Vai al contenuto
Il server del mese è
Visita la nostra nuova lista server!
goldr31

La storia di Nyan

Recommended Posts

"Che أبدي ci protegga dai rigori dell'inverno e dalla siccità dell'estate.”

Preghiera trovata nella prima opera letteraria di Nyan, tradotta.

Io, Rold, storico della città di Nyan, mi appresto a raccontare delle più nobili origini di Nyan, cercando cosi di fornire ai giovani d'oggi un ricordo del loro passato glorioso, seppur coperto, oggi, da un'amnesia collettiva.

Prefazione

Nel corso degli anni, per chi è pratico del settore, avrà notato bene le diverse concezioni sugli storici che si sono create in seno a quest'arte.

Se un tempo si era concordi che la storia la facessero i vincitori e che lo storico avesse l'unico dovere di testimoniare le grandi gesta di grandi regnanti, è ora possibile trovare opinioni discordanti, tra cui, quelle diametralmente opposte: guardare i gesti di un singolo individuo comune, ignorando totalmente i fatti “maestosi”, come potremmo chiamarli.

Questi approcci alla storia, che rivelano, in apparenza, grandi forze, in realtà sono minate nel loro impianto, rendendoli giganti coi piedi di sabbia.

Il lavoro dello storico, oggi, è di ricostruire la storia, cercando di guardare non soltanto ai grandi, ma anche alla gente comune, senza dimenticare, però, che ogni fatto porta a una conseguenza:

Non è possibile prescindere il grande evento dal contadino: una guerra, seppur scatenata da un' imperatore, aveva e avrà influenza sul popolano.

É un dato di fatto, che oggi, ahimè, sembra essere ignorato.

Le recenti opere uscite,tra cui l'ultima di Atak, segnano un pericoloso punto di svolta per gli storici, che devono mantenere sempre la loro neutralità e mettere al primo posto l'affidabilità delle fonti.

L'utilizzo e il proponimento di ipotesi, seppur contemplato, deve essere sempre sostenuto da una qualche prova, cosa che nell'opera dello storico di Atak questo non c'è.

Non essendo però la sede corretta per parlare del ruolo dello storico e dell'opera di Atak, non mi dilungherò troppo sul ruolo degli storici e, sperando di fare cosa lieta, mi appresto a raccontare di come Nyan sia nata e sviluppata.

Che la lettura possa soddisfarvi come quando la scrissi.

Capitolo I Le origini

Nyan rappresenta, oggi, una potenza da non sottovalutare.

Sono molti coloro che considerano importanti, nelle lande in cui ci troviamo ora, la sola presenza del regno di Mirrodin e l'Unione, tendendo a ignorare la rimanente città-stato, ma sarebbe un'errore grossolano, in cui non bisognerebbe cadere.

Se oggi è possibile dire grazie alla scrittura, alla cultura, al teatro, al cinema e a numerose opere artistiche, sicuramente da ringraziare sono i cittadini di Nyan.

Se Alyon è data come padre dell'idea di città e di economia, se Minehu1 ha dato i natali all'idea di “guerra”2 , possiamo affermare, oggi più che ieri, che Nyan sia la culla dell'arte.

La presenza di numerosi monumenti, di cui svetta l'antico simbolo della città, il gatto, il connubio di natura-città, la libera espressione dell'arte nelle case di Kikkofrikko e Flumendosa3 e la presenza di numerosi giochi d'acqua nella città, rappresentano una caratteristica unica nelle Terre Smarrite4 .

L'opera, però, che sto scrivendo, non si vuole concentrare nello spiegare l'arte di Nyan5 ,ne tende a dimostrare che la città-stato sia superiore all'altra.

Quello che mi appresto a fare è portare, nelle giovani menti della città, è di riportare nella loro memoria le nobili origini di Nyan, impedendo, quindi, di incorrere a una più sempre diffusa amnesia sulla nostra antica cultura, che trovo deleterio e pericoloso.

Affermare che Nyan abbia origini antiche, al pari delle altre grandi città, è ormai un dato di fatto e i pochi dubbi, ormai sono stati fugati.

Il ritrovamento di antichissimi reperti archeologici, specie negli ultimi anni, hanno portato le lancette dell'orologio della storia sempre più indietro, portando la fondazione di Nyan sempre più vicina a quella di Alyon e Humine, le prime due vere città fondate6 .

Eppure non tutti possono dire cosa vi sia successo, in quei rapidi e concitati momenti, le testimonianze scarse e i reperti archeologici ancora in studio permettono una ricostruzione parziale, segnata da grossi buchi, ma, grazie a un lavoro di ricerca, che mi ha preso circa cinque anni della mia vita, ora posso portare nuova luce nel nostro passato e, in quei casi in cui le risposte certe non ci sono, mi appresterò a formulare ipotesi, basate ovviamente su testimonianze, testi e leggende, ponendoli sotto occhio critico, come solo gli storici riescono a fare, traendo la verità e separandola dalla fantasia.

La città di Nyan, come ben tutti possono notare oggi, è segnata dal più antico monumento mai costruito nelle Terre Smarrite, il gatto di Nyan, o, detto in altro modo, il Nyan Cat.

Eppure, se fino poco tempo fa' gli storici dell'arte non riuscivano a capire la nascita di questo progetto,iniziato nel Regime Pizzarriano e poi finito nell'era Bondiana, ora possiamo capire quale sia la fonte principale:

Nelle caverne vicino alle mura, accanto a una miniera abbandonata, un pastore, che portava al pascolo le sue capre, ha trovato iscrizioni e “disegni” in quei bui posti.

Gli storici dell'arte, appena accertato che non fosse un altro scherzo, come occorso negli ultimi anni7 , hanno potuto verificare sia l'antichità, sia la particolarità di quelle iscrizioni, andando a evidenziare, in più parti, la presenza di un rozzo, ma inequivocabile, figura del gatto, da cui sicuramente gli artisti più recenti avranno preso ispirazione.

Questo, oltre a dare significato al più grande monumento della città8 , permette a noi storici di comprendere le dinamiche di quei primi giorni di vita degli uomini, ma, sopratutto, di avere prove di antichi insediamenti nelle terre di Nyan, cosa che, fino a qualche anno fa', era sostenuto soltanto da antiche leggende.

É innegabile, dallo studio di questi reperti, che la il progresso raggiunto da quegli insediamenti fosse oltremodo notevole: se, nel campo tecnologico e militare avessero più o meno raggiunto i progressi delle altre comunità delle terre di Alyon e Minehu , nel campo artistico è possibile notare una precocità non visibile negli altri insediamenti.

In questo modo, finalmente, si sono spiegati alcuni reperti trovati anche nelle terre di Alyon e Minehu, a cui gli storici dell'arte non sapevano dare spiegazione, troppo antichi e troppo originali per essere nati in quelle terre.9

Sicuramente, quindi, questo va a significare che il commercio, seppur raro e difficile, era già presente, riunendo le varie comunità in rapporti ben più stretti da quelli isolazionisti, come molti storici, alcuni anni fa', propugnavano.

Torniamo però a quegli antichi insediamenti: cosa possiamo sapere su questi?

Possiamo dire, con relativa certezza, che gli insediamenti erano presenti in grande quantità, dove abitavano circa un centinaio di uomini e donne.

Questi insediamenti, visto il numero di abitanti assai scarso, erano soliti scambiarsi i giovani più forti e o belle.

I motivi per spiegare questo “rito”10 sono stati tanti, passando da spiegazioni scientifiche (per evitare malattie ereditarie) fino a spiegazioni irrazionali, dove si parla della presenza di entità superiori, che richiedevano questo.

Le testimonianze, su questo periodo storico, ahimè, sono pochi, ma è possibile comunque tracciare qualche ipotesi:

la maggior parte dei sociologi11 propende sia come riti per favorirsi gli dei(si credeva, in quelle terre, infatti, che i giovani dovessero cambiare villaggio, per poter maturare sul serio), sia, dimostrando un modo di approcciarsi più materialistico, come mezzo per tenere la pace12 .

Eppure, nonostante questi scambi, gli screzi e le offese avvenivano nell'ordine del giorno e, ovviamente, una volta che qualcuno passava il segno13 , la guerra era d'obbligo.

In questo periodo è data la nascita delle prime leggende, che ancora oggi costituiscono materiale di studio, raccolte, successivamente, nei “Racconti Epici”14 .

Nel corso del tempo, gli storici hanno interpretato in maniera molto diversa questo insieme di leggende:se oggi è un dato di fatto dire che esse contengono al loro interno delle verità, seppur mescolate con la fantasia, nei passati regimi dittatoriali, tra cui annoveriamo quello Bondiano e Pizzerriano, esse venivano viste soltanto come “inutile favole per tenere buoni i bambini15 ."

Soltanto oggi, quindi, questi racconti hanno assunto una nuova chiave di lettura, che ha fornito, a dispetto di quanto si dicesse in passato, utili elementi per conoscere il nostro passato, ma è ancora più incredibile scoprire un dato in comune, o meglio, un fatto in comune, che si protrarrà anche nei primi racconti dell'era dei re-giorno16 :

la presenza di questo nome: أبدي.

Ovviamente, essendo intraducibile questo termine(qualcuno propende per “Eterno”, ma i filologi non sono concordi su questo17 ), possiamo soltanto ipotizzare:

nei testi in cui possiamo leggere questo nome, possiamo trovare vari riferimenti ai suoi miracoli, ai suoi poteri, alle innovazioni che portò ai diversi insediamenti.

É innegabile che una ripetizione cosi pressante, per giunta in testi diversi e, molto spesso, di epoche storiche alquanto differenti, ovviamente pone numerosi quesiti:

Chi era?Forse una divinità?Oppure un' essere umano?

Dalle poche fonti a nostra disposizione, si possono solo fare ipotesi:

la maggior parte degli storici propende per più esseri umani, facenti parte di un particolare insediamento, che, nel corso del tempo, divenne sempre più potente e avanzato e, con una scelta alquanto strana, decisero di condividere il loro sapere con le altre, piuttosto che conquistarle(e ne avevano i mezzi18 ).

Un'altra ipotesi, minoritaria, ma che mi sembra giusto nominare, propende invece per esseri con un'età piuttosto avanzata, sopravvissuti a un cataclisma di proporzioni epiche.

Seppur lo storico Atak sia tra coloro che sostengono questa ipotesi, le prove a sostegno di questa sono alquanto risicate e già decidere la natura del cataclisma, nonché quando fosse successo, pone numerose discussioni tra gli storici appartenente a questa frangia minoritaria.19

A questo punto, le leggende e le testimonianze diventano molto più intense e numerose:

siamo ormai alla fine dell'epoca delle origini, degli insediamenti ed è proprio qui che possiamo notare un fatto descritto nelle varie opere e confermato dalla scienza:

Una grave siccità ,seguita da un inverno molto duro, ridusse i numerosi insediamenti a una decina, con popolazioni allo stremo e incapaci di sopravvivere a lungo.

È proprio qui che risale il momento della prima grande migrazione, dove, i pochi rimasti, decisero di unirsi, per fondare un unico insediamento, nel luogo dove ora è possibile ammirare le rovine della prima città di Nyan.

Ed è proprio da qui, che comincia la storia della città e dei primi regni:

l'era dei re-giorno comincia qui.

Note:

1 :A dispetto di quanto credono i giovani oggi, Minehu non è la città di cui si parla nei banchi di scuola, come fondatrice delle prime tattiche moderne di guerra, ma era l'unione fra gli abitanti di Humine e Silthrim.

Sarebbe interessante approfondire il discorso, ma il tempo e lo spazio non lo permettono.

Per saperne di più, consiglio le opere di due importante figure:

“La paura della divisione: storia di Minehu” di Aznola l'eremita, edito da “Zenat edizioni” offre una visione neutrale sui fatti occorsi, oppure, per chi volesse conoscere il lato intimo di quei giorni:

“diari personali di Alonza il sindaco”, opera nella quale si possono avere ampi stralci della vita quotidiana del sindaco di quella città e della fondazione di Silthrim, edito sempre da “Zenat Edizioni”

2: è innegabile che Minehu sia la patria della guerra: Alonza e la sua stirpe hanno segnato la nascita di moderne tattiche di guerra, utilizzate dalla città in guerre vittoriose e vinte sempre con sorpresa.

Alonza, l'eremita, ex sindaco di Minehu e Silthrim, costituisce un fulgido esempio, seppur l'applicazione nel rubare e uccidere innocenti cittadini ed eremiti possa essere discutibile.

Per saperne di più:

“Guerra: Minehu, l'origine di tutto” un'interessante analisi bellica di Crininer il giovane, figlio illustre di Crininer il Vecchio, autore di interessanti libri sempre sulla analisi bellica di queste terre.

3 Kikkofrikko e Flumendosa, checché se ne dica, rappresentano la più grande novità sul panorama culturale degli ultimi anni, con una manifestazione artistica che, seppur compresa da pochi, tendono a sovvertire i soliti canoni a cui siamo abituati.

Per saperne di più:

“Manifesto del multiformismo” scritto dagli artisti Flumendosa e Kikkofrikko, edizion “Indipendenti Multiformi”.

4:L'origine del termine “Terre Smarrite” è ancora in discussione, ma sembra che esso nasca dalle antiche leggende su un grande cataclisma, come è accennato nel testo, alla quale, ovviamente, gli scienziati tendono a non credono, visto la mancanza assoluta di prove.

5: Per saperne di più sull'arte presente a Nyan, consiglio:

“Acqua e ecologia: panorama culturale di Nyan” di Tetano l'artista, edizioni “Labio”

6: Fino a pochi anni fa', gli storici, non avendo altre prove, potevano far risalire alle origini di questa terra solo due città, Alyon e Minehu, ognuna nata con insediamenti e sviluppatesi in modo diverso dalle altre, facendo emergere, nei particolari riti, i tratti caratteristici delle città ora presenti.

Ora, con le ultime decorazioni trovate, anche Nyan può essere ammessa all' Olimpo delle origini.

7:A causa di numerosi premi che venivano dati in passato per il ritrovamento di reperti archeologici ancora sconosciuti, i casi di truffa aumentarono a dismisura, provocando una sempre maggiore sfiducia in questo sistema, che, attualmente, è usato soltanto in ambito locale, con premi tali da non invogliare truffe.

Per saperne di più, consiglio l'archivio giornalistico del:

“Il corriere delle Terre Smarrite” di GrandeScavatore.

8:Ovviamente il giudizio è unanime solo a Nyan, ma è difficile affermare che gli occasionali visitatori della città non ne rimangono colpiti.

9:Consiglio, per capire bene il clima intorno a queste opere d'arte negli anni precedenti, di leggere:

“Opere d'arte di Alyon”, scritto da uno degli antenati dell'imperatore Lelem, Lelem il Conquistatore, presente nella biblioteca imperiale del Regno di Mirrodin.

10:La parola rito è stata usata in questa opera come nelle numerose leggende: il tutto viene detto come se fosse qualcosa avvolto da un'aura religiosa, per saperne di più:

“Miti e religione delle origini” di Nobisio, edizioni “Labio”.

11::come consigliato prima, il ibro di Nobisio rimane il migliore, ma per un approccio meno scientifico e più comprensibile, consiglio anche:

“Primi passi per la comprensione degli antichi” di Sercinci, Edizioni “Imperiali”.

12:è innegabile che la pace non fosse che altro una tregua, spesso non valevole verso tutti gli insediamenti, con cui intercorrevano, quindi, rapporti di guerra e di tregua alquanto mutevoli.

13:Il segno poteva anche essere cosa da poco, per esempio si parla del rapimento, in una delle numerose leggende, di due mucche da un proprietario terriero alquanto ricco, conosciuto per la sua avidità.

Sicuramente motivi alquanto piccoli per scatenare guerre.

14: “Racconti Epici” è forse il primo libro che tenta di raccogliere tutte le leggende e le mitologie in maniera completa, scritto dall'allora antenato di Emanuele, cioè Emanuele lo Zoppo, rappresenta l'opera migliore per cominciare una trattazione completa sugli antichi insediamenti.

Consiglio l'edizione, curata dallo stesso Emanuele, Edizioni “Imperiali”.

15:Frase attribuita allo stesso Bond, secondo dittatore di Nyan.

16: i re-giorno sono un particolare momento dell'allora nata di Nyan, contrassegnata da re durati, in molti casi, soltanto un giorno.

Ne tratterò meglio nel prossimo capitolo.

17:Se oggi è possibile tradurre tutte le steli e i documenti trovati in quelle leggende, i caratteri che si riferiscono a quel nome sono intraducibili, non facenti parte ne dell'alfabeto usato nelle leggende, ne in altri linguaggi.

18:I mezzi tecnologici ritrovati in passato dimostrano un buon numero di armi e conoscenze belliche, tali da provocare la scompara se non di tutte, di almeno il 95% degli insediamenti presenti in quel momento.

La scelta adottata è qualcosa che ancora oggi provoca sorpresa e non mancano le teorie più strane per spiegare questo.

19:come spiegato prima, le prove sono alquanto risicate e, seppur molti fonti parlano di un cataclisma, le prove non sono presenti, cosa che insospettisce sulla veridicità di questa ipotesi, di cui Atak è il maggior esponente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bellissima! E ovviamente parlo in gdr off, Atak ti schifa proprio :sisi:

Solo una cosa: le note son fatte molto bene, ma forse sarebbe meglio integrarle con il testo, altrimenti la lettura è un pò difficilotta.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Lo so bene, ma integrarle nel testo poteva provocare gravi problemi, ho preferito fare in questo modo, oppure potrei, ogni tot, di mettere le note, non so, devo scegliere come fare, non è facile.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scritto veramente bene, però devo avvertirti della presenza di alcuni errori abbastanza banali (concordanze di genere e simili), quindi ti consiglio una rilettura.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

[potresti indicarmi alcuni di questi errori?Cosi so dove correggere ^^]

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se Alyon è dato come padre dell'idea di città e di economia' date=' se Minehu[sup']1[/sup] ha dato i natali all'idea di “guerra”2 ,possiamo affermare, oggi più che ieri, che Nyan sia la culla dell'arte.

Alyon è femminile e c'è un errore di battitura, lo spazio prima della virgola anzichè dopo (che accade spesso nelle virgole dopo gli apici).

...le, segnata da grossi buchi,ma, grazie a un lavoro di ricerca...

Ancora lo spazio.

Eppure, se fino poco tempo fa' gli storici dell'arte non riuscivano a capire la nascita di questo progetto,iniziato nel Regime Pizzarriano e poi finito nell'era Bondiana, ora possiamo capire quale sia la fonte principale:[...]

Gli storici dell'arte, appena accertato che non fosse un altro scherzo, come occorso negli ultimi anni7 , hanno potuto verificare sia l'antichità, sia la particolarità di quelle iscrizioni, andando a evidenziare, in più parti, la presenza di un rozzo [...] figura del gatto, da cui sicuramente gli artisti più recenti avranno preso ispirazione.

Questo, oltre a dare significato al più grande monumento della città8 , permette a noi storici di comprendere le dinamiche di quei primi giorni di vita degli uomini, ma, sopratutto, di avere prove di antichi insediamenti nelle terre di Nyan, cosa che, fino a qualche anno fa', era sostenuto soltanto da antiche leggende.

"Fa" si scrive senza accento, inoltre la concordanza rozzo-figura andrebbe corretta con rozzA.

...troppo antichi e troppo originali per essere nati in quelle terre li.9

Sicuramente, quindi, questo va a significare che il commercio, seppur raro e difficile, era già presente, riunendo le varie comunità in rapporti ben più stretti da quelli isolazionisti, come molti storici, alcuni anni fa', propugnavano.

Per rendere meno ridondante la frase terrei solo "in quelle terre" al posto di lì (accentato).

Le testimonianze [...] sono pochi, ma è possibile comunque tracciare qualche ipotesi:

Concordanza

esse venivano viste soltanto come “inutile favole per tenere buoni i bambini15 .

Mancano le virgolette di chiusura.

Questo dovrebbe essere tutto.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Grazie.

Correggerò ^^

edit:corretto

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Anche se non ho mai apprezzato il nome della città, mi è sempre piaciuta cosi com'era. Ora che ha pure una sua cultura è davvero eccezionale.

Devo finire di leggerla però sembra davvero fatta bene, complimenti :sisi:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.