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Synesthesy

[Gdr] L'ultimo Dei Synesthesy

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Anno 1658. Wilhem R.v.S. Synesthesy Borgia sedeva sulla cima della torre del Pavolv di Thoringrad e guardava la città. Quella era la sua città. L'aveva vista nascere, l'aveva vista crescere. Era stato lui a pensarla. Aveva una vita da scrittore alle spalle, prima di tutto. Le sue Historiae Mundi ormai erano diventate l'opera storiografica più importante dell'epoca. La sua "Utopia Modernista" aveva causato prese di coscienza in tutti i popoli delle Terre Perdute. La sua revisione della "Cosmologia" era ormai ritenuta valida universalmente. Però non era stato solo un uomo di libri. Era stato anche uomo d'azione. Era diventato giovanissimo Pontefice del Culto di Thor, e aveva sempre usato la sua influenza per il bene e la ricerca della Verità. Era un uomo entrato nella Storia: aveva fomentato la ribellione di Silthrim, che pure fallendo aveva risvegliato gli animi dei mirrodiniani e dato una svecchiata al regime lelemiano. Aveva fondato una grande e gloriosa città, Thoringrad: la prima città fondata sulla forza delle idee e non sul brutale acciaio, e ne era diventato il primo Presidente. E da Presidente aveva compiuto altre storiche azioni, come l'essere stato il riappacificatore tra la ROU e gli USN, che da sempre erano nemici e che ora sono addirittura alleati. Poi aveva passato l'incarico al figlio, a cui aveva dato un nome preso dalla nuova cultura Thoringradiana, Aleksej, e gli aveva consigliato di porre la sua fiducia a Jay Kenton, ed ebbe ragione ancora una volta...

Ma ormai gli anni erano passati. Pur facendo parte di una Famiglia antica e ambiziosa, i Borgia, cui sicuramente aveva tenuto fede al nome, si sentiva solo. Sua moglie, la compagna di mille avventure, trascinata via da Silthrim in una fredda notte d'inverno prima che i soldati imperiali la prendessero, la donna con cui aveva trascorso tutta una vita tra le nevi di THoringrad, era morta. Suo figlio, il geniale presidente che sognava la URMM, era scomparso. Malato. Aveva contratto una malattia incurabile, ed era partito per non morire in patria. Voleva viaggiare, come ultima cosa. Voleva morire in qualche luogo esotico. Wilhem sperava che ci fosse riuscito. Ma anche il nipote, Vladimir, era morto. Morto giovanissimo a dodici anni... caduto nel lago fuori dai cancelli della città. Disgrazia? Omicidio? Assassinio? Incidente? Dolore... Thor aveva accompagnato tutta la vita di Whilem, ma non la sua famiglia. Non era stato generoso con la sua discendenza. E ormai non restava più nessuno.

La sua era una famiglia importante. Ma di essa ora non rimane che polvere e ricordi....

Wilhem guardò fuori un'altra volta. Vedeva il profilo delle alte torri di Thoringrad, e la neve che cadeva dal cielo grigio dell'inverno... Faceva freddo. Ormai non aveva più altro che polvere e ricordi... Si guardò in uno specchio, indossava la divisa da Pontefice del Culto, ma l'uomo dentro quegli abiti non lo riconosceva più. Amava Thoringrad, l'amava come un figlio. Ma non era lì che voleva essere ora...

Scese dalla torre del Pavlov, e senza dire niente a nessuno, approfittando del clima rigido che tiene la gente lontana dalle strade, e senza attendere oltre aprì il cancello e si incamminò nella notte.

I mostri non erano un problema per lui. Pure se vecchio, era ancora molto forte. E il gelo ormai non lo sentiva neanche più. Anzi. Era più freddo dentro che fuori.

E camminò, e camminò. Camminò nelle nevi, camminò per giorni, finché un tramonto non arrivò dove voleva arrivare.... Scorse il sole dietro il profilo delle Isole Volanti. Silthrim. La sua prima casa.

Approfittando di una falla del sistema difensivo riuscì ad entrare all'interno della città. Molto era cambiato da quando l'aveva vista l'ultima volta... Spesso aveva sognato di tornarci da liberatore, da trionfatore e portatore di pace e libertà, e di modernità soprattutto. Odiava con tutto il cuore quell'amministrazione imperiale crudele e corrotta che l'aveva cacciato via. E camminò lungo le strade, passò al fianco del palazzo comunale... Che non c'era più, sostituito da una struttura molto più elaborata. I luoghi della sua infanzia non c'erano più... Tranne uno...

Raggiunse il Tempio di Thor a mezzanotte. Lì era il luogo dove era nato. Dove aveva trascorso infanzia e adolescenza. Dove aveva imparato ad amministrare il Culto. Dove aveva capito come girava il mondo, e dove per la prima volta aveva sognato di liberarlo dalle tirannie. Dove aveva conosciuto il suo amore, che adesso gli mancava tanto.

Il Tempio era rimasto esattamente come l'aveva lasciato. Sapeva che lo Jarl, suo amico d'infanzia, non l'avrebbe lasciato vandalizzare da nessuno. Percorse gli scalini di pietra e vide l'altare, spoglio, le torce spente. SUperò la sala, raggiunse la porta successiva, era aperta. Entrò.

Anche l'interno era come l'aveva lasciato. In basso il suo magazzino era ancora lì, le casse vuote, anzi svuotate di nascosto negli anni per portare via i suoi materiali. In alto le sue stanze, anch'esse vuote e con le finestre chiuse da del legno. Salì ancora più in alto, fino ad arrivare alla torre di Thor, la stretta scala a chiocciola che portava all'allora più alto edificio della città. Infine raggiunse il tetto, e nella notte stellata guardò fuori.

E vide il profilo di Silthrim, delle isole volanti, i palazzi vecchi e quelli nuovi, la visuale di oggi e i ricordi di ieri, tutto mescolato e confuso dalle tenebre notturne. E vide così i luoghi della sua infanzia, quei luoghi per cui aveva tanto lottato, per cui era scappato... Ora aveva un'altra casa, una più bella, una in pietra più solida, che è Thoringrad. Thoringrad avrebbe avuto molta gloria nelle Terre Perdute, lo sapeva bene. Nulla può fermare il moderno che avanza.

Così si voltò, e guardò le distese innevate fuori Silthrim... E lontano, molto lontano, veramente lontano gli sembrò di scorgere i fuochi delle torri di Thoringrad, e fu felice. Ricordò le tappe del suo viaggio, e si sentì soddisfatto, perché qualcosa di grande gli aveva dato la vita, ma lui aveva dato vita a qualcosa di ancora più grandioso. Fu orgoglioso della sua gente, ma anche dei suoi natali e della gente che l'aveva accompagnato all'inizio della sua vita. E il suo sguardo era perso nel vuoto della notte....

Ora era tempo di tornare indietro. Ma aveva camminato per giorni, e ora era stanco.... Stanco, ma soddisfatto. Lui era l'Ultimo dei Synesthesy, quando lui sarebbe morto sarebbe stata la fine per la sua casata... ma sarebbe anche stata una GRANDE fine.

Si appoggiò alla fredda pietra del Tempio, mai fredda quanto la pietra di Thoringrad, e si sedette un attimo...

Chiuse gli occhi per riposarli un momento....

E non li riaprì più.

Synesthesy

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[OFF]

Una morte stupenda, leggendola mi sembra quasi di viverla, complimenti!

Quindi adesso non giocherai più immagino...

[ON]

Ci siamo conosciuti per caso, in circostanze che hanno cambiato per sempre la storia delle Terre Perdute: Io avevo appena fallito un golpe a Nyan, tu una rivoluzione nella tua amata Silthrim. Lanciasti un appello, per cercar di far nascere una nuova nazione, ed io ti risposi: Avevo capito quello che volevi, i tuoi ideali, i tuoi sogni. Ti aiutai a realizzarli, e così fondammo Thoringrad. Più che un collega, sei stato un amico, ti ricorderò per sempre.

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Fantastica storia *_*

+1 ftw.

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Giulio Kataskematico Borgia annuncia la sua presenza al funerale del cugino. Prego che tutti i familiari facciano lo stesso. Lode a un parente ed amico fraterno.

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Non vuole dire esattamente che non giocherò più. Ci sarebbe una lunga discussione da fare in proposito.... Semplicemente vuol dire che non mi piace più fare gdr. Mi sono divertito molto, e spero che vi siate divertiti anche voi, ma ora il divertimento non mi sembra più esserci... Una volta eravamo come una grande famiglia, ora invece c'è troppo astio in giro, non mi piace più... Ormai non si può neanche più scherzare un po' che ti trovi tutti addosso, c'è sempre una enorme volontà di prevalere sugli altri, in game e out game, c'è troppo conflitto, una necessità di realismo estremo che si sta mangiando tutto il divertimento che c'era una volta nascondendolo sotto la parola "flame", ripetuta così tante volte da aver cessato di significare qualcosa. Ora l'ambiente è completamente cambiato, ed è troppo pesante. Minecraft deve essere uno svago, e non una preoccupazione... Mi sono stancato, e ho deciso di dire addio al mio personaggio nel modo gdr che preferisco, con un buon racconto.

Dunque quando mi verrà voglia di picconare continuerò a picconare qui, ma non farò più gdr, non lavorerò più alla gestione della nazione né tanto meno creerò un personaggio, per quanto possa essermi piaciuto farlo. A meno che non senta che qualcosa è cambiato. Tutto qui.

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Bah, Syne è solo un periodo, ripensaci.

A meno che non senta che qualcosa è cambiato. Tutto qui.

Sicuro è morto, come dice mio nonno :asd: però così non mi piace. Mi sono trovato in una situazione in cui o facevo il presidente o facevo il moderatore, e ho scelto moderatore. Se poi le cose cambieranno potrei anche tornare, un figlio illegittimo salta sempre fuori :asd: anche se ovviamente nel frattempo le cose andranno avanti....

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Mi dispiace Syne che te ne vada, spero in un ripensamento come ha fatto goldr :)

Comunque in ogni caso nell'Off Topic del forum io ti becco sempre :ahsisi:

La cosa non dipende solo da me.... anzi dipende ben poco da me :asd: Comunque boh vedremo....

Se ti chiedo di costruire una cosa, la costruisci?

Dipende cos'è e se avrò tempo di loggare :asd: ma questo era già valido anche prima :asd:

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Syne, syne prometti che prima o poi tornerai

dai il tuo gdr è il più divertente del server (parimerito con kata)

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Ripeto, la situazione creata stava diventando insostenibile. Il fatto che me ne vado dal gdr giova a tutti (tranne a me beninteso :asd:), perché alla fine chi fa lo staff fa lo staff e chi gioca gioca. Una volta si poteva far coesistere le due cose, ora non più. I tempi e la gente che gioca sono cambiati... Cosa faccio se discuto su qualcosa e poi uno attacca a insultare? E' colpa mia o colpa sua? Ormai per qualunque cosa si attacca col "flame" flame c'è flame ovunque in ogni luogo, e io sono il tizio che decide cosa è flame e cosa no. Come faccio a farlo se ci sono in mezzo anche io? Magari non ho detto nulla di male, ma non dovrei comunque moderare uno che discute on me... Una volta c'era un clima migliore, e il problema non c'era. Adesso invece si, ed è forte. La goccia è stata ieri con Torrazzo. Non si può più far coesistere lavoro di staff e gdr, e quindi ho dovuto scegliere. Io mi divertivo, mica vorrei rinunciare al gioco! Però non si può neanche andare avanti così, rischio solo di scatenare altre litigate e poi di rovinare il gioco ad altri....

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ora chi farà il pontefice di thor?

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+1 al racconto :sisi:

Per il resto concordo con Syne, io stesso evito di fare gdr e postare il meno possibile fuori da dove mi compete per la città perché c'è sempre qualcuno, i soliti, che approfittano di qualunque frase per iniziare discussioni fini solo a litigare.

Finché non ci sarà un ambiente più tranquillo e sereno dubito che potremo mai giocare a fare gdr.

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Mi giri il cervello :unsure:

Ho paura che pensi lo stesso...ormai le texture non le uso più, nemmeno mod... mi ricordavo le belle torte di Ucco ma ora è flame.

Non voglio fare il saggio e copiare Syne in ogni modo ma io per ora ci resto, raggiungo il mio obiettivo e vi abbandono ^_^

Mi spiace. Tu resti. Punto. :sisi:

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Che dire, un retore in meno!

Mi dispiace molto, il GDR senza di te non sarà più lo stesso.

Grazie per le iniziative che hai preso e grazie per i fastidi che ci hai dato :)

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Quella che sto per scrivere è una richiesta che scrivo allo Jarl di Silthrim. Vorrei che il corpo del buon Wilhem fosse seppellito nella vostra città, al quale era molto legato, anche più della stessa Thoringrad. Sono sicuro che solo lì potrà riposare in pace. Per sempre.

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Sarebbe carino e doveroso, allora, se contemporaneamente a Thoringrad finissimo la statua del Santo Synesthesy (a forma di uccello maya) ed a Silthrim la tomba di Synesthesy.

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La città di Silthrim sarà onorata di ospitare la salma del buon Wilhelm. Sarà sepolta temporaneamente nelle cripte del tempio di Thor, dove verrà poi eretto un mausoleo commemorativo, rivolto verso Thoringrad.

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Scusate ma non è realistico che Mirrodin accetti la tomba di un rivoluzionario :asd:

Comunque per continuare il discorso, io oggi ho loggato per un po' di tempo perché avevo voglia di fare una partita... Ed ecco, c'era di nuovo quel bellissimo clima di cui vi parlavo.

C'era della gente arrogante e maleducata che io avrei bannato all'istante fosse stato per me. Il buon kata ha fatto quello che doveva, ovviamente. Ma quando ci sarà (non so se c'è) la litigata sul forum come faccio io a parlare insieme da moderatore e da presidente di una nazione? Per sentirmi dire che faccio i favoritismi o che banno ad antipatia, e poi io devo farmi problemi solo perché qualcuno soffre di manie di persecuzione?

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Scusate ma non è realistico che Mirrodin accetti la tomba di un rivoluzionario :asd:

Discendente di un rivoluzionario, che però a Silthrim è molto stimato. Si può far finta di aver strappato una concessione Imperiale per questo :asd:

Oppure che venga portato di nascosto da degli agenti segreti di Thoringrad :ahsisi:

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