Vai al contenuto
Il server del mese è
Visita la nostra nuova lista server!
Vestinus

[Gdr] Vestineide - Saga Dei Vestinidi

Recommended Posts

Introduzione:

Lunga è la saga della famiglia Vestinus. Per giungere ad oggi al più grande esponente della famiglia, Aristarco Vestinus, consigliere di Navarone, ministro della conoscenza, presidente del NNGS, maggiore dell'esercito navaroniano, bisogna mettere insieme oltre 600 anni di storia. Qui comincio l'opera che vuole descrivere i valori, l'umanità,l'abnegazione alla causa modernista, di una delle più importanti famiglie di Navarone, la più grande città del mondo conosciuto! -Lisimaco Navaroniano-

Libro 1 Il volo di Aleksandr

Capitolo 1

Bianco, bianco ed ancora bianco. Una distesa immane di gelo e ghiaccio...tanto familiare quanto inospitale. Per un cittadino di Thoringrad tale spettacolo avrebbe rappresentato la vicinanza a casa...ma non in quel momento. Pochi arbusti spinosi e cristalli riuscivano a resistere stoicamente alle sferzanti ventate da nord ovest. Grazie al cielo aveva un posto caldo dove dormire Aleksandr Vestinus, non ne poteva più di incespicare su neve e rocce gelate. Rimosse della neve dal suolo, cercò con le mani un'anello e lo tirò. L'intero pannello scattò e cigolò sotto il suo sforzo. Aleksandr ruppe il suo silenzio -sono io! Vestinus! - con tono annoiato.

-Mi hai fatto prendere un colpo!- rispose Vx, con evidente sollievo ed abbassando l'arma -quante volte ti ho detto di bussare prima di entrare!-

Aleksandr rispose sospirando e roteando gli occhi mentre scendeva le scale -chi vuoi che venga fin qui? Siamo in mezzo al nulla più totale!...-

Vx (come tutti lo chiamavano) continuò mentre lo seguiva -non ti credere che sia un posto sicuro questo! Ieri abbiamo avvistato 2 nativi! Uno era ben armato mentre l'altro è riuscito perfino ad entrare e a sottrarci della roba! Ma una volta che sono stati individuati che si allontanavano con la refurtiva..-

-è corso fuori Dukioooo, quello di Abstergo, e li ha sgozzati entrambi, sbaglio?-.

Vx rispose -dottore, allora avete assistito alla scena?!-.

Aleksandr si arrestó e si voltò con una faccia a metà tra il sarcastico,il contrariato ed il serio

-ho provato semplicemente ad indovinare- riprendendo la discesa -ho trovato della cacciagione vicino il fiume ghiacciato e del legno ad ovest di qui...buona notte Vx-.

L'armato si arrestò e guardandò il dottore continuare la discesa, ricordò che la notte volgeva ormai al termine, ma non se la sentì di correggerlo, era un periodo difficile per tutti in fondo e rispose semplicemente -buonanotte dottor Vestinus- indugiò un'istante e riprese la salita verso l'ingresso.

"Ingresso". Quel buco nella neve, celato alla vista di un qualunque viandante (se mai nessuno avesse avuto l'ardire di vagare per diletto in quelle inospitali lande) nascondeva una città. In effetti era ciò che rimaneva di varie città. Dopo i grandi disordini di 7 anni prima, da qualche parte, lontano nello spazio, addirittura in un'altro piano dimensionale, interi imperi, nazioni,grandi città con millenni di storia, erano cadute nel caos. Gran parte dell'umanità era stata infettata, una parte ancora maggiore dilaniata dalle armi devastanti che le nazioni si erano scagliate contro, come titani intenti a demolire il mondo piuttosto che retrocedere. Gli infetti sembravano giunti dal nulla, uomini deformati nel corpo ma soprattutto nell'animo. Il morbo ne aveva cancellato la volontà, imbestialita la natura. Non erano più uomini ma mostri assetati di sangue, conoscevano un solo volere, ed esso era uccidere. Nessuno aveva capito da dove venissero....tranne Aleksandr...lui aveva già visto ciò...conosceva fin troppo bene tali sintomi. Il virus CLV è un virus ad RNA,con capside icosaedrico di 64 capsomeri. Ha un diametro di circa 120nm, e un totale di 23 geni. A trasmissione prevalentemente ematica o da contatto secreti con le mucose, ha una spiccata neurotropia e mielotropia. Così recitavano le prime righe del suo primo rapporto sul virus da lui creato. Si, il dottor Aleksandr Vestinus, figlio di Harald Vestinus, era il primo della famiglia ad essere nato in una città degna di nome. Prima di lui c'erano sono "barbari" come lui li definiva. Suo padre, da sempre membro del Wolfklan, autoproclamatosi Jarl di Forte Inverno, era stato il primo a sentire l'esigenza di abbandonare la libertà e i rischi delle lande selvagge e trasferirsi a Thoringrad. Nato lì, Aleksandr si pagò gli studi svolgendo vari lavori (che lo portarono alla fondazione, prima una, poi due locande vicino le stazioni ferroviarie più affollate), riuscì a laurearsi con il massimo dei voti alla facoltà di Medicina&Chirurgia di Thoringrad. Con la sua borsa di studio era riuscito ad entrare nel dipartimento di malattie infettive e biotecnologie dove lavorò per anni come ricercatore. Questa è una lunga storia, ma vi basti sapere che lui era stato il progettista e il realizzatore materiale del CLV1 nel Progetto Legione. Lui aveva creato un virus mutageno che avrebbe dovuto rendere invincibili i soldati dell'URMM, il modernismo non avrebbe dovuto più temere alcun nemico e la verità avrebbe trionfato sulla superstizione dell'impero, l'alterigia di Dalmasca, il capitalismo di Nyan...ma o suoi sforzi furono vani. Il virus era troppo instabile e non sortita gli effetti sperati. Quando il progetto gli fu detto essere fallito gli fu ordinato di lavorare a tecniche di potenziamento di virulenza di precedenti virus classificati come "arma biologica di difesa nazionale". Sicuramente lo avevano ingannato.

Il progetto Legione non era fallito, in realtà aveva raggiunto il suo successo. Aleksandr lo comprese quando fu costretto a salire sulle navette di salvataggio planare e mentre gli altoparlanti di Thoringrad scandivano all'unisono

-Compagni modernisti, raggiungete in ordine il più vicino molo di imbarco, imbarcatevi sull'aereonave assegnatavi. Abbandoniamo questo mondo corrotto e marcio, lasciamo il nemico nel morbo della follia! Compagni modernisti....-

Quella guerra che ci vedeva perdenti si stava trasformando in una vendetta, fatta di ordigni atomici e legioni di umani infetti che ormai vagavano di nazioni in nazioni divorando ed uccidendo ogni umano sano in circolazione. Dopo l'imbarco ricordava distintamente la flotta di aeronavi da Thoringrad, Abstergo ,da tutta l'URMM che con le loro bandiere rosse al vento si univano in un'unica sterminata squadra ed attendevano in aria (mentre missili portatori di morte solcavano il cielo). Dopo di che si sentì come una tensione elettrica nell'aria, gente cominciò a gridare ed ad urtarsi, il cielo attorno alle navi si accese di fulmini, di lampi blu e rossi ed infine, come una grande accelerazione che fece cadere tutti i passeggeri a terra. Dagli oblò vide lampi viola perdersi in in fondo nero,poi bianco ed infine in un cielo azzurro, interrotto dalla foschia delle nubi che attraversavano. Dovettero atterrare lì nel bianco più totale. Varie delle aeronavi della flotta erano in avaria ed avevano dovuto compiere un'ammaraggio di emergenza lì dove si trovavano. Da quel giorno quella coltre bianca era la loro nuova casa. Aleksandr depositò la cacciagione nelle cucine comuni ed istintivamente estese il braccio sinistro in cerca dell'orologio, represse un'imprecazione. In quel posto i giorni trascorrevano in modo diverso, sembravano durare l'esatto doppio rispetto al mondo "prima del balzo".Si diresse verso le sue stanze, entrò con cautela per non svegliare sua moglie e i suoi figli profondamente addormentati, sapeva che stava albeggiando. Aleksandr era uno dei pochi "profughi" che aveva il diritto di uscire da lì dentro, gran parte degli "inquilini" invece era occupati nello scavo di gallerie, cura delle coltivazioni sotterranee etc. Dopo aver lavorato anche lui per anni alle coltivazioni, ora si dedicava alla caccia, raccolta di piante e semi, pattugliamento ed esplorazione dei dintorni della base. Il giorno dopo si svegliò tardi, in pomeriggio inoltrato. Un'oretta dopo affamato si diresse verso la mensa. Gran parte delle aeronavi erano state smontare ed adibite a costituire il primo nucleo di quella colonia sotterranea. Da qualche parte anche altre aeronavi moderniste aveva fatto probabilmente lo stesso. Forse altre erano andate perdute...non voleva pensare a tutto ciò. In mensa salutò con un cenno ed una mano sulla spalla il giovane Spitzkrug e scompigliò i capelli del piccolo Rasen che lo seguiva a ruota. Una volta finita la colazione (che per molti altri invece era la cena) prese le sue armi e il vestiario più pesante che aveva, sali la scalinata verso l'uscita. Vx non era di turno, trovò invece Dukiooo che faceva il cascamorto con una giovane della famiglia dei goldr (una delle famiglie che decisero di seguire i modernisti nella loro fuga dalla distruzione....da essi stessi provocata, ma questa è un'altra storia). Salutò Dukiooo con un veloce ammiccamento. Girò la leva del portellone, scattò in alto con un suono sordo e continuo mentre la tirava indietro. Una folata di vento gelido gli sferzò il volto mentre lo riparava nella pesante sciarpa di lana. Mentre Aleksandr scomparve oltre l'ingresso Dukiooo strinse la giovane Goldr a se, dicendogli di ripararsi dal freddo...

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scusate eventuali errori di battitura ma con il telefono + dizionario interno ignorante si fanno tanti errori

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

LOL, scrivere un GDR con il telefono

HTC Desire se permetti :asd:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Un gdr davvero bello, ma potevi aggiungere anche me xD

mica è finito...sono previsti almeno altri 3 capitoli come questo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

stupendo, continua continua e continua u.u

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

mica è finito...sono previsti almeno altri 3 capitoli come questo.

benissimo :D se me lo concedi vorrei aggiungere i tuoi libri alla mia biblioteca privata, e scrivere i gdr dei citadini da aggiungere alla biblioteca all'università di navarone

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bravo Vest, si fa leggere.

Consiglio: cerca di essere un pelino meno preciso nella descrizione dei Virus. So che è difficile per te ma provaci :asd:

Continua :sisi:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Libro 1 - il volo di Aleksandr-

Capitoli 2

Harald Vestinus, del Wolfklan, Jarl di Forte Inverno,discendente di un non precisato Vestus personaggio ormai più immaginario che reale, era giunto con altri membri del suo clan nelle terre conosciute dal remoto nordovest. Appartenenti al popolo dei Varagari, erano stati costretti per chissà quale motivo a lasciare le loro terre. Si dice per una questione di faide tra famiglie, altri dicono per una carestia. Sta di fatto che il Wulfklan si stanziò definitivamente a ovest di Spes e a est di Ewok un paio di anni prima che la peste del bestiame decimasse polli, mucche e maiali delle intere terre perdute. Essi adoravano il dio Lupo, culto ancestrale quanto crudele, ma senza fronzoli e al tempo stesso leale. Solo quando giunse a Thoringrad, quell'intrico di vertiginosi palazzi, torri, cupole smaltate rosse e gialle, Harald si convinse che forse il Lupo non fosse altro che l'incarnazione, il messaggero di Thor Bannatore.

Synesthesys Borgia...un Borgia è sempre un Borgia...Aleksandr aveva avuto l'onore di conoscere il presidente dell'URMM. Dopo averlo visto per anni a distanza, nelle feste nazionali e parate, gli aveva stretto la mano quando era venuto in visita nei laboratori di Abstergo quando lavorava al Progetto Legione. Dopo il solito breve discorso a tutto lo staff, dove parlava di ricerca e progresso, per la verità al servizio della nazione e dell'ideale modernista, Aleksandr fu chiamato a presentarsi negli uffici del presidente presso i laboratori.

Era nervoso, Vestinus, sapeva che i suoi studi erano ad un vicolo cieco, sapeva che...

-dottor Vestinus suppongo? È un onore conoscerla- il presidente tese la mano al dottore.

-è mio l'onore signore- rispose Aleksandr quasi meccanicamente, sentiva la sua mano sudata mentre stringeva quella ferma e garbata del leader maximo.

-Suvvia, lasciamo i convenevoli alle occasioni formali. Mi chiami Syne- mentre si versava un bicchiere di rubicondo vino del sud - sa, siamo uomini di scienza noi. Noi più che altri siamo alla pari. Per noi la Verità è il bene ultimo, gradisce del vino? Sá è di Nyan, un'ottima annata-

-certo, con piacere signor presiden...Syne- Aleksandr deglutì della saliva mentre una goccia di freddo sudore gli scendeva sulla tempia destra. Represse dentro sé un'imprecazione.

Il presidente con un sorriso accrebbe l'attenzione nel mescere nei calici il vermiglio liquido.

-le stavo dicendo-proseguì-sono rimasto veramente affascinato dalla sua ultima pubblicazione riguardo il recettore RL7. Mai avrei immaginato che un virus così comune potesse passare inosservato al sistema immunitario e per giunta avere un così spiccato tropismo per cellule nervose...- gli porse il calice, che attirava magnificamente l'attenzione dell'imbarazzato ricercatore.

Per un secondo Aleksandr ebbe l'impressione che il presidente sfoggiasse un beffardo sorriso, ma svanì in un attimo come era sorto, come un dubbio. In lui crebbe una paura, la paura che il presidente facesse quella fatidica domanda, Aleksandr afferrò il bicchiere in modo automatico, come in un sogno, quasi non sentendolo tra le di dita.

-allora,come procedono i lavori al progetto Legione?-

Eccola là! La domanda tanto temuta, il ricercatore non poté far altro che sollevare il bicchiere con tutta calma,accostare le improvvisamente secche labbra al vetro e mandar giù un generoso sorso. In questo tempo raccolse in sé una buona dose di coraggio, quel vino maledettamente buono ma altrettanto violento, un bicchiere e mezzo di esso a stomaco vuoto,come era adesso, avrebbe compromesso il lavoro di mezza giornata. Ruppe quella pausa che era già stata troppo lunga

-il progetto Legione è ad un vicolo cieco. Le cavie nel 50% dei casi muoiono e nel 50% di sopravvissuti si manifesta un comportamento sproporzionatamenre aggressivo. Inoltre le cavie infettato sono esse stesse infettive per quelle sane.-il presidente lo ascoltò con attenzione- Se applicato ad un uomo, si, avremmo un aumento della forza e della resistenza, ma la sua psiche verrebbe sconvolta. Non sappiamo se potremmo ancora controllarlo un soggetto infettato con successo, ammesso che sopravviva. Inoltre le mutazioni alla linea eritroide...-

-causano emolisi massiva in caso di esposizione a raggi UV- Aleksandr osservò sbigottito il presidente che completava la sua frase. Il Leader fece una leggera risata

-Vestinus, dovrebbe vedere la sua faccia in questo esatto momento... ahhhh. Non si spaventi più di tanto, ho letto il suo fascicolo computerizzato - Aleksandr accennò una risposta ma il presidente senza interrompersi

- e si, ho accesso a tutti i computer dell'URMM come è giusto che sia. Notevole la sua password "porchettapertutti565!"...devo addotarne una simile- Aleksandr volle scomparire per la vergogna che lo attraversava. Si decise a non darsi per vinto

-ma allora perché chiamarmi qu...-

-perché volevo testare lei come uomo, come membro del Partito Modernista della sezione di Odinoburgo se non sbaglio- lo interruppe il presidente.

-Sa, in pochi avrebbero il coraggio di dirmi la verità in questo mondo e tanto meno cercare spiegazioni da me. Questo fa di lei uno dei più valenti uomini in questa nazione. E poi una ricerca inconcludente...nulla è vano se al servizio della Verità. Sappiamo entrambi che lei cercava una verità e l'ha perseguita come meglio credeva. Essa le è sfuggita, come è capitato a me molte volte. Forse veramente il progetto Legione non avrebbe avuto esito fin dalla sua creazione, forse ciò che abbiamo cercato di ottenere non era semplicemente possibile. Ma il semplice fatto che ora SAPPIAMO che il progetto non è realizzabile ci avvicina ancor di più alla Verità ed alla conoscenza completa. Lei, Aleksandr Vestinus, è un valido soldato della Verità. Le sue ricerche, ora apparentemente inconcludenti, forse in un futuro saranno sui libri di storia e potranno cambiare il volto di questo mondo. Ovviamente farò chiudere questo progetto. Non disperi, ho già in mente nuovi lavori da assegnarle. Per la documentazione del Legione, affidi tutto il materiale e documenti ai miei collaboratori. Sapranno come occuparsene mentre lei potrà meritarsi qualche mese di agognato riposo.-

posò il bicchiere e si avvicinò.

-dunque buone vacanze Aleksandr, non dimenticheremo il suo sforzo per la causa modernista. Si schiarisca le idee, voglio vederla sfornare qualcosa di innovativo nella sua prossima ricerca- gli tese la mano in segno di saluto.

Mai fidarsi di un Borgia recitava un vecchio adagio. Come non dargli torto. Non nevicava più e la luce del tardo pomeriggio allungava ombre azzurre oltre le morbide curve che il bianco manto formava. Accigliato proseguì verso il fiume ghiacciato, il suo posto preferito di quella inospitale landa monocroma.

-Ale! Aleksandr!- si sentì chiamare da destra, una voce indistinta dal cappuccio dagli interni di pelliccia che portava, voltatosi riconobbe subito quello che si approssimava con una leggera corsa.-Matti!- rispose agitando la mano destra avvicinandosi. Mattimam non era uno di Thoringrad, o almeno lo era di adozione. Parviano di nascita era stato amico di giovinezza di Aleksandr ai tempi della sua prima locanda. Gli forniva spesso rifornimenti e clienti per quella prima catapecchia dove una volta c'era un tetro bosco fuori lo snodo ferroviario di Silthrim ovest. Si trasferì appena 2-3 anni prima del disastro, su consiglio dell'amico.

-Allora, che fai? Sono 4 giorni che non ti vedo in giro-

-sto tornando ora dal pattugliamento - disse Matti mentre stringeva le spalle del vecchio amico.-dovrei tornare dentro e dire che ho incrociato una carovana di prostitute ai saldi-

-il miglior utilizzo che potrebbe fare dei propri soldi un parviano-

sogghignarono insieme. Mattimam poi serio ad Aleksandr -va tutto bene?-

-si tutto bene-

-non minimizzare, ti conosco- guardandolo negli occhi -non me la racconti giusta...fai ancora quel sogno-

-...si...come potrei togliermelo dalla mente. Una notte si una no torna.-

guardando attorno e poi a quattrocchi all'amico in tono di rimprovero

-Ale! Tu non c'entri, non hai fatto nulla di male! Sono stati altri a decidere,- scandendo le sillabe - TU non hai col pa, capito?-

-...ma ma io ho armato quella mano, sono stato cieco, come medico non dovevo-

-tu non hai fatto un bel niente! Hai solo servito la tua nazione, e comunque i nostri nemici ci avrebbero sterminato, meglio così no? Loro di là e noi qui per i fatti nostri -

-non dire ciò! se non avessero avuto il virus non avrebbero pensato alla guerra-

-non l'hai dichiarata tu! E comunque se non lo creavi tu lo avrebbe fatto qualcun'altro! Dove vai ora? Aleksandr?!-

con passo deciso e cadenzato l'ex ricercatore si allontanò dall'interlocutore. Era troppo arrabbiato con lui, ma probabilmente più con se stesso.

-Ale!-

si arrestò e guardò i suoi stivali affondare nella candida neve. Avrebbe voluto urlare, mandare via lo spettro che lo rincorreva perfino in un nuovo piano! Ma non c'era verso. Poteva essere uno "fuggitivo planare", ma avrebbe portato il suo tomento dentro. Veniva da lui e solo lui poteva sostenerlo. Nessun'altro avrebbe potuto comprenderlo. Strinse il pugno sinistro con rabbia.

Era quasi un anno da quando, durante una pattugliamento notturno, lui e Mattimam avevano avvistato un'orrenda creatura che vagava non lontano dall' "ingresso"...era come un...come un comune zombie del "mondo di prima", estremamente simile, però aveva, al posto delle comuni parti putrescenti, le estremità come in cangrena da assideramento, ma lo sguardo lattiginoso e vitreo era ugualmente senza vita. Al momento prestabilito Vestinus e Mattimam sbucarono da due diversi ripari e fecero fuoco verso il mostro. Bastarono poche salve per abbatterlo, esso emise un lungo e agghiacciente lamento, che sembrava trascendere la sua morte (se si poteva definire vita quella ormai interrotta). Non terminò nonostante si fosse accasciato a peso morto, Vestinus avanzò a larghi passi, arma spianata.

-Zitto- BAM -Zitto maledizione!- BAMBAM -Ti ho detto di stare zitto maledetto! IO NON HO FATTO NULLA! NON GUARDARMI COSI'! MUORI MALEDIZIONE! Imprecò mentre scaricava il caricatore sul volto dell'ormai dipartito essere. Non pago, in preda ad una disperata ira, prese la palazappa e cominciò a perquotere il cadavere. Mattimam che aveva assistito all'intera scena lasciò quanto aveva in mano e corse da Aleksandr. Gli strinse le spalle mentre il dottore rallentava i colpi e cominciava ad accasciarsi al suolo. Il suo grido divenne un singulto ed infine un pianto rabbioso e poi di disfatta. Quella notte si stentì costretto a raccontargli tutto. Da un'anno dopo l'arrivo "qui", cominciò a fare strani sogni. All'inizio vedeva Thoringrad in fiamme, in un cielo scarlatto, con un grande sfera di fuoco al centro, di fronte al Pavlov, che cresceva lenta ma inesorabile. Quella visione onirica sarebbe più che comune e comprensibile dopo tali eventi, così se la spiegava Vestinus. Con il tempo però i sogni si fecero più frequenti ed ogni volta notava nuovi dettagli. Il primo fu un'insieme di ombre in lenta avanzata per i porticati e le vie della città in fiamme, senza volto, ma con una sorta di ira dentro che lui ,inspiegabilmente, riusciva a percepire. Poi si aggiunsero gli occhi bianchi ,splendenti, di tali esseri, poi cominciò a distinguere dei volti, deformati dalla malattia e dalla fame omicida: il suo vicino, il commesso dei magazzini generali. Quando il quadro divenne compreto riusciva a vedere l'intera città, che dico, intera URMM e anche volti di altre nazioni, di gente che mai aveva visto, che dalle scure macerie roventi avanzavano verso di lui, con un coro di sibili insinuarono nella sua mente questa accusa. ASSASSINO. Quella lintanìa accompagnava la marcia dei cadaveri viventi. Addirittura a volte, quando provava a fuggire si ritrovava di fronte il presidente Borgia, con il volto scarificato e un'orbita vuota. Il beffardo bianchissimo sorriso era simmetricamente adornato da due canini splendenti, ma segnati di sangue. E pronunciava sempre le parole:- Dottor Vestinus, ora entrerà nei libri di storia. Mio caro assassino- era inutile controbattere tanto che anche sforzandosi non emetteva suoi, ed alcune volte si ritrovò ad urlare nel suo letto, nella stanza A-36 del loro rifugio.

Aleksandr scostò della neve di fronte a lui e poi repentinamente puntò verso l'amico contrariato.

-Perdonami Matti, ma è un brutto momento-

-Lo è per tutti Ale, vuoi un sorso?-

Rispose affermativamente con il capo mentre il vecchio amico gli passava la borraccia, era sicuramente grappa di zucca. La odiava, ma in pratica avevano solo quella, o l'acqua. Deglutì rapidamente un tappo colmo e porse indietro la borraccia con volto disgustato.

-Buona questa merda- lo canzonò

-questo passa il partito lo sai- sghignazzò Mattimam che continuò -Stammi bene vecchio- mentre gli scuoteva la spalla sinitra.

-anche tu Matti- ricambiò il dottore

Vestinus si voltò in direzione del fiume ghiacciato, amava passare lì i suoi giri di pattugliamento, descrivendo così ronde dalla forma e tempistica assimmetrica, gli ricordava il suo quartiere di Thoringrad.

Si voltò un'ultimo momento verso Mattimam, lo salutò con un cenno mentre l'amico rispose.

-Torna intero, e non fare cazzate!-

Il sole in un'ora e mezza sarebbe sceso ad Ovest, verso cui correva il fiume ghiacciato, forse in cerca di quel calore che lì mancava. Le ombre si facevano sempre più lunghe, disegnando strani giochi con il rosa riflesso della neve.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ci sono anch'iooOOooO!!1!1

No seriamente, che onore essere citato :sisi:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La secondo parte mi è piaciuta di più della prima. Bravo Vest.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

*sta leggendo* Dov'è la parte dove vinco? Non la trovo! Uhm, voglio entrare nella saga... Uhm... Mi serve del cianuro e una corda lunga.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

nota a tutti gli scrittori di libri ingame...ma per caso non vengono riconosciuti i caratteri accentati?

quali altri caratteri di uso comune fanno crashare la chat?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vest lo hai scritto in game? :o

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Solo io ho letto: "Sagra dei Vestinidi"? :rotfl:

:rotfl:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vest lo hai scritto in game? :o

Li sto convertendo ma alcuni caratteri fanno crashare la chat...non sono le lettere accentate vero?!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Thor bannatore e' ssmitthy??

Farai una brutta fine :sisi:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Lo so ;(

Ma era piu forte di me

Non hai capito, Thor bannatore è Synesthesy, non ssmith.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Davvero?? Comunque una domanda cretina, scusate per l'ot ma non ho mai capito cos'e necroposting, comunque come mai syne?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Thor bannatore e' ssmitthy??

Il culto di Thor bannatore era il culto principale di Thoringrad, anche se nacque a Silthrim.

Non è necroposting perché prima di continuare la saga volevo mettere le prime due parti su libri ingame...il problema è che devo parlare con un'esperto amanuense ingame...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Davvero?? Comunque una domanda cretina, scusate per l'ot ma non ho mai capito cos'e necroposting, comunque come mai syne?

Direi che lascio il posto a Syne.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.