solo un tramite per la gestione dei fondi/pagamento, loro pagano le tasse in base al loro paese di base dove hanno la società registrata, si che ti danno l'opzione di aggiungere l'IVA, ma sicuramente ti chiederanno di indicare la tua p.iva, altrimenti su cosa aggiungi IVA? Se non possiedi la p.iva, non puoi aggiungerla e se metti il +22%, diventa semplicemente un incremento del prezzo e basta.

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1 minuto fa, blacks9 dice:

Purtroppo no, perché il venditore/fornitore del servizio sei comunque tu, non tebex.

Tebex è solo un tramite per la gestione dei fondi/pagamento, loro pagano le tasse in base al loro paese di base dove hanno la società registrata, si che ti danno l'opzione di aggiungere l'IVA, ma sicuramente ti chiederanno di indicare la tua p.iva, altrimenti su cosa aggiungi IVA? Se non possiedi la p.iva, non puoi aggiungerla e se metti il +22%, diventa semplicemente un incremento del prezzo e basta.

Ti fanno inserire il nome della tassa (IVA) la percentuale (22%) il paese (Italia) e la regione (Xxxxxxx)

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7 minutes ago, FoxWorn3365 said:

Ti fanno inserire il nome della tassa (IVA) la percentuale (22%) il paese (Italia) e la regione (Xxxxxxx)

Significa allora che la gestione della fatturazione spetta a te, devi comunque avere la p.iva, se no ti rispeto, è la stessa cosa di aumentare il prezzo del 22%, non ha alcun valore di IVA.

Per fatturazione intendo, quando tu effettui una vendita del servizio, dovrai appunto fornire la fattura elettronica al cliente/consumatore finale, indicando la tua p.iva, ragione sociale/registrazione camera di commercio, prezzo base + prezzo iva inclusa

Ti riporto cosa deve contenere la fattura:

La fattura deve essere emessa in due esemplari: l'originale, che va consegnato o spedito al cliente, e la copia che deve essere conservata dall'emittente (per un periodo non inferiore a 10 anni). La fattura deve contenere i seguenti elementi:

la data di emissione e il numero progressivo attribuito (che ad ogni inizio anno deve ripartire da uno)
i dati identificativi dell'emittente, che sono:
 il nominativo o la ragione sociale, nel caso di società
 l'indirizzo;
 il numero di partita IVA, il codice fiscale e l'iscrizione al Registro delle imprese
i dati identificativi del compratore, che sono:
 il nominativo o la ragione sociale, nel caso di società
 l'indirizzo
il tipo di pagamento
gli estremi dei documenti di trasporto, cioè data e numero progressivo dei DDT, se si tratta di fattura differita
la natura, qualità e quantità dei beni ceduti
il prezzo unitario dei beni e il prezzo complessivo (ottenuto moltiplicando quantità per prezzo unitario)
gli eventuali sconti
l'aliquota e l'ammontare dell'IVA
il totale fattura, che costituisce l'importo totale a debito del compratore.

Poi ovviamente nessuno ti vieta di fare le cose in nero, ma a tuo rischio e pericolo

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