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Gianmarco

Comunisti Per Moda

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O la Cina e l?india che vivono delle esportazioni verso l'Europa?
 

 
Il problema è che gli individui non convengono affatto sulla definizione di "vivere dignitosamente." È certamente vero che se le risorse venissero ridistribuite secondo criterio tutti potrebbero sopravvivere secondo uno standard qualitativo sano. Però anche i monaci francescani minori vivono uno standard qualitativo sano che non è affatto riconosciuto come soddisfacente al di fuori della loro condizione di privazioni.
 
Allo stesso modo, durante la Cina di Mao le condizioni del cinese medio erano paragonabili a quelle dell'Africa oggi, nonostante sappiamo tutti quanto la Cina sia un paese ricco di risorse di vario genere (del resto lo è pure l'Africa). Ancora oggi, l'industrializzazione forzata (che è uno dei capisaldi dell'economia pianificata) ha portato inquinamento a dismisura, mentre in una società di mercato l'inquinamento tende a diminuire perché forze constrastranti agiscono al fine di tutelare i loro interessi collettivi (Club Theory).
 

 
Vero, è stata la socialdemocrazia a sconfiggere il comunismo.
 

 
Il risultato di una società più istruita è però una società più urbanizzata, dunque più borghese.
 

 
Sta accadendo da quando quei paesi hanno adottato economia di mercato.
Dire "sta già accadendo" per la Nord Korea che non ha una economia di mercato è una frase un po' ridicola.
 

 
Credo che rotolerai pure quando la tua ragazza di lascerà per le dimensioni della vostra relazione.
 

 
Guardati Amici Miei che almeno ti diverti, piuttosto.
 

 
COMUNISTA!


Certo, pure quelle nazioni vivono alle importazioni europee ma io parlo della classe lavoratrice che non vede vantaggi ma solo sfruttamento.
La situazione cinese alla fine della seconda guerra mondiale è un mondo a se, comunque è risaputo che al costo di un economia più fragile e meno competitiva l'URSS dava gran peso all'assistenza sociale ed all'istruzione. Non sono d'accordo sull'assioma istruito uguale borghese. Ho scritto che proprio a causa di questo tipo di economia che vige siamo destinati a soccombere.

Riassumendo il mio pensiero: il sistema economico liberale o misto provoca sfruttamento irrefrenabile di risorse naturali ed umane ergo si deve porre freno a questo usando delle politiche globali di contenimento, altrimenti, il pianeta diverrà un ampia pianura desertica a causa dell'avidità e dell'egoismo umano.

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Certo, pure quelle nazioni vivono alle importazioni europee ma io parlo della classe lavoratrice che non vede vantaggi ma solo sfruttamento.
La situazione cinese alla fine della seconda guerra mondiale è un mondo a se, comunque è risaputo che al costo di un economia più fragile e meno competitiva l'URSS dava gran peso all'assistenza sociale ed all'istruzione. Non sono d'accordo sull'assioma istruito uguale borghese. Ho scritto che proprio a causa di questo tipo di economia che vige siamo destinati a soccombere.

Riassumendo il mio pensiero: il sistema economico liberale o misto provoca sfruttamento irrefrenabile di risorse naturali ed umane ergo si deve porre freno a questo usando delle politiche globali di contenimento, altrimenti, il pianeta diverrà un ampia pianura desertica a causa dell'avidità e dell'egoismo umano.


Anche questa l'hai copiata da nichi vendola, ammettilo.

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Anche questa l'hai copiata da nichi vendola, ammettilo.


Ma se nemmeno lo ascolto!
Pensasse più ai lavoratori che agli omosessuali.

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Ma se nemmeno lo ascolto!
Pensasse più ai lavoratori che agli omosessuali.

>Implicando che gli omosessuali non siano lavoratori

Comunque mi chiedo perché su un forum come tf2-mlp-dota2.net ci siano così tante discussioni di politica.

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>Implicando che gli omosessuali non siano lavoratori

Comunque mi chiedo perché su un forum come tf2-mlp-dota2.net ci siano così tante discussioni di politica.

Perchè magari c'è gente che si crede figa per i suoi ideali politci

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Comunque mi chiedo perché su un forum come tf2-mlp-dota2.net ci siano così tante discussioni di politica.

 

Per due motivi, che appaiono particolarmente solidi tramite una analisi materialista fenomenologica.

1 Prima di tutto, una parte della community di questo forum è ancora legato all'esperienza del vecchio TLL. TLL era un server di Minecraft legato ad una compagine di individui che si era conosciuta su un forum amatoriale sui giochi paradox. I giochi paradox - a quei tempi - erano quasi tutti strategici storici. Questo genere di giochi attira chi è naturalmente interessato alla politica ed alla storia. Questi giocatori - comunque - non si sono limitati a coltivare le proprie passioni ma le hanno pure diffuse. Tanto che:

2 Un giorno Synesthesy decise di fondare una città (Thoringrad) che scimmiottasse le ideologie politiche del 1900. In generale questo clima di fermento incrementò l'interesse di alcuni giocatori verso la formazione di realtà politiche più complesse del normale all'interno di Minecraft. Successivamente ancora altri individui furono coinvolti nella fondazione di realtà politiche complesse ed articolate (Navarone, Armageddon, Sodermark, United States of Giamy...persino Pisittu!)

 

Come ho appena dimostrato una analisi sociologica basata sui fenomeni piuttosto che sull'interpretazione psicologica risulta più credibile e veritiera.

Perché tutto questo? Perché questo è stato il principale contributo sociologico di Marx.

Marx ha descritto abbastanza bene la storia, sicuramente molto meglio di Kant, Hegel o gli idealisti in generale. Ciò in cui ha fallito è stato senza dubbio nel prevederne gli sviluppi. In ques'ultimo campo pare che l'analisi psicologica sia in vantaggio, piuttosto.

 

la classe lavoratrice che non vede vantaggi ma solo sfruttamento.

 

Se tu chiedi ad un cinese o un indiano se si sente sfruttato, però, lui ti dirà che non è così. Che anzi è fiero del contributo.

No ok, gli indiani no. L'indiano ti blatererà di come ciò che gli hai domandato possa offendere le sue tradizioni, però il cinese si.

 

è risaputo che al costo di un economia più fragile e meno competitiva l'URSS dava gran peso all'assistenza sociale ed all'istruzione.

 

Concetto molto vago. Partiamo dall'istruzione: il sistema dell'istruzione in Russia è sempre stato ottimo sin da Pietro il Grande. Le cause non sono univoche. Si conviene che l'amministrazione centrale dello Zar avesse particolarmente bisogno di uomini intellettuali che fossero esperti nel "fare i conti", dovendo amministrare territori immensi. Da una buona conoscenza generale della matematica discenderebbe un buon sistema istruttivo nei confronti della tecnica e della fisica.

L'URSS ha solo ereditato questo buon sistema educativo. Ancora oggi le Università della Russia asiatica sono incredibilmente buone per ciò che concerne le materie scientifiche, il che sembra quasi strano ad un occidentale.

In merito all'assistenza sociale, c'è da fare un discorso diverso. È vero che c'era un sistema di protezione sociale che preveniva la povertà assoluta. Ma è altresì vero che mancava totalmente un sistema di promozione sociale che preveniva la povertà relativa.

 

Capire questi concetti è facile confrontandoli con l'Italia attuale. Oggi l'italia sta vivendo le stesse identiche condizioni dell'Unione Sovietica, ed è proprio per questo che si percepice una crisi sociale. Nessuno è veramente povero in senso assoluto in Italia. Tutti possono avere un pasto ed un tetto sopra la testa. Lasciate perdere le storie strappalacrime su Facebook, in Italia c'è molta meno povertà assoluta che in America, giusto per dire.

Non esistono però meccanismi di promozione sociale ed economica che permettono ai poveri di diventare meno poveri nei confronti dei ricchi. Quindi, per convesso, è un situazione economica che piuttosto aumenta la povertà relativa, cioé si sta peggio di quanto si stava prima (sulla Russia si può parlare di un picco qualitativo sotto Lenin, che poi è andato scemando nel tempo, lentamente).

 

Altra piccola annotazione: in Russia anche sotto lo Zar esisteva già un sistema di collettivizzazione di alcuni costi. Ciò è molto facile da spiegare. I paesi freddi sono culturalmente inclini a condividere i costi per il riscaldamento, il che rende le loro popolazioni più inclini a condividere in generale.

 

istruito uguale borghese

 

Il punto è che un medico che accetta di essere pagato quanto un operaio, a detta dei medici di tutto il mondo, o lo fa perché ci crede sul serio, oppure è uno scemo.

Nessuno può essere costretto, nemmeno con la forza, a crederci sul serio, ed i medici scemi non sono esattamente il tipo di medici che la società richiede. Se tu costringi i medici ad un salario generico, alla lunga i medici lavoreranno tutti peggio. Se tu auspichi un aumento delle prestazioni, dovrai creare delle discriminazioni per efficenza produttiva/qualitativa.

 

Capito perché una società istruita È una società borghese? O in alternativa è una società con dei fortissimi valori condivisi, come una teocrazia o un totalitarismo (nota: quello di Stalin FU un totalitarismo. Quello di Krushov no.)

 

Una delle cose terrificanti del marxismo è che per essere efficente pare debba reprimere le coscienze individuali, appunto transitare verso un totalitarismo che de facto è una forma ancora più disumana di teocrazia.

 

La prima cosa che hanno fatto i sovietici nei paesi satellite è stato avere un colloquio con tutti i laureati. Gli hanno chiesto subito l'adesione ai partiti comunisti. Chi rifiutava veniva fucilato seduta stante. Proprio perché una società istruita è una società borghese. Non liberale, non liberista, non "di destra". Ma borghese, che vuol dire una cosa diversa.
 

Riassumendo il mio pensiero: il sistema economico liberale o misto provoca sfruttamento irrefrenabile di risorse naturali ed umane ergo si deve porre freno a questo usando delle politiche globali di contenimento, altrimenti, il pianeta diverrà un ampia pianura desertica a causa dell'avidità e dell'egoismo umano.

 

Siamo d'accordo che l'egoismo È un problema. Non vedo come la costrinzione ad agire diversamente possa apparire una soluzione di lungo periodo. La convinzione, piuttosto, sembra più efficace.

 

Per questo il popolarismo (leggi: democristianesimo) o la socialdemocrazia o il socioliberismo appaiono come soluzioni moderate più appetibili.

 

Ma se nemmeno lo ascolto!
Pensasse più ai lavoratori che agli omosessuali.

 

In un post passato dicevo che ci sono 2 tipi di comunisti oggi.

Quelli come Brodsko, e quelli come Vendola.

 

Questi due gruppi si ostacolano a vicenda in una maniera tale che nessuno dei due oggi ha più consenso.

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Per due motivi, che appaiono particolarmente solidi tramite una analisi materialista fenomenologica.

1 Prima di tutto, una parte della community di questo forum è ancora legato all'esperienza del vecchio TLL. TLL era un server di Minecraft legato ad una compagine di individui che si era conosciuta su un forum amatoriale sui giochi paradox. I giochi paradox - a quei tempi - erano quasi tutti strategici storici. Questo genere di giochi attira chi è naturalmente interessato alla politica ed alla storia. Questi giocatori - comunque - non si sono limitati a coltivare le proprie passioni ma le hanno pure diffuse. Tanto che:

2 Un giorno Synesthesy decise di fondare una città (Thoringrad) che scimmiottasse le ideologie politiche del 1900. In generale questo clima di fermento incrementò l'interesse di alcuni giocatori verso la formazione di realtà politiche più complesse del normale all'interno di Minecraft. Successivamente ancora altri individui furono coinvolti nella fondazione di realtà politiche complesse ed articolate (Navarone, Armageddon, Sodermark, United States of Giamy...persino Pisittu!)

 

Come ho appena dimostrato una analisi sociologica basata sui fenomeni piuttosto che sull'interpretazione psicologica risulta più credibile e veritiera.

Perché tutto questo? Perché questo è stato il principale contributo sociologico di Marx.

Marx ha descritto abbastanza bene la storia, sicuramente molto meglio di Kant, Hegel o gli idealisti in generale. Ciò in cui ha fallito è stato senza dubbio nel prevederne gli sviluppi. In ques'ultimo campo pare che l'analisi psicologica sia in vantaggio, piuttosto.

 

 

Se tu chiedi ad un cinese o un indiano se si sente sfruttato, però, lui ti dirà che non è così. Che anzi è fiero del contributo.

No ok, gli indiani no. L'indiano ti blatererà di come ciò che gli hai domandato possa offendere le sue tradizioni, però il cinese si.

 

 

Concetto molto vago. Partiamo dall'istruzione: il sistema dell'istruzione in Russia è sempre stato ottimo sin da Pietro il Grande. Le cause non sono univoche. Si conviene che l'amministrazione centrale dello Zar avesse particolarmente bisogno di uomini intellettuali che fossero esperti nel "fare i conti", dovendo amministrare territori immensi. Da una buona conoscenza generale della matematica discenderebbe un buon sistema istruttivo nei confronti della tecnica e della fisica.

L'URSS ha solo ereditato questo buon sistema educativo. Ancora oggi le Università della Russia asiatica sono incredibilmente buone per ciò che concerne le materie scientifiche, il che sembra quasi strano ad un occidentale.

In merito all'assistenza sociale, c'è da fare un discorso diverso. È vero che c'era un sistema di protezione sociale che preveniva la povertà assoluta. Ma è altresì vero che mancava totalmente un sistema di promozione sociale che preveniva la povertà relativa.

 

Capire questi concetti è facile confrontandoli con l'Italia attuale. Oggi l'italia sta vivendo le stesse identiche condizioni dell'Unione Sovietica, ed è proprio per questo che si percepice una crisi sociale. Nessuno è veramente povero in senso assoluto in Italia. Tutti possono avere un pasto ed un tetto sopra la testa. Lasciate perdere le storie strappalacrime su Facebook, in Italia c'è molta meno povertà assoluta che in America, giusto per dire.

Non esistono però meccanismi di promozione sociale ed economica che permettono ai poveri di diventare meno poveri nei confronti dei ricchi. Quindi, per convesso, è un situazione economica che piuttosto aumenta la povertà relativa, cioé si sta peggio di quanto si stava prima (sulla Russia si può parlare di un picco qualitativo sotto Lenin, che poi è andato scemando nel tempo, lentamente).

 

Altra piccola annotazione: in Russia anche sotto lo Zar esisteva già un sistema di collettivizzazione di alcuni costi. Ciò è molto facile da spiegare. I paesi freddi sono culturalmente inclini a condividere i costi per il riscaldamento, il che rende le loro popolazioni più inclini a condividere in generale.

 

 

Il punto è che un medico che accetta di essere pagato quanto un operaio, a detta dei medici di tutto il mondo, o lo fa perché ci crede sul serio, oppure è uno scemo.

Nessuno può essere costretto, nemmeno con la forza, a crederci sul serio, ed i medici scemi non sono esattamente il tipo di medici che la società richiede. Se tu costringi i medici ad un salario generico, alla lunga i medici lavoreranno tutti peggio. Se tu auspichi un aumento delle prestazioni, dovrai creare delle discriminazioni per efficenza produttiva/qualitativa.

 

Capito perché una società istruita È una società borghese? O in alternativa è una società con dei fortissimi valori condivisi, come una teocrazia o un totalitarismo (nota: quello di Stalin FU un totalitarismo. Quello di Krushov no.)

 

Una delle cose terrificanti del marxismo è che per essere efficente pare debba reprimere le coscienze individuali, appunto transitare verso un totalitarismo che de facto è una forma ancora più disumana di teocrazia.

 

La prima cosa che hanno fatto i sovietici nei paesi satellite è stato avere un colloquio con tutti i laureati. Gli hanno chiesto subito l'adesione ai partiti comunisti. Chi rifiutava veniva fucilato seduta stante. Proprio perché una società istruita è una società borghese. Non liberale, non liberista, non "di destra". Ma borghese, che vuol dire una cosa diversa.
 

 

Siamo d'accordo che l'egoismo È un problema. Non vedo come la costrinzione ad agire diversamente possa apparire una soluzione di lungo periodo. La convinzione, piuttosto, sembra più efficace.

 

Per questo il popolarismo (leggi: democristianesimo) o la socialdemocrazia o il socioliberismo appaiono come soluzioni moderate più appetibili.

 

 

In un post passato dicevo che ci sono 2 tipi di comunisti oggi.

Quelli come Brodsko, e quelli come Vendola.

 

Questi due gruppi si ostacolano a vicenda in una maniera tale che nessuno dei due oggi ha più consenso.

 

Il mi piace è stato dato principalmente per l'ultima parte.

 

 

Comunque io vorrei fare notare una cosa: quello che il sig. Marx ha ad un certo punto profetizzato RICHIEDEVA che per arrivare al comunismo si passasse dall'economia di mercato. Per questo l'Unione Sovietica non era aderente al marxismo, perché aveva saltato un passaggio. E se non erro, chi comandava ne era anche consapevole.

Bisogna dividere dunque quello che è il comunismo "imposto" tramite una rivoluzione (URSS, Cuba, ecc) e quello che naturalmente si realizzerà dalle contraddizioni della società di mercato. Il primo è l'inseguimento di un ideale di giustizia che, come jKenton sottolinea, si può ottenere solo passando dal totalitarismo (almeno all'inizio). Ma attenzione: tutte le rivoluzioni o passano da un totalitarismo o sono perse in partenza. Solo una guida forte che elimina ogni resistenza, che si chiami Robespierre o Stalin o Fidel Castro o von Soerensen, può portare una rivoluzione a compimento nell'interesse del popolo. Lo vediamo in quei luoghi dove rivoluzioni hanno abbattuto dittatori, hanno dato subito diritto di voto e... la gente è finita naturalmente a votare reazionari, teocratici o generici fascisti, dandosi la generica zappa sul piede. Non accade sempre, ma accade molto spesso. Per cui il totalitarismo non per forza è una cosa cattiva sul lungo periodo, bisogna solo vedere se l'educazione della gente porta poi a un governo sano attento al suo popolo oppure a un governo egoista cui non importa un fico secco dei suoi cittadini. A livello teorico, per una rivoluzione, serve un leader che accentri il potere ma che ci creda davvero, e questa è una condizione molto, molto, molto rara.

 

Invece secondo l'idea di Marx, il comunismo altro non sarà che una evoluzione dell'economia di mercato. E io penso che stia accadendo, anche se naturalmente non come poteva immaginarla qualcuno nel 1800. La società globalizzata, la diffusione rapida e incontrollata di informazioni, i social network, eccetera. Sono tutte cose che ci portano verso il comunismo (o verso Matrix, chissà). Arriverà il momento in cui gli stati nazionali (e nazionalisti) non esisteranno più, sostituiti da forme organizzative più semplici e più unite, atte allo sfruttamento delle energie naturali, mentre il resto potrebbe avvenire tramite la rete, con processi di democrazia sempre più diretta. E saremo tutti mano a mano più uguali. Magari anche più formiche. Ma comunque uguali.

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Per due motivi, che appaiono particolarmente solidi tramite una analisi materialista fenomenologica.

1 Prima di tutto, una parte della community di questo forum è ancora legato all'esperienza del vecchio TLL. TLL era un server di Minecraft legato ad una compagine di individui che si era conosciuta su un forum amatoriale sui giochi paradox. I giochi paradox - a quei tempi - erano quasi tutti strategici storici. Questo genere di giochi attira chi è naturalmente interessato alla politica ed alla storia. Questi giocatori - comunque - non si sono limitati a coltivare le proprie passioni ma le hanno pure diffuse. Tanto che:

2 Un giorno Synesthesy decise di fondare una città (Thoringrad) che scimmiottasse le ideologie politiche del 1900. In generale questo clima di fermento incrementò l'interesse di alcuni giocatori verso la formazione di realtà politiche più complesse del normale all'interno di Minecraft. Successivamente ancora altri individui furono coinvolti nella fondazione di realtà politiche complesse ed articolate (Navarone, Armageddon, Sodermark, United States of Giamy...persino Pisittu!)

 

Come ho appena dimostrato una analisi sociologica basata sui fenomeni piuttosto che sull'interpretazione psicologica risulta più credibile e veritiera.

Perché tutto questo? Perché questo è stato il principale contributo sociologico di Marx.

Marx ha descritto abbastanza bene la storia, sicuramente molto meglio di Kant, Hegel o gli idealisti in generale. Ciò in cui ha fallito è stato senza dubbio nel prevederne gli sviluppi. In ques'ultimo campo pare che l'analisi psicologica sia in vantaggio, piuttosto.

 

 

Se tu chiedi ad un cinese o un indiano se si sente sfruttato, però, lui ti dirà che non è così. Che anzi è fiero del contributo.

No ok, gli indiani no. L'indiano ti blatererà di come ciò che gli hai domandato possa offendere le sue tradizioni, però il cinese si.

 

 

Concetto molto vago. Partiamo dall'istruzione: il sistema dell'istruzione in Russia è sempre stato ottimo sin da Pietro il Grande. Le cause non sono univoche. Si conviene che l'amministrazione centrale dello Zar avesse particolarmente bisogno di uomini intellettuali che fossero esperti nel "fare i conti", dovendo amministrare territori immensi. Da una buona conoscenza generale della matematica discenderebbe un buon sistema istruttivo nei confronti della tecnica e della fisica.

L'URSS ha solo ereditato questo buon sistema educativo. Ancora oggi le Università della Russia asiatica sono incredibilmente buone per ciò che concerne le materie scientifiche, il che sembra quasi strano ad un occidentale.

In merito all'assistenza sociale, c'è da fare un discorso diverso. È vero che c'era un sistema di protezione sociale che preveniva la povertà assoluta. Ma è altresì vero che mancava totalmente un sistema di promozione sociale che preveniva la povertà relativa.

 

Capire questi concetti è facile confrontandoli con l'Italia attuale. Oggi l'italia sta vivendo le stesse identiche condizioni dell'Unione Sovietica, ed è proprio per questo che si percepice una crisi sociale. Nessuno è veramente povero in senso assoluto in Italia. Tutti possono avere un pasto ed un tetto sopra la testa. Lasciate perdere le storie strappalacrime su Facebook, in Italia c'è molta meno povertà assoluta che in America, giusto per dire.

Non esistono però meccanismi di promozione sociale ed economica che permettono ai poveri di diventare meno poveri nei confronti dei ricchi. Quindi, per convesso, è un situazione economica che piuttosto aumenta la povertà relativa, cioé si sta peggio di quanto si stava prima (sulla Russia si può parlare di un picco qualitativo sotto Lenin, che poi è andato scemando nel tempo, lentamente).

 

Altra piccola annotazione: in Russia anche sotto lo Zar esisteva già un sistema di collettivizzazione di alcuni costi. Ciò è molto facile da spiegare. I paesi freddi sono culturalmente inclini a condividere i costi per il riscaldamento, il che rende le loro popolazioni più inclini a condividere in generale.

 

 

Il punto è che un medico che accetta di essere pagato quanto un operaio, a detta dei medici di tutto il mondo, o lo fa perché ci crede sul serio, oppure è uno scemo.

Nessuno può essere costretto, nemmeno con la forza, a crederci sul serio, ed i medici scemi non sono esattamente il tipo di medici che la società richiede. Se tu costringi i medici ad un salario generico, alla lunga i medici lavoreranno tutti peggio. Se tu auspichi un aumento delle prestazioni, dovrai creare delle discriminazioni per efficenza produttiva/qualitativa.

 

Capito perché una società istruita È una società borghese? O in alternativa è una società con dei fortissimi valori condivisi, come una teocrazia o un totalitarismo (nota: quello di Stalin FU un totalitarismo. Quello di Krushov no.)

 

Una delle cose terrificanti del marxismo è che per essere efficente pare debba reprimere le coscienze individuali, appunto transitare verso un totalitarismo che de facto è una forma ancora più disumana di teocrazia.

 

La prima cosa che hanno fatto i sovietici nei paesi satellite è stato avere un colloquio con tutti i laureati. Gli hanno chiesto subito l'adesione ai partiti comunisti. Chi rifiutava veniva fucilato seduta stante. Proprio perché una società istruita è una società borghese. Non liberale, non liberista, non "di destra". Ma borghese, che vuol dire una cosa diversa.
 

 

Siamo d'accordo che l'egoismo È un problema. Non vedo come la costrinzione ad agire diversamente possa apparire una soluzione di lungo periodo. La convinzione, piuttosto, sembra più efficace.

 

Per questo il popolarismo (leggi: democristianesimo) o la socialdemocrazia o il socioliberismo appaiono come soluzioni moderate più appetibili.

 

 

In un post passato dicevo che ci sono 2 tipi di comunisti oggi.

Quelli come Brodsko, e quelli come Vendola.

 

Questi due gruppi si ostacolano a vicenda in una maniera tale che nessuno dei due oggi ha più consenso.

 

Più parli più ti stimo, incredibile.

Nota: United States of Alon, non Giamy :asd:

 

Il mi piace è stato dato principalmente per l'ultima parte.

 

 

Comunque io vorrei fare notare una cosa: quello che il sig. Marx ha ad un certo punto profetizzato RICHIEDEVA che per arrivare al comunismo si passasse dall'economia di mercato. Per questo l'Unione Sovietica non era aderente al marxismo, perché aveva saltato un passaggio. E se non erro, chi comandava ne era anche consapevole.

Bisogna dividere dunque quello che è il comunismo "imposto" tramite una rivoluzione (URSS, Cuba, ecc) e quello che naturalmente si realizzerà dalle contraddizioni della società di mercato. Il primo è l'inseguimento di un ideale di giustizia che, come jKenton sottolinea, si può ottenere solo passando dal totalitarismo (almeno all'inizio). Ma attenzione: tutte le rivoluzioni o passano da un totalitarismo o sono perse in partenza. Solo una guida forte che elimina ogni resistenza, che si chiami Robespierre o Stalin o Fidel Castro o von Soerensen, può portare una rivoluzione a compimento nell'interesse del popolo. Lo vediamo in quei luoghi dove rivoluzioni hanno abbattuto dittatori, hanno dato subito diritto di voto e... la gente è finita naturalmente a votare reazionari, teocratici o generici fascisti, dandosi la generica zappa sul piede. Non accade sempre, ma accade molto spesso. Per cui il totalitarismo non per forza è una cosa cattiva sul lungo periodo, bisogna solo vedere se l'educazione della gente porta poi a un governo sano attento al suo popolo oppure a un governo egoista cui non importa un fico secco dei suoi cittadini. A livello teorico, per una rivoluzione, serve un leader che accentri il potere ma che ci creda davvero, e questa è una condizione molto, molto, molto rara.

 

Invece secondo l'idea di Marx, il comunismo altro non sarà che una evoluzione dell'economia di mercato. E io penso che stia accadendo, anche se naturalmente non come poteva immaginarla qualcuno nel 1800. La società globalizzata, la diffusione rapida e incontrollata di informazioni, i social network, eccetera. Sono tutte cose che ci portano verso il comunismo (o verso Matrix, chissà). Arriverà il momento in cui gli stati nazionali (e nazionalisti) non esisteranno più, sostituiti da forme organizzative più semplici e più unite, atte allo sfruttamento delle energie naturali, mentre il resto potrebbe avvenire tramite la rete, con processi di democrazia sempre più diretta. E saremo tutti mano a mano più uguali. Magari anche più formiche. Ma comunque uguali.

 

Syne, non è esattamente così.

L'essere umano è fatto per la competitività.

Da un lato, come dici tu, con il progresso ci avviciniamo pian piano al Comunismo, tutto ciò contribuisce a renderci sempre più uguali, a porci sempre più sullo stesso piano, ma finchè l'umanità resterà tale la tua rimarrà soltanto un Utopia, basti pensare come per millenni non abbiamo fatto altro che scannarci a vicenda per cercare in tutti i modi di guadagnarci ciò che già appartiene a qualcun altro. (basti pensare agli USA al giorno d'oggi che hanno questa passione per la "Democratizzazione" dei paesi Arabi, chissà perché :asd:)

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io sono comunista perchè probabilmente mio nonno è russo e quindi mi ha convinto fin da quand ero piccolo che il comunismo è la cosa giusta ricordo quando avevo 10-11 anni che mio nonno se doveva dire parole tipo va*******o c*****e o simili le diceva sempre in russo e io non capivo mai niente 

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io sono comunista perchè probabilmente mio nonno è russo e quindi mi ha convinto fin da quand ero piccolo che il comunismo è la cosa giusta ricordo quando avevo 10-11 anni che mio nonno se doveva dire parole tipo va*******o c*****e o simili le diceva sempre in russo e io non capivo mai niente 

 

Figata avere origini russe, boh mi è sempre piaciuto :asd:

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Syne, non è esattamente così.

L'essere umano è fatto per la competitività.

Da un lato, come dici tu, con il progresso ci avviciniamo pian piano al Comunismo, tutto ciò contribuisce a renderci sempre più uguali, a porci sempre più sullo stesso piano, ma finchè l'umanità resterà tale la tua rimarrà soltanto un Utopia, basti pensare come per millenni non abbiamo fatto altro che scannarci a vicenda per cercare in tutti i modi di guadagnarci ciò che già appartiene a qualcun altro. (basti pensare agli USA al giorno d'oggi che hanno questa passione per la "Democratizzazione" dei paesi Arabi, chissà perché :asd:)

 

Non è vero che l'essere umano è fatto per la competitività. Non è assolutamente vero.

 

Prendi due persone, da loro un lavoro da fare. Lo faranno meglio se cercheranno reciprocamente di mettersi i bastoni fra le ruote, oppure se si aiuteranno a vicenda?

 

Spesso si tende a distinguere ciò che è naturale per qualcosa che naturale non è. Quello che dici tu, è una cosa perfettamente naturale. La Natura stessa, con le sue Leggi, ci impone questo. Se io ti metto i bastoni tra le ruote ho un rivale in meno, ho più possibilità di accoppiarmi e di sopravvivere. La selezione naturale fa vincere unicamente il più forte. Meno concorrenti ho, più posso vincere. Se voglio qualcosa devo prenderla. Se non posso averla, dovrò piegare le regole a mio vantaggio, rompendo le regole stesse e ogni ostacolo che mi si parerà davanti. Non puoi neppure fare una frittata senza schiacciare dozzine di uova sotto i tuoi stivali d'acciaio. Questo è perfettamente naturale.

 

Però.... Io non mi accontento di essere "naturale". Io voglio essere contro natura. Io ho una Volontà che gli animali e il mondo fisico non possono avere, e devo dimostrarmene degno. Io sarò contro natura, io non lotterò contro il prossimo, ma lo aiuterò. Io non voglio che la gente si combatta, ma voglio che la gente si unisca. Io voglio che i malati e i deboli vengano aiutati dai sani e dai forti. Io voglio che i poveri vengano aiutati dai ricchi. Voglio che i lavoratori si uniscano a portare avanti grandi progetti comuni, invece di farsi le le scarpe l'uno con l'altro. Io voglio trovare l'amore verso una persona che lo merita, anziché pensare solo a fare quanto più sesso possibile. Voglio che a tutti vengano date pari possibilità, che tutti vengano istruiti allo stesso modo e che non ci sia già una selezione di censo. La forza è l'Unione. Queste cose non sono naturali. Queste cose sono contro natura. Ma la verità è che è profondamente umano essere contro natura. Io sono un uomo, sono contro natura, e sono comunista. Essere liberale è naturale. Essere comunista è contro natura, dunque è umano.

 

Questo è ciò che penso.

 

 

La società che Marx pensava, la società che io penso, eccetera, non sono semplici utopie. Sono dei limiti a cui la storia del genere umano tende. E nulla si può fare per impedirlo, si può solo rallentare il processo.

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Non è vero che l'essere umano è fatto per la competitività. Non è assolutamente vero.

 

Prendi due persone, da loro un lavoro da fare. Lo faranno meglio se cercheranno reciprocamente di mettersi i bastoni fra le ruote, oppure se si aiuteranno a vicenda?

 

Spesso si tende a distinguere ciò che è naturale per qualcosa che naturale non è. Quello che dici tu, è una cosa perfettamente naturale. La Natura stessa, con le sue Leggi, ci impone questo. Se io ti metto i bastoni tra le ruote ho un rivale in meno, ho più possibilità di accoppiarmi e di sopravvivere. La selezione naturale fa vincere unicamente il più forte. Meno concorrenti ho, più posso vincere. Se voglio qualcosa devo prenderla. Se non posso averla, dovrò piegare le regole a mio vantaggio, rompendo le regole stesse e ogni ostacolo che mi si parerà davanti. Non puoi neppure fare una frittata senza schiacciare dozzine di uova sotto i tuoi stivali d'acciaio. Questo è perfettamente naturale.

 

Però.... Io non mi accontento di essere "naturale". Io voglio essere contro natura. Io ho una Volontà che gli animali e il mondo fisico non possono avere, e devo dimostrarmene degno. Io sarò contro natura, io non lotterò contro il prossimo, ma lo aiuterò. Io non voglio che la gente si combatta, ma voglio che la gente si unisca. Io voglio che i malati e i deboli vengano aiutati dai sani e dai forti. Io voglio che i poveri vengano aiutati dai ricchi. Voglio che i lavoratori si uniscano a portare avanti grandi progetti comuni, invece di farsi le le scarpe l'uno con l'altro. Io voglio trovare l'amore verso una persona che lo merita, anziché pensare solo a fare quanto più sesso possibile. Voglio che a tutti vengano date pari possibilità, che tutti vengano istruiti allo stesso modo e che non ci sia già una selezione di censo. La forza è l'Unione. Queste cose non sono naturali. Queste cose sono contro natura. Ma la verità è che è profondamente umano essere contro natura. Io sono un uomo, sono contro natura, e sono comunista. Essere liberale è naturale. Essere comunista è contro natura, dunque è umano.

 

Questo è ciò che penso.

 

 

La società che Marx pensava, la società che io penso, eccetera, non sono semplici utopie. Sono dei limiti a cui la storia del genere umano tende. E nulla si può fare per impedirlo, si può solo rallentare il processo.

 

Mh... apparte

 

 

Io voglio trovare l'amore verso una persona che lo merita, anziché pensare solo a fare quanto più sesso possibile.

 

Sul resto non concordo.

Essere liberisti non vuol dire essere naturali, anzi, essere liberisti significa comprendere che non siamo tutti uguali, che chiunque deve aver la possibilità e fare di tutto per aver successo e sorpassare il prossimo.

Poi vabbè c'è la faccenda del rifiuto delle tasse, ma lì poi si scivola nell'anarchia e sono 2 concetti separati.

La società che descrivi tu, una società dove tutti sono alla pari, si aiutano a vicenda, magari si abbracciano pure, non può esistere, non esisterà mai.

Il Comunismo è senza dubbio un'ideologia dai fini nobili ma che non sarà mai applicata, non finchè ci sarà gente come me che continuerà a dire che la ricchezza va guadagnata in ogni modo possibile ed immaginabile, che esso sia egoista, sfruttatore, anti-ecologico e che quindi metter tutti sullo stesso piano, i meritevoli e chi invece risulta inferiore, è come tentare di porre rimedio ad un'ingiustizia con un'ingiustizia ancora peggiore.

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Vorrei aggiungere, che una società come la descrivi tu, dove tutti sono uguali, è molto più naturale di una prettamente liberista.

Gli animali vanno a branchi, condividono cibo e stronzate varie, sono tutti sullo stesso piano, apparte il capo branco, cioè il genio di turno che ha pensato bene di riempire la testa delle classi più basse della popolazione in cose che probabilmente non crede neanche lui stesso per ottenere una poltroncina easy easy.

Che poi alla fine, va compreso, chi di noi non sfrutterebbe uno strato sociale frustrato per salire al potere?

In una società liberista, invece, non conta la tua "forza fisica", conta l'intelligenza, la furbizia, la capacità di accumulare capitale, che lunge dal "andiamo a lavorare tutti insieme alla fabbrichetta e alla sera una pagnotta per ciascuno."

Winston Churchill diceva: "Il Capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza, il Comunismo una giusta ripartizione della povertà."

E mai scorderò questa frase.

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Mh... apparte

 

 

Sul resto non concordo.

Essere liberisti non vuol dire essere naturali, anzi, essere liberisti significa comprendere che non siamo tutti uguali, che chiunque deve aver la possibilità e fare di tutto per aver successo e sorpassare il prossimo.

Poi vabbè c'è la faccenda del rifiuto delle tasse, ma lì poi si scivola nell'anarchia e sono 2 concetti separati.

La società che descrivi tu, una società dove tutti sono alla pari, si aiutano a vicenda, magari si abbracciano pure, non può esistere, non esisterà mai.

Il Comunismo è senza dubbio un'ideologia dai fini nobili ma che non sarà mai applicata, non finchè ci sarà gente come me che continuerà a dire che la ricchezza va guadagnata in ogni modo possibile ed immaginabile, che esso sia egoista, sfruttatore, anti-ecologico e che quindi metter tutti sullo stesso piano, i meritevoli e chi invece risulta inferiore, è come tentare di porre rimedio ad un'ingiustizia con un'ingiustizia ancora peggiore.

 

E' proprio questo il fatto, invece. Il liberismo, il capitalismo, significa fare parti uguali (ognuno di noi ha un voto democratico, ha le stesse possibilità di comprare, segue le stesse leggi, ha gli stessi diritti, ecc) fra persone che uguali non sono. E non c'è nulla di più sbagliato che fare parti uguali tra diseguali.

 

La tua "ricerca dell'opportunità", chiamiamola il "Sogno Berlusconiano", è ammirevole, ma è illusoria. Io rispetto una persona che, nonostante tutto il vento a sfavore della vita, sia riuscita a ottenere fama e ricchezza. Ma la verità è che per uno che ci riesce, tutti gli altri restano nella fogna. Il sistema deve dare l'illusione di poterti arricchire in maniera tale da farti tacere, in modo tale da far spendere le tue energie a migliorare te stesso contro gli altri, anziché per migliorare il sistema con gli altri. Se tutti si unissero insieme, saremmo tutti ricchi. Invece si lotta l'uno con l'altro, così uno si arricchise in maniera inutile, e tutti gli altri restano poveri. Io sinceramente questo non lo accetto.

Si finisce di nuovo al discorso di Megaman "l'abilità dell'uomo è quella di adattarsi", cui io risposi "no, l'abilità dell'uomo è di adattare l'ambiente a sé stesso".

In ogni caso, Giamy, io non so tu quali disponibilità economiche avrai a disposizione. Ma ti faccio una previsione: tu non avrai mai i soldi che ha Berlusconi. Mai.

 

 

In ogni caso, vorrei farti notare una cosa: tu ora ti trovi in una democrazia e pensi sia il sistema di governo migliore che c'è. Ma per arrivare alla democrazia sono serviti secoli di lotte e di cambiamenti sociali, si è passati dalla schiavitù al feudalesimo alle monarchie assolute, quindi a quelle illuminate, alle monarchie costituzionali e alle Repubbliche. Vuoi realmente che sia questo il punto finale dell'evoluzione? O c'è ancora dell'altro?

 

Io dico che non si finirà mai di cambiare, e sempre in meglio. E la mia società è il limite per x che tende a infinito. Non è che quella società sarà domani o dopodomani. Nessuno di noi la vedrà. Ma prima o poi ci sarà.

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E' proprio questo il fatto, invece. Il liberismo, il capitalismo, significa fare parti uguali (ognuno di noi ha un voto democratico, ha le stesse possibilità di comprare, segue le stesse leggi, ha gli stessi diritti, ecc) fra persone che uguali non sono. E non c'è nulla di più sbagliato che fare parti uguali tra diseguali.

 

La tua "ricerca dell'opportunità", chiamiamola il "Sogno Berlusconiano", è ammirevole, ma è illusoria. Io rispetto una persona che, nonostante tutto il vento a sfavore della vita, sia riuscita a ottenere fama e ricchezza. Ma la verità è che per uno che ci riesce, tutti gli altri restano nella fogna. Il sistema deve dare l'illusione di poterti arricchire in maniera tale da farti tacere, in modo tale da far spendere le tue energie a migliorare te stesso contro gli altri, anziché per migliorare il sistema con gli altri. Se tutti si unissero insieme, saremmo tutti ricchi. Invece si lotta l'uno con l'altro, così uno si arricchise in maniera inutile, e tutti gli altri restano poveri. Io sinceramente questo non lo accetto.

Si finisce di nuovo al discorso di Megaman "l'abilità dell'uomo è quella di adattarsi", cui io risposi "no, l'abilità dell'uomo è di adattare l'ambiente a sé stesso".

In ogni caso, Giamy, io non so tu quali disponibilità economiche avrai a disposizione. Ma ti faccio una previsione: tu non avrai mai i soldi che ha Berlusconi. Mai.

 

 

In ogni caso, vorrei farti notare una cosa: tu ora ti trovi in una democrazia e pensi sia il sistema di governo migliore che c'è. Ma per arrivare alla democrazia sono serviti secoli di lotte e di cambiamenti sociali, si è passati dalla schiavitù al feudalesimo alle monarchie assolute, quindi a quelle illuminate, alle monarchie costituzionali e alle Repubbliche. Vuoi realmente che sia questo il punto finale dell'evoluzione? O c'è ancora dell'altro?

 

Io dico che non si finirà mai di cambiare, e sempre in meglio. E la mia società è il limite per x che tende a infinito. Non è che quella società sarà domani o dopodomani. Nessuno di noi la vedrà. Ma prima o poi ci sarà.

 

Syne, stai tranquillo che povero non sono, anzi, ma come dici tu, probabilmente non avrò mai i soldi di Berlusconi, mai, né io né te né nessun altro utente del forum o persona che conosciamo.

Ma nella vita mai dire mai, chi ti dice che domani non vinco al superenalotto ed apro una catena di Hotel e divento così ricco che Berlusconi può farmi l'elemosina?

O che come il fondatore del marchio "Zara" comincio a lavorare da semplice commesso e divento l'uomo più ricco della Spagna?

Il vero sogno Berlusconiano, il sogno Capitalista, quello che ti fa scorrere il sangue a 1000 nelle vene e ti fa venire i brividi, quello a cui ogni fottuto Americano pensa ogni giorno della propria vita, è quello di avere il sopravvento sugli altri, senza ferirli o colpirli direttamente.

Ciò che si vuole è morire essendo ricordati come "x y" non come uno delle tante pecorelle della massa, tutte uguali, tutte pagate allo stesso modo, dove nessuna sarà mai più importante di un'altra.

So bene che non sarò mai come Berlusconi, ma la possibilità di poter diventare tale mi spinge e mi spingerà ogni giorno della mia vita a pensare "Cosa devo fare? Perché quel tipo è più ricco di me? Perché lui riesce a fare quella cosa ed io no? Cosa ho sbagliato fino ad ora? A cosa provvedo?"

Insomma, il Capitalismo è quel motore che ogni giorno ci muove per rendere la nostra persona migliore e se non fosse ostacolato da movimenti quale il Comunismo, ed ognuno ogni giorno lo seguisse come Ronald comanda, questo sarebbe un mondo migliore.

Un mondo più inquinato, forse distrutto, ma un mondo dove ognuno, la sera, prima di andare a letto ripensa ai propri successi della giornata e la mattina, quando si sveglia, a cosa fare per rendere quest'altro giorno della propria vita migliore del precedente.

 

Per quanto riguarda la Democrazia, miglior forma di governo mai esistita? Ma te lo ricordi quel topic che feci un paio di mesetti fa? :asd:

 

La Democrazia sarà applicabile soltanto quando movimenti estremisti ed oppositori della libertà cesseranno di esistere, guarda il Comunismo, ma anche il Fascismo, sebbene a mio avviso politicamente più corretto, ha comunque represso per anni le libertà dei popoli, causando poi l'Olocausto, probabilmente la pagina più triste della storia umana, alla quale il solo far riferimento mi spinge a riflettere.

 

Concludendo, synuccio, che io e te politicamente non siamo concordi, ormai si sa dalla notte dei tempi, ma anche se sei una pericolosa cellula rossa ti voglio bene e ti stimo lo stesso <3

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Oh... Ma la tendenza degli umani a modificare le regole a proprio vantaggio è perfettamente naturale, quale essere dotato di un minimo di intelligenza non ci proverebbe?

Andare contro natura? Impossibile, anche volendo, non potreste...

Non è la natura a essere a misura d'uomo, ma l'uomo ad essere a misura di natura.

E poi, quale regola naturale avreste violato?

La società? Gli animali hanno già i loro branchi, le formiche hanno organizzazioni sociali più efficienti.

L'altruismo? Altri animali si aiutano già a vicenda, i corvi hanno anche il concetto di matrimonio.

La tecnologia? E pensate di essere i primi? Che semplicemente avere una casa riscaldata e una stazione spaziale vi rendano dei piccoli ribelli?

Non avete violato niente.

Anche se l'Utopia marxista si avversasse, e prima o poi, come tutte le cose, si avvererà, sarebbe sempre entro i limiti tracciati.

Ma comunque non credo che durerebbe molto, almeno non con la libertà intellettuale.

Una persona furba penserà sempre "perché io che sono intelligente, io che ho curato il cancro, io che ho forgiato un mondo, devo essere uguale ad altri che non hanno fatto nulla?"

È socialmente corretto che i più meritevoli siano allo stesso livello di quelli che non fanno niente?
Che uno scienziato sia al pari di un calciatore?

Potreste anche farcela, se cancellate l'ambizione e il progresso, se impediste alla gente di pensare, ma un mondo del genere, può solo morire nell'ombra, schiacciato da peso del tempo.

Ma senza una mente, senza individualismo, dell'uomo cosa rimane?

Nulla, solo un altro maiale.

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*legge metà riga del precedente commento*

 

 

Fak, i'll leave this shit.

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Ospite

:ahsisi:

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È socialmente corretto che i più meritevoli siano allo stesso livello di quelli che non fanno niente?

 

 

This ^

Come ho già detto, il Comunismo è voler porre rimedio ad un' ingiustizia per mezzo di un' ingiustizia ancora più grande.

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