Vai al contenuto
Il server del mese è
Visita la nostra nuova lista server!
Opchip

Trattato Sulla Luce E Il Calore

Recommended Posts

Lo scrivo qui perchè di fatti non mi sento sicuro a pubblicarlo in wiki finchè non avrò pronti eventuali screen per rendere il tutto più chiaro e inoltre vorrei renderlo anche un po' più chiaro perchè così mi sembra piuttosto confuso... Inoltre non ho ben chiaro in che periodo storico debba essere collocato lo studio di Albireo che a quanto ho capito Almag vorrebbe anche spostare magari nella 4° era.

Trattato sulla luce e il calore

Questo trattato è nato dalla necessità di uno studio approfondito sulla natura della luce e del calore al fine di verificare se fosse plausibile o meno la teoria di Albireo sulle fasi lunari. Le argomentazioni portate da questo trattato sono confutabili e verificabili ripetendo gli esperimenti che di volta in volta verranno enunciati. Dai dati emersi da questi esperimenti verranno esposte le mie teorie e si baseranno pertanto sulla pura osservazione e deduzione del nostro mondo.

Premessa

Nel trattato di Albireo sulla natura celeste si afferma che luce e calore non debbano necessariamente essere collegati. Viene infatti ipotizzata l’esistenza di un corpo celeste, identificato come il Nether di cui noi tutti abbiamo esperienza, che irradiando calore sulla superficie della luna ne causa l’illuminazione e ne spiega le fasi lunari di cui il sole non può essere responsabile perché ostacolato dal disco terrestre. Si afferma poi che questo corpo celeste non sia visibile poiché mai illuminato dalla luce e poiché non ne emette. Questa cosa ha suscitato in me non pochi dubbi e perciò ho contattato lo stesso Albireo per avere ulteriori spiegazioni in merito. Questi arrivò addirittura a dirmi che secondo lui persino il sole non emette calore poiché è incapace di sciogliere la neve e il ghiaccio. Decisi perciò di indirizzare i miei studi proprio sulla relazione luce e calore e mi imbattei così in due forze di cui non ero a conoscenza prima: l’intensità di luce e il potere calorifero sui quali concentrai i miei esperimenti.

Cosa si intende per intensità di luce?

L’intensità di luce è una unità di misura che mi sono trovato a dover stabilire studiando la luce. Tutti noi siamo abituati a percepire la luce ogni giorno grazie al sole che irradia il nostro mondo di luce per ben 10 ore. Durante tutto l’arco delle 10 ore il sole diffonde luce in modo eguale su tutto il pianeta senza variazioni di luminosità, che poi all’alba e al tramonto andrà diminuendo o aumentando lasciando poi spazio alla notte che sarà però comunque illuminata dalla luce della luna. L’intensità di luce rappresenta la variazione di luminosità a cui è soggetta la luce e rappresenta in quante tonalità noi possiamo percepirla. Ho scoperto che noi esseri umani siamo naturalmente portati a sfuocare le differenze che si presentano tra un cubo e un altro rendendoci impossibile osservare direttamente le diverse tonalità, ma grazie all’utilizzo di speciali occhiali è possibile ovviare a questo problema. Assoceremo quindi per convenzione al sole una intensità di luce pari ad un valore 15 e alla luna invece un valore pari a 4.

Cosa si intende per potere calorifero?

Nel tentativo di misurare il calore mi sono recato nelle regioni più fredde del nostro piano e qua ho eseguito numerosi esperimenti utilizzando varie fonti di calore. Nel tentativo di sciogliere neve o ghiaccio con queste fonti di calore mi sono reso conto che queste erano più o meno efficaci nel farlo e altre addirittura non vi riuscivano neppure. Nel particolare è emerso che lava, fuoco, glowstone, redstone lamp e jack-o-lantern erano le più efficaci e perciò associai a loro un potere calorifero pari a 15, mentre la meno efficace era la fornace alla quale associai un potere calorifero pari a 13.

Sperimentazioni

Nel corso degli esperimenti che condussi mi resi conto che la luce poteva manifestarsi in una gradazione che andava da 1 a 15 e che il calore era osservabile in una gradazione che andava da 15 a 13… Mi chiesi perciò se non vi fosse un parallelismo tra le due cose. Una volta appurato che glostone,fuoco,lava,redstone e jak-o-lantern prima di essere soggette ad un naturale decadimento luminoso emettevano la stessa intensità di luce della luce solare mi chiesi se vi fosse un parallelismo con il loro potere calorifero. Mi recai nuovamente in un bioma nevoso, ma questa volta accompagnato dalla mia apparecchiatura per la visione delle diverse tonalità della luce e scoprii che finchè la luce non passava ad un'altra tonalità, quindi fintanto che rimaneva a intensità 15, riusciva a sciogliere il ghiaccio con un intensità pari a 15. Il che significa che ad un intensità di luce pari a 15 corrisponde un potere calorifero pari a 15.

Decisi di verificare ulteriormente e ripetei l’esperimento con una torcia e una fornace e si ripete la medesima cosa, fintanto che la luce non cambiava di tonalità e rimaneva perciò a intensità 14 e 13 il ghiaccio si scioglieva rivelando un potere calorifero pari a 14 e 13. Tentai l’esperimento anche con fonti di luce inferiori al 13, come la redstone torch o la luce emessa da un Nether Portal attivo, ma in nessuno dei due casi riuscii a sciogliere il ghiaccio scoprendo perciò che il ghiaccio necessita di un potere calorifero pari ad un minimo di 13 per sciogliersi.

Arrivati a questo punto avevo scoperto che materiali che emettevano luce per una determinata intensità di luce generavano un potere calorifero pari a quella intensità di luce, ma di fatti questo non provava assolutamente un rapporto di necessità tra le due forze. Per riuscire a provare l’inscindibilità dei due avevo bisogno di un ulteriore riprova.

Se veramente luce e calore non sono direttamente collegate allora vuol dire che prendendo ad esempio una glowstone isolandone la luce dovrei comunque misurare un potere calorifero di 15. Mi recai perciò di nuovo in un bioma nevoso e qua condussi vari test su tutti i materiali che avevo osservato fino ad allora eppure ogni qual volta isolavo la luce non riuscivo in alcun modo a rilevare il potere calorifero. Questo però non significa necessariamente che sia perché manca la luce che non si riesce a rilevare il potere calorifero… Potrebbe essere infatti a causa del rivestimento che viene applicato alla glowstone. Magari i blocchi hanno un la capacità non solo di assorbire la luce, ma anche quella di assorbire il calore ed è per questo che non si riesce a rilevare il potere calorifero.

Decisi perciò di svolgere un ulteriore esperimento. Se effettivamente i blocchi sono in grado di assorbire il calore allora avvolgendo la glowstone con un blocco che fa passare la luce non dovrei riuscire a rilevare alcun potere calorifero e il ghiaccio non dovrebbe sciogliersi. Come del resto supponevo però questo non accadde. Avvolgendo la glowstone con del vetro o delle foglie, entrambi blocchi capaci di far passare la luce il ghiaccio adiacente si scioglieva esattamente come se non vi fosse niente attorno alla glowstone rilevando così un potere calorifero pari alla intensità di luce emessa, ovvero 15.

Conclusioni

Non può esistere luce senza calore e questi sono direttamente proporzionali. Ad un intensità di luce pari a 15 corrisponde infatti un potere calorifero pari a 15 e ogni materiale in grado di generare una luminosità pari a 15 scioglie infatti la medesima quantità di ghiaccio o neve corrispondente ad un potere calorifero di 15 e analogamente per i valori inferiori fino al limite di 13. Il ghiaccio scioglie con un potere calorifero o un intensità di luce pari a 13 e qualsiasi fonte di luce inferiore a 13 non è infatti in grado di sciogliere il ghiaccio.

La luce degenera in tonalità meno intense mano a mano che ci si allontana dalla fonte di luce principale rendendo di fatti il blocco d’aria capace di interferire con l’intensità di luce.

Il sole non è in grado di sciogliere la neve o il ghiaccio pur emettendo una intensità di luce pari a 15 e questo avviene perché il potere calorifero che la luce solare genera è inferiore a 13, quello necessario a sciogliere il ghiaccio o la neve e questo è dovuto ad un interferenza che il Void o l’aria hanno durante l’enorme tragitto che la luce del sole deve fare prima di giungere sulla terra.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Al momento Almag ha pubblicato il suo al termine della Terza Era, stessa cosa per il mio, ma non so se questa cosa voglia rimanere così... Per me personalmente è uguale la datazione, solo di nuovo non so se il mio è posteriore o anteriore al tuo...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Al momento Almag ha pubblicato il suo al termine della Terza Era, stessa cosa per il mio, ma non so se questa cosa voglia rimanere così... Per me personalmente è uguale la datazione, solo di nuovo non so se il mio è posteriore o anteriore al tuo...

A me sinceramente non cambierebbe niente se il tuo fosse antecedente o posteriore al mio... Anche se teoricamente dato che lo menziona avrebbe più senso che il mio fosse antecedente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Gian, non l'ho scritto perchè calore e luce non riguardano la combustione u.u

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma che ha ragione? XD

La glowstone non causa la combustione dei materiali e neppure la torcia, che però se proprio vogliamo emette un po' di fumo e quindi un minimo di combustione la ha, ma di certo non la propaga.

Lava e fuoco si causano la combustione dei materiali, ma emettono luce e calore come la glowstone e quindi il processo di combustione è legato unicamente a una proprietà unica di quei materiali e non possiamo legarla alla luce o al calore che emettono.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma che ha ragione? XD

La glowstone non causa la combustione dei materiali e neppure la torcia, che però se proprio vogliamo emette un po' di fumo e quindi un minimo di combustione la ha, ma di certo non la propaga.

Lava e fuoco si causano la combustione dei materiali, ma emettono luce e calore come la glowstone e quindi il processo di combustione è legato unicamente a una proprietà unica di quei materiali e non possiamo legarla alla luce o al calore che emettono.

A naso direi piuttosto che il fumo venga emesso insieme al calore, e non necessariamente alla combustione :D

questo perché la combustione consuma l'elemento, mentre invece le torcie sono virtualmente eterne (Cosa che si ricollega alla non esistenza del tempo), e quindi non vedo proprio cosa c'entrino con la combustione :D

Detto in altra maniera, la combustione genera calore, ma chi ha detto che la combustione è generata dal calore? :)

Ha ragione Opchippino mi spiace :D

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se la combustione consuma l'elemento, questo dovrebbe a un certo punto finire, quindi non può esser dato da questo altrimenti fine della non esistenza del tempo, non credi?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Se la combustione consuma l'elemento, questo dovrebbe a un certo punto finire, quindi non può esser dato da questo altrimenti fine della non esistenza del tempo, non credi?

ma non esiste comunque l'entropia, lo dimostra una torcia in grado di bruciare in eterno, lo dimostrano i generatori di materia, eccetera.... Non è che il cambiamento è una prova dell'esistenza del tempo :D

Comunque dai, non spammiamo sul primo topic dove appoggio un idea di Opchip su :patpat: c'è un topic apposito per questa mia dimostrazione :D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

E' una prova quando non si trasforma in niente, se esistesse la cenere o il fumo che permane avresti ragione, dato che così non è... inoltre l'entropia c'è ed eccome, solo che è così lenta che non ce ne accorgiamo. Se spacchiamo a mano le pietre queste non si trasformano in qualcosa, scompaiono. Se avessimo una legione di persone che spacca a mano tutta la pietra per secoli, il mondo diminuirebbe di quantità.

E cosa dire invece di quel che viene creato? La lava a contatto con l'acqua pare poter creare pietra all'infinito; gli alberi possono riempire di legna il mondo (e in tempi infinitamente più brevi rispetto all'esempio di prima).

Altro che il tempo non esiste: non solo esiste, ma l'entropia è molto più di casa in minecraft che non nel nostro universo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Che esista o meno l'entropia comjnque Kata non centra gran che con il fatto che di fatti io non abbia studiato la combustione, poichè non ha alcun legame con luce e calore.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Comunque dai, non spammiamo sul primo topic dove appoggio un idea di Opchip su :patpat: c'è un topic apposito per questa mia dimostrazione :D

FINE OT

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.