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goldr31

Il Tempo.

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Nella serata di ieri, alcuni utenti del ts hanno dato vita a un'interessante discussione, che, nascendo da minecraft, è giunta a varcare le soglie della realtà di oggi.
Spero di far un piacere nel condividere questi pensieri e, perché no, sapere cosa ne pensiate.
(E' flusso di coscienza, quindi adattatevi :D)

Ieri, nel parlare di minecraft, si parlava di come DOL avesse fallito.
O meglio, che il regolamento attuale e il gameplay che attualmente è in vigore, non sono riusciti a creare quella realtà che lo staff sperava si formasse.
Su ciò si sono formate tante teorie, ma è curioso che, tra alcuni, è convinzione che non sia il sistema che non funziona, ma l'utenza.
L'utenza di minecraft è cambiata, nel corso di questi anni:
se su un TLL di terza era, vi era comunque un'età maggiore e minecraft non era ancora quel fenomeno di oggi, ora l'età media è irrimediabilmente scesa (12-13 anni, anche meno).
Questo cosa ha portato?
Come ipotesi (parliamo sempre di ipotesi e opinioni), si è detto che, se un tempo gli utenti di minecraft erano in grado e avevano volontà di accettare un gameplay "complesso", ora invece l'utente medio non ha né la voglia, né la "possibilità" di leggersi e comprendere qualcosa di complesso.
Ormai l'utenza è abituata e vuole qualcosa di immediata, semplice e veloce.
Tutto ciò ha portato a parlare poi dei videogiochi in generale, facendo un confronto tra passato(direi anni 90') e ora:

abbiamo notato che, oggi, tutti i videogiochi seguono questo trend.
Giustamente chi fa' i videogiochi deve guadagnarsi la pagnotta e ovviamente si adatta ai gusti dell'utente, che pian piano stanno andando (e ritornando) a giochi semplici.
Un tempo era possibile proporre un'avventura grafica, senza alcun aiuto, dove vi erano enigmi che ti tenevano per giorni fermo ad un punto e riuscire a vendere. 
Ora ciò non è possibile.
Basta notarlo nell'acquisto dei videogiochi: se un tempo, per poterne avere, bisognava alzarsi, comprarlo, ritornare a casa, installarlo, riavviare il pc e giocarci, ora basta Steam o Origin che, da qualunque parte e qualunque punto del mondo, permettono l'acquisto e il "videogiocare" istantaneamente.
Ed è qui che siamo passati al tempo.
Nella società di oggi noto, ormai, un'attenzione ossessiva al tempo:
Sembra che, da qualunque parte, il tempo non basti.
Basti pensare nelle università:

trent'anni fa' mio padre faceva scienze politiche, uscito con 110 e lode, però aveva 4-5 esami all'anno.
Io, invece (ma come tanti altri) si ritrova con un carico di esami più che raddoppiato, ma con tempi sempre più ridotti!
Per cosa poi? Per un lavoro al Mc o per restare disoccupati.

Basta guardare anche i licei, dove si era giunto a corsi di 34-35, ma anche 40 ore, dove si decantava la possibilità di ore di laboratorio, di zero compiti a casa (o quasi) e poco studio, mentre, alla fine, tutto ciò non era per niente vero.
Ed è anche facile notarlo come, ormai, nelle più grandi città (metropolitana di Milano, per esempio) si segnali quanti minuti e quanti secondi manchino all'arrivo del mezzo pubblico.
E guai se faccia ritardo!Sia mai!
Se un mezzo ritarda di 3 minuti e mezzo, si entra nel panico, nell'agitazione.
Si è parlato di come, ormai, le persone si ritrovano, molto spesso, a fare più cose contemporaneamente: 

basta guardarsi, difficile che quando si videogioca, si fa' solo quello e basta, ma si parla su ts, si guarda facebook, forse si studia pure... Il tempo sembra essere talmente ridotto, che ormai non basta più.
Le 24 ore di cui disponiamo sembrano correre, ci sono montagne di cose da fare e ormai la notte diventa un'alleata: si tolgono ore al sonno per fare ciò che non si è voluto o potuto fare nella giornata.
Si è riflettuto anche su come si affronta la scuola: 

al liceo, molti di noi affrontano ore e ore e ore, con corsi, ricorsi e quant'altro, poi, arrivando all'università, ci si ribella a tutto ciò e molti (come me) non riescono più a stare fermi per qualche ora.
Se al liceo facevo 6 ore al giorno, tutti i giorni, ora è già tanto se riesco a farne 3, con pausa di mezzo.
Nella società di oggi, tra me e questi che hanno riflettuto, sembra che, ormai, il tempo manchi sempre di più: si concentra sempre di più tutto quanto, si riduce tutto al minimo, si guarda ormai all'efficienza massima, senza tenere conto che gli uomini non sono macchine:
inutile quindi guardare i dati sul ricorso di psicofarmaci, droghe, psicologi e quant'altro.
Il Giappone è un esempio, un prototipo di una società che è andato in corso a ciò: è riuscita a tenersi in piedi per una, massimo due generazioni, mentre ora vive un contrasto (insanabile, secondo me) tra coloro che si adattano e chi no.
Il sogno di scienziati, scrittori e uomini del passato era quello di vedere una società dove i lavori sarebbero stati compiuti da altri (robot, macchine, etc.) e l'umanità, libera da questo giogo, avrebbe potuto dedicare, come voleva, il proprio tempo, senza stress e senza preoccupazioni.
Siamo arrivati a quel punto?O ancora siamo incatenati al tempo?

 

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Fortuna che in Minecraft il tempo non esiste :asd:

 

 

 

MODERATORE ON

 

chiedo, per quanto la cappella del discorso di goldr31 sia dedicata a Dawn of Legend II (e prima o poi io e il vecchio gruppo ci ritroveremo come le star, a parlarne bevendo del wiskey o una birra giocando a tf2 invece che al roxy bar :asd:), di evitare di parlarne qui e rimanere on topic, per evitare flame. Grazie.

 

 

MODERATORE OFF

 

 

in effetti il tempo manca sempre. In una società (presunta) multimediale, non c'è mai tempo per fare nulla. In un giorno di 24 ore, 8 si dormono, 8 si lavorano (se si può), 2 si mangiano, e poi? Da un lato la società, la tecnologia, la cultura, ci da mille stimoli diversi, mille cose belle da fare (giocare al pc, uscire, fare sport o ginnastica, mantenere un hobby magari creativo, ecc), ma ti da anche mille cose brutte da fare; in pratica la società ti fa annusare il divertimento, e poi te lo toglie, o te lo da in minima parte. E sale la frustrazione, e poi si arriva anche a patologie più o meno gravi.

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*Applauso*

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Uff... Voglio rispondere, ma non con una risposta buttata giù lì. Ed ora non ne ho tempo :asd:

Poi torno.

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Il tempo potrebbe anche scorrere all'incontrario.

 

Comunque, non è il tempo, ma l'attività a comprimersi. Al crescere del numero di persone sulla Terra, cresce il numero di interazioni tra esse e le cose e, contemporaneamente, decresce il tempo necessario a portarle a compimento per mezzo della tecnologia che è frutto delle loro idee.

 

Però, tempo e spazio rimangono sempre gli stessi.

Per questo motivo si cerca di guadagnare più tempo (rimanendo giovani o allungando la vita) o più spazio (conquiste territoriali, acquisizione, accrescimento delle proprietà).

 

Personalmente, mi trovo a mio agio in un mondo dinamico. Anzi, non sopporto il traffico, i ritardi, ed in generale ogni attimo rubato dall'aspettare. A volte mi trovo a perdere più tempo ma svolgendo più attività contemporaneamente pur di non perdere tempo a non fare nulla.

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Io quando videogioco faccio solo quello e basta, non sono su facebook, non ho mai usato TS, non passo il tempo a smanettare con il cellulare, io lo uso solo per chiamare e mandare qualche sms ogni tanto e basta. Sono uno che ama la puntualità ma allo stesso tempo non mi lamento se un pullman o qualcuno arriva in ritardo, non amo fare mille cose insieme, proprio perchè non sono una macchina non pretendere da me che faccia quello che non posso o che non voglio fare.

 

La gente sembre che si senta "viva" solo quando fa qualcosa, io mi sento "vivo" anche quando non faccio assolutamente nulla.

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Il problema non è tanto il tempo che manca, che questo è vero in parte.

Ma come ce lo organizziamo.

 

Spesso ci si ritrova a fare le cose di fretta, perchè si è perso tempo da un'altra parte.

Tutto è così. Viviamo, purtroppo, in una società frenetica, e se quando eravamo piccoli e giocavamo a delle storie di Final Fantasy o Chrono Trigger, complicate ma impossibili da non voler portare avanti, oggi a studiare all'università, oppure a dover lavorare come mi ritrovo a fare io, è ovvio che il tempo che si può dedicare allo svago è differente.

 

Cambiano le necessità, cambiano gli impegni, e quindi anche il tempo che si dedica a queste 'perdite' di tempo, si riduce in automatico.

O si cambiano i propri programmi rinunciando ad altre cose, oppure ci ritroveremmo sempre più occupati, fino al punto di dover lasciare queste cose di secondaria importanza. D'altronde è così, uno dei motivi per cui ho lasciato il mio canale.

 

Non avevo più tempo per fare tutte le dovute lavorazioni e produzione di video.

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Tempo: sembra che non basti mai. Ma quando lo troviamo il tempo, se non ce lo prendiamo?

[cit. il cattivo di Matrix]

 

Questa è sostanzialmente la mia filosofia di vita: non nego ad esempio di trascurare molti dei miei impegni scolastici (soprattutto essendo al classico...) perchè mi portano via troppo tempo, e la vita è una sola; ma lo faccio con consapevolezza, perchè spesso ci dimentichiamo che il lavoro, la scuola, i nostri impegni sono funzionali alla nostra persona, sono funzionali al nostro benessere, e non il contrario: ecco perchè si cade in un vortice di fatiche e rinuncie per perseguire l'ideale di un lavoro che è fine a se stesso; il lavoro, la fatica, la scuola... sono il mezzo, la strada per la nostra felicità, non la destinazione, non meritano tutto il nostro tempo.

Quando gioco a un videogame faccio solo quello, quando medito medito e basta: fare tante cose assieme è tempo perso, perchè alla fine, voltandoci indietro, ci accorgeremo di non aver fatto, davvero, fino in fondo, niente.

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