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MiNeRcRaFt99

Spoldier

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Qualcuno mi puo dire come si mettono i spoldier o cose come quando uno commenta sotto c'e una riga con tra un altra cosa ed anhe che mi spieghi come si fanno le citazioni

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Qualcuno mi puo dire come si mettono i spoldier o cose come quando uno commenta sotto c'e una riga con tra un altra cosa ed anhe che mi spieghi come si fanno le citazioni

spoldier? penso sia spoiler comunque devi scrivere


[spoiler] quello che vuoi scrivere [/spoiler]


[/CODE]

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come scrive la volpe :ahsisi:

per le citazioni fai

(quote) ciò che vuoi (/quote)

mettendo parentesi quadre e non tonde.

puoi anche inserire un soggetto della citazione facendo

(quote name='nome') ciò che vuoi (/quote)

attenzione ai due apostrofi prima e dopo il nome :sisi:

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come scrive la volpe :ahsisi:

per le citazioni fai

(quote) ciò che vuoi (/quote)

mettendo parentesi quadre e non tonde.

puoi anche inserire un soggetto della citazione facendo

(quote name='nome') ciò che vuoi (/quote)

attenzione ai due apostrofi prima e dopo il nome :sisi:

Come ha scritto l' amante dello steampunk :ahsisi:

Oppure in maniera più semplice sotto ogni messaggio di qualsiasi persona c'è "replica" e "multiquote"

Replica è per fare come ho fatto io con ciuccio.

Multiquote non l'ho mai usato ma penso che serva per replicare più persone in un messaggio :sisi:

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Come ha scritto l' amante dello steampunk :ahsisi:

Oppure in maniera più semplice sotto ogni messaggio di qualsiasi persona c'è "replica" e "multiquote"

Replica è per fare come ho fatto io con ciuccio.

Multiquote non l'ho mai usato ma penso che serva per replicare più persone in un messaggio :sisi:

come ha detto la volpe fortunata :ahsisi:

comunque, se vuoi citare una persona il cui messaggio è andato perduto, oppure citare un grande personaggio, puoi fare ciò che ti ho detto per un risultato del tipo:

lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate.

ora lo metto sotto code, così vedi che ho scritto :sisi:

[quote name='Dante Alighieri'] lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate. [/quote]

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come ha detto la volpe fortunata :ahsisi:

comunque, se vuoi citare una persona il cui messaggio è andato perduto, oppure citare un grande personaggio, puoi fare ciò che ti ho detto per un risultato del tipo:

ora lo metto sotto code, così vedi che ho scritto :sisi:


Direi che abbiamo detto tutto :ahsisi:

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Direi che abbiamo detto tutto :ahsisi:

così pare, collega :ahsisi: *beve del the*

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Qualcuno mi puo dire come si mettono i spoldier o cose come quando uno commenta sotto c'e una riga con tra un altra cosa ed anhe che mi spieghi come si fanno le citazioni

La riga con sotto "altre cose" è la firma, per settarla vai nel tuo profilo (in alto a sinistra clicca il tuo nick) e modificala. :D

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Volevo portare a conoscenza un pò la differenza tra il terreno acido e quello calcareo, vista l’ importanza vitale per le nostre piante.

È bene precisare che un terreno può dirsi calcareo già quando il contenuto in calcare è dell’ ordine del 20/30%, pertanto favorevole a tutte le piante dette "calcicole".

Altre piante invece non tollerano il calcare del terreno e vengono dette "acidofile" perchè prediligono terreni di natura acida, per alcune specie può risultare dannosa la somministrazione di concimi calcarei o di acqua ricca di calcio. (Ne parliamo constantemente sul forum).

Pertanto è importante conoscere non tanto il grado di calcare ma il grado di acidità del terreno, il famoso PH.

Se il PH è inferiore al valore 7 il terreno risulta acido ( per piante acidofile ), se invece il valore è superiore risulta un terreno alcalino ( per piante calcicole ) mentre quando il valore è intorno al 7, il terreno risulta neutro e questa condizione rappresenta l’ optimum per la maggior parte delle piante.

Ci sono in commercio vari misuratori del PH abbastanza economici e alla portata di tutti.

In definitiva la conoscenza del contenuto in calcare e sopratutto del PH del terreno, è utilissimo quando si devono impiegare le piante calcicole o quelle acidofile, questo per evitare insucessi sulla coltivazione.

Quando per errore le piante acidofile vengono piantate in terreni calcarei può verificarsi la ben nota "clorosi ferrica" che come sapete si manifesta con una accentuata decolorazione fogliare.

La vegetazione risulta stentata e la fioritura o la fruttificazione molto scarsa, infatti la clorosi è determinata dalla presenza del calcare o meglio dalla "alcalinità" del terreno e per un effetto di complesse reazioni chimiche, alcuni sali minerali restano insolubizzati e non vengono assorbiti dalla pianta.

Sono facilmente soggette alcune piante come azalee, camelie, gardenie, rododendri, mimose, agrumi in genere dove è previsto un terreno acido.

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Volevo portare a conoscenza un pò la differenza tra il terreno acido e quello calcareo, vista l’ importanza vitale per le nostre piante.

È bene precisare che un terreno può dirsi calcareo già quando il contenuto in calcare è dell’ ordine del 20/30%, pertanto favorevole a tutte le piante dette "calcicole".

Altre piante invece non tollerano il calcare del terreno e vengono dette "acidofile" perchè prediligono terreni di natura acida, per alcune specie può risultare dannosa la somministrazione di concimi calcarei o di acqua ricca di calcio. (Ne parliamo constantemente sul forum).

Pertanto è importante conoscere non tanto il grado di calcare ma il grado di acidità del terreno, il famoso PH.

Se il PH è inferiore al valore 7 il terreno risulta acido ( per piante acidofile ), se invece il valore è superiore risulta un terreno alcalino ( per piante calcicole ) mentre quando il valore è intorno al 7, il terreno risulta neutro e questa condizione rappresenta l’ optimum per la maggior parte delle piante.

Ci sono in commercio vari misuratori del PH abbastanza economici e alla portata di tutti.

In definitiva la conoscenza del contenuto in calcare e sopratutto del PH del terreno, è utilissimo quando si devono impiegare le piante calcicole o quelle acidofile, questo per evitare insucessi sulla coltivazione.

Quando per errore le piante acidofile vengono piantate in terreni calcarei può verificarsi la ben nota "clorosi ferrica" che come sapete si manifesta con una accentuata decolorazione fogliare.

La vegetazione risulta stentata e la fioritura o la fruttificazione molto scarsa, infatti la clorosi è determinata dalla presenza del calcare o meglio dalla "alcalinità" del terreno e per un effetto di complesse reazioni chimiche, alcuni sali minerali restano insolubizzati e non vengono assorbiti dalla pianta.

Sono facilmente soggette alcune piante come azalee, camelie, gardenie, rododendri, mimose, agrumi in genere dove è previsto un terreno acido.

scusa?

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A che cosa servirebbe sta cosa del terreno

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Volevo portare a conoscenza un pò la differenza tra il terreno acido e quello calcareo, vista l’ importanza vitale per le nostre piante.

È bene precisare che un terreno può dirsi calcareo già quando il contenuto in calcare è dell’ ordine del 20/30%, pertanto favorevole a tutte le piante dette "calcicole".

Altre piante invece non tollerano il calcare del terreno e vengono dette "acidofile" perchè prediligono terreni di natura acida, per alcune specie può risultare dannosa la somministrazione di concimi calcarei o di acqua ricca di calcio. (Ne parliamo constantemente sul forum).

Pertanto è importante conoscere non tanto il grado di calcare ma il grado di acidità del terreno, il famoso PH.

Se il PH è inferiore al valore 7 il terreno risulta acido ( per piante acidofile ), se invece il valore è superiore risulta un terreno alcalino ( per piante calcicole ) mentre quando il valore è intorno al 7, il terreno risulta neutro e questa condizione rappresenta l’ optimum per la maggior parte delle piante.

Ci sono in commercio vari misuratori del PH abbastanza economici e alla portata di tutti.

In definitiva la conoscenza del contenuto in calcare e sopratutto del PH del terreno, è utilissimo quando si devono impiegare le piante calcicole o quelle acidofile, questo per evitare insucessi sulla coltivazione.

Quando per errore le piante acidofile vengono piantate in terreni calcarei può verificarsi la ben nota "clorosi ferrica" che come sapete si manifesta con una accentuata decolorazione fogliare.

La vegetazione risulta stentata e la fioritura o la fruttificazione molto scarsa, infatti la clorosi è determinata dalla presenza del calcare o meglio dalla "alcalinità" del terreno e per un effetto di complesse reazioni chimiche, alcuni sali minerali restano insolubizzati e non vengono assorbiti dalla pianta.

Sono facilmente soggette alcune piante come azalee, camelie, gardenie, rododendri, mimose, agrumi in genere dove è previsto un terreno acido.

Molto interessante però cosa centra?

:facepalm:

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Volevo portare a conoscenza un pò la differenza tra il terreno acido e quello calcareo, vista l’ importanza vitale per le nostre piante.

È bene precisare che un terreno può dirsi calcareo già quando il contenuto in calcare è dell’ ordine del 20/30%, pertanto favorevole a tutte le piante dette "calcicole".

Altre piante invece non tollerano il calcare del terreno e vengono dette "acidofile" perchè prediligono terreni di natura acida, per alcune specie può risultare dannosa la somministrazione di concimi calcarei o di acqua ricca di calcio. (Ne parliamo constantemente sul forum).

Pertanto è importante conoscere non tanto il grado di calcare ma il grado di acidità del terreno, il famoso PH.

Se il PH è inferiore al valore 7 il terreno risulta acido ( per piante acidofile ), se invece il valore è superiore risulta un terreno alcalino ( per piante calcicole ) mentre quando il valore è intorno al 7, il terreno risulta neutro e questa condizione rappresenta l’ optimum per la maggior parte delle piante.

Ci sono in commercio vari misuratori del PH abbastanza economici e alla portata di tutti.

In definitiva la conoscenza del contenuto in calcare e sopratutto del PH del terreno, è utilissimo quando si devono impiegare le piante calcicole o quelle acidofile, questo per evitare insucessi sulla coltivazione.

Quando per errore le piante acidofile vengono piantate in terreni calcarei può verificarsi la ben nota "clorosi ferrica" che come sapete si manifesta con una accentuata decolorazione fogliare.

La vegetazione risulta stentata e la fioritura o la fruttificazione molto scarsa, infatti la clorosi è determinata dalla presenza del calcare o meglio dalla "alcalinità" del terreno e per un effetto di complesse reazioni chimiche, alcuni sali minerali restano insolubizzati e non vengono assorbiti dalla pianta.

Sono facilmente soggette alcune piante come azalee, camelie, gardenie, rododendri, mimose, agrumi in genere dove è previsto un terreno acido.

fail o epic fail o cosa??

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