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Kataskematico

[AAR] BoPserver - il racconto

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Exploro

14 maggio dell'anno 42

Atak

Le onde del mare creavano continui sbuffi sul dorso dell'acqua, ondeggiando la piccola caravella in modo monotono ed estenuante. Mentre i marinai sembravano non curarsene, Atak si stringeva forte alla paratia di babordo, con la faccia dipinta di un innaturale colorito verdognolo. Sentiva addosso lo sguardo di un gruppetto di lagunari, avvezzi quanto i marinai civili a quello stile di vita. Uno di loro lo indicò e disse qualcosa che Atak non sentì, tutto preso a non rimettere la colazione del giorno prima. Il gruppetto rise forte e il diplomatico sentì una sola parola: terricolo. Così venivano chiamati dalla gente di mare di tutto il mondo chi si avventurava sporadicamente sulle navi, incapaci di resistere al mal di mare. Atak ebbe un breve sussulto quando una mano forte e callosa gli si piantò sulla spalla sinistra.

"Dovresti mangiare qualcosa" disse Uruk, guardandolo dall'alto in basso.

Atak scosse la testa e si girò con difficoltà, osservando la sua guardia del corpo. Era più alto di lui di tutta la testa, il torace nudo e ricoperto di cicatrici gli ricordò le botti di vino che venivano commerciate al quartiere del pesce, a BoPville. Il vino proveniva dalle ricche terre bopiane del nord, attraversavano un facile anche se lungo viaggio via terra, con le carovane dei moriani. Vorrei accompagnare una di quelle carovane ora, pensò Atak, tornando ad appoggiarsi alla paratia.

"Vattene via" disse ad Uruk "non mi parlare di cibo"

La guardia del corpo rimase dov'era, armeggiando col marsupio che teneva alla cintola. Ne tirò fuori alcune due strisce di carne essiccata e le fece sventolare in faccia ad Atak. Questi ebbe un conato di vomito, ma non avendo più niente nello stomaco da giorni si risolse in un piccolo rigolio di saliva e alcuni colpi di tosse.

"Gli dei ti maledicano!" gridò piagnucolante il diplomatico, guardando con occhi di rabbia Uruk "che intenzioni hai, di uccidermi?"

Uruk fece di no col capo.

"Mangia" gli ripetè nuovamente, con più enfasi "prima mangerai, prima starai bene"

Rassegnato, Atak prese le strisce di carne e, dopo averle guardate con disgusto, ne addentò una con fare tramolante. Masticò lentamente, guardando il mare estendersi all'infinito.

Uno dei lagunari vicini si sporse dalla paratia, osservando i flutti con una mano sulla fronte a protezione del sole. Atak lo guardò con attenzione, fino a quando il militare non si girò e si mise a gridare.

"Nave! Nave a babordo!"

Un nugolo di marinai e soldati si strinse sul lagunare e Atak, scrutando l'orizzonte. Pochi minuti dopo anche il diplomatico vide la nave, puntava verso di loro.

"Pirati?" chiese uno dei lagunari.

Gli rispose Uruk, scuotendo la testa "no, la bandiera parla chiaro. Sono dell'Unione"

Da sopra il castello di poppa, il capitano cominciò a gridare ordini, mentre la folla che si era raggruppata a babordo si disperse per tornare ai propri lavori. Un marinaio così giovane da non aver mai provato la lama di un rasoio prese due bandiere in mano e le fece sfarfallare in aria. Dall'altra nave, ora sempre più vicina, il suo alter ego unionista rispose con altrettanti gesti frenetici.

"Cosa stanno dicendo?" chiese Atak.

"Seguiteci fino in porto" tradusse Uruk. La guardia del corpo del diplomatico era stato marinaio per una decina d'anni, prima di mettersi alle dipendenze del nobile bopiano.

"Siamo quindi arrivati" sospirò Atak "non ce la facevo più. Una volta sulla terraferma, potrò finalmente fare qualcosa di più che stare male"

Uruk gli sorrise "come tu dici, mio signore. Sperando di tornare presto a BoPville"

Questa volta fu Atak a scuotere il capo, fermamente convinto "non sperarci, amico mio. Con questa storia dell'unione dei reami, Exploro è un immenso polverone. Mitalani, Explorani e i ribelli della vecchia città unionista si sono dati appuntamento nella nuova capitale imperiale per menarsela di santa ragione. Se vuoi il mio parere, quest'operazione politica finirà in un bagno di sangue"

"E noi dovremmo esserne contenti" sottolineò la guardia, poi indicò con un dito il padrone "perchè invece hai un tono così amaro?"

Atak fece spallucce, come se quello che pensava fosse così ovvio da non aver bisogno di essere spiegato a parole.

"Più i reami sono forti, meno chanche di vittoria ha Buhbuh, mi pare scontato"

"Exploro è un nostro nemico" ribattè Uruk "come anche Mitala, per quanto ai ferri corti. Quei marinai d'acqua dolce ci hanno dato filo da torcere negli ultimi vent'anni. Se le loro caravelle non competeranno più con le nostre, potremmo finalmente riottenere il monopolio dei mercati"

Atak sorrise e fece un'amara risata. Diede un colpetto su un enorme bicipite della sua guardia, con fare affettuoso.

"Era meglio se continuavi a fare il marinaio, di politica non ne capisci niente. Non pensiamoci per ora, mancano ancora ore all'arrivo in porto e non ho voglia di cominciare a preoccuparmi fin da ora"

"Come desideri, mio signore. Piuttosto, vedo che il mal di mare ti è passato"

Come se nominare il mare avesse avuto il potere di fargli tornare in mente la sua condizione di disperato, Atak ebbe un veloce rigurgito e rimise la poca carne che aveva mangiato mezz'ora prima. Di colore ancora più cadaverico di prima, assalì verbalmente la sua guardia, che rideva di gusto.

"Smettila, mammoletta" gli disse infatti "vedrai, ora vhe hai vomitato starai meglio in pochi minuti. Voi terricoli non sapete proprio niente"

Poco tempo dopo Atak dovette dargli ragione, stava finalmente bene. Camminò in lungo e in largo per la caravella, fino a stabilirsi permanentemente sulla prua, un luogo della nave in cui si era sempre rifiutato di andare, perchè le onde si sentivano molto di più. Guardò per un'ora il mare libero, fino a quando le prime forme del porto di Exploro apparirono all'orizzonte. La capitale imperiale aveva un'architettura caratteristica, gli alti edifici interamente costruiti in legno sembravano perdersi in una foresta di case e torri, mentre sopra tutto padroneggiava l'alta cupola del palazzo imperiale. Altre due navi unioniste affiancarono la caravella bopiana, arrivando troppo vicine per i canoni di sicurezza di Atak. Si chiese dove fosse l'ambasciata che doveva visitare, e se non fose stato troppo pessimista quando aveva detto che la permanenza in quella barbara città del nord sarebbe stata lunga.

D'un tratto Atak, i marinai e tutti gli uomini a bordo della caravella si buttarono a terra, proteggendosi la testa con le mani. L'esplosione era stata dannatamente vicina, il diplomatico si alzò cautamente in piedi e vide una delle navi unioniste in fiamme, con l'intero castello di poppa polverizzato. Un'altra nave si avvicinò per prestare aiuto ai marinai che cercavano di scappare dal fuoco buttandosi in mare, mentre dalla terza arrivò l'ordine imperativo alla caravella bopiana di non cambiare rotta. Uruk corse immediatamente dal suo padrone.

"Stai bene?" gli chiese scrutandolo come un cerusico.

Atak annuì, deglutendo e guardando i morti che galleggiavano carbonizzati a poche decine di metri da lui.

"Un attentato contro di noi?" chiese la guardia del corpo.

"Non credo, no" rispose il diplomatico "probabilmente qualche problema con i nuovi equipaggi misti. Forse qualche testa matta mitalana, chi lo sa?"

Sospirò, tornando a guardare verso nord, verso il porto di Exploro.

"Sarà una lunga permanenza, la nostra" concluse amareggiato.

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Un marinaio così giovane da non aver mai provato la lama di un rasoio - Mi è piaciuta moltissimo questa espressione :) degna di un vero scrittore,in più si notano molte caratteristiche del testo narrativo,ideale per una storiella RPG,peccato per la ''trama'' che è poco sviluppata :mobnotch:

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Vorrei potere scrivere anche io così bene par la mia Patria. asd

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Un marinaio così giovane da non aver mai provato la lama di un rasoio - Mi è piaciuta moltissimo questa espressione :) degna di un vero scrittore' date='in più si notano molte caratteristiche del testo narrativo,ideale per una storiella RPG,peccato per la ''trama'' che è poco sviluppata :D

[/quote']

Dammi un pò di tempo, mica è finita ^^'

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Bellissima Kata, veramente ho letto con gusto, attendo il seguito. Questa sera io scriverò una pagina del mio diario che racconterà il mio arrivo e la costruzione di Enigma.

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Ho capito ma non puoi fare 70 pagine di storia XD comunque sei molto bravo kata :)

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Ho capito ma non puoi fare 70 pagine di storia XD comunque sei molto bravo kata :asd:

Forse non hai capito' date=' se mi prendo bene ne scrivo trecento e pubblico con lulu.it :)

usa i nostri nomi suuuu :asd:

ovviamente dopo liberatoria :D

p.s considerala firmata da me

Lo farò, ma considera che io e te tecnicamente siamo immortali e divini, mica potevo dire che arrivava Kata come ambasciatore di BoP, "quello" rimane a svolazzare nel cielo mutando il tempo e lanciando fulmini :D

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siiiiiii facci semi deiiiiii ognuno di noi con una specialità :mobnotch: io posso avere i fulminiiii?????

dato che ho fulminato già tante persone muahha basta chiedere a don che è il mio preferito

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Ehhehhe, modestamente sono un parafulmini semovente. :mobnotch:

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