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Brodsko

Referendum indipendenza Veneto 2014

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La storia la fanno i vincitori. Ed i libri di storia delle scuole superiori e medie sono purtroppo fatti con i piedi. Persino Garibaldi quasi si pentì di aver unito l'italia vedendo quello che fecero i savoia al meridione. In una lettera ad Adelaide Caroli scrisse: «Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò, non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio.»
 

 
 

Quello che parte è molto poco in realtà, ma è la propaganda Leghista/indipendentista che fa credere che sia tanto. Anche i fondi speciali per il mezzogiorno aperti (e poi aboliti) da Berlusconi era praticamente una buffonata. C'era una bella analisi del passaggio di denaro tra regioni e stato e i reinvestimenti dello stato alle regioni su un libro che lessi, ma dovrei ritrovare le fonti. per cui per ora dovreste credermi sulla parola, ma fidatevi, alla fine considerando i reinvestimenti nelle infrastrutture et simila, al sud arriva molto, molto molto di meno. L'ho già detto, questo lo si può vedere empiricamente confrontando la quantità e la qualità delle strutture ferroviare ed autostradali. Il meridione ha pochissimo, ed è tutto fatto male.


Mai detto che parte molto, anzi sono convinto che quello che parte non sia abbastanza, ma di quello che parte, sono altrettanto convinto, non arriva quasi niente

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La storia la fanno i vincitori. Ed i libri di storia delle scuole superiori e medie sono purtroppo fatti con i piedi. Persino Garibaldi quasi si pentì di aver unito l'italia vedendo quello che fecero i savoia al meridione. In una lettera ad Adelaide Caroli scrisse: «Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò, non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio.»

 

 

 

Quello che parte è molto poco in realtà, ma è la propaganda Leghista/indipendentista che fa credere che sia tanto. Anche i fondi speciali per il mezzogiorno aperti (e poi aboliti) da Berlusconi era praticamente una buffonata. C'era una bella analisi del passaggio di denaro tra regioni e stato e i reinvestimenti dello stato alle regioni su un libro che lessi, ma dovrei ritrovare le fonti. per cui per ora dovreste credermi sulla parola, m ben più vecchia.a fidatevi, alla fine considerando i reinvestimenti nelle infrastrutture et simila, al sud arriva molto, molto molto di meno. L'ho già detto, questo lo si può vedere empiricamente confrontando la quantità e la qualità delle strutture ferroviare ed autostradali. Il meridione ha pochissimo, ed è tutto fatto male.

 

La cassa del mezzogiorno non è opera di Berlusconi, è ben più vecchia:è opera del sesto governo di De Gasperi (Anni 50).

http://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_del_Mezzogiorno

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Ospite

Mai detto che parte molto, anzi sono convinto che quello che parte non sia abbastanza, ma di quello che parte, sono altrettanto convinto, non arriva quasi niente

 

Ammesso e non concesso questo, non dovrebbero essere quelli del Sud ad arrabbiarsi?
O magari si dovrebbero unire tutti contro lo "Stato" che li fa sparire o che non punisce quelli che li fanno sparire?

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Anzi ripeto che secondo me, se il sud stesse al livello del nord, molti dei problemi italiani si risolverebbero

E dato per vero questo, non dovrebbero essere quelli del Sud ad arrabbiarsi?
O magari si dovrebbero unire contro lo Stato?


E infatti mi stupisco che non sia ancora stato fatto, dato che abbiamo fatto in tempo ad arrabbiarci noi altri del nord
E lo ripeto per l'ultima volta perché poi vado a dormire, è tutta una questione di PRESENZA dello stato che al sud é sostituito, almeno in parte, dalla malavita. Questa è una tendenza che lo stato cerca di combattere ma per farlo gli servono molti più fondi piazzati nel modo giusto.

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Ospite

Anzi ripeto che secondo me, se il sud stesse al livello del nord, molti dei problemi italiani si risolverebbero

E infatti mi stupisco che non sia ancora stato fatto, dato che abbiamo fatto in tempo ad arrabbiarci noi altri del nord

 

Anche io sono abbastanza convinto del fatto che lottando l'evasione fiscale e la criminalità organizzata (che in pratica significa aiutare il Sud) la crisi italiana si risolverebbe. Aggiungiamo anche la lotta ai costi della politica, ma solo come facciata, per prendere consensi.

Ma la vedo più come utopia che progetto realizzabile a medio termine.

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Ora è tardi ergo: BUONA NOTTE signori :)

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Anche io sono abbastanza convinto che, lottando contro l'evasione fiscale e la criminalità organizzata (che in pratica significa aiutare il Sud) la crisi dell'Italia si risolverebbe. Aggiungiamo anche la lotta ai costi della politica, ma solo come facciata, per prendere consensi.

Ma la vedo più come utopia che progetto realizzabile a medio termine.

 

Il problema è che Stato e Mafia sono spesso la solita cosa. Hanno infiltrato i loro uomini ovunque.

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La cassa del mezzogiorno non è opera di Berlusconi, è ben più vecchia:è opera del sesto governo di De Gasperi (Anni 50).

http://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_del_Mezzogiorno

Lo so, avevo corretto prima che quotassi. Non abbastanza in tempo a quanto pare :asd:

 

Ammesso e non concesso questo, non dovrebbero essere quelli del Sud ad arrabbiarsi?
O magari si dovrebbero unire tutti contro lo "Stato" che li fa sparire o che non punisce quelli che li fanno sparire?

Non è che i soldi spariscono, è che vanno a pagare il debito pubblico. E considerando che alla fine lo stato la maggior parte dell'investimento lo fa al nord, il debito pubblico è soprattutto dovuto al Nord. In realtà al veneto non rubano soldi, non c'è nessuna Roma Ladrona. Semplicemente stanno pagando gli investimenti che vengono fatti quasi esclusivamente nel territorio Settentrionale, più una buona dose di malagestione, che non è esclusiva del Sud ma presente e viva in tutta l'Italia.

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Anche io sono abbastanza convinto che, lottando contro l'evasione fiscale e la criminalità organizzata (che in pratica significa aiutare il Sud) la crisi dell'Italia si risolverebbe. Aggiungiamo anche la lotta ai costi della politica, ma solo come facciata, per prendere consensi.
Ma la vedo più come utopia che progetto realizzabile a medio termine.

A medio di sicuro no, a lungo, con le persone giuste, forse

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Tipi l'inutile BreBMi?

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Ospite

Il problema è che Stato e Mafia sono spesso la solita cosa. Hanno infiltrato i loro uomini ovunque.

 

Proprio per questo la vedo difficile per questa generazione.

 

A medio di sicuro no, a lungo, con le persone giuste, forse

 

Probabile, forse con le future generazioni. Diciamo fra circa 20-25 anni.
Sempre che la situazione mondiale rimanga uguale, ma la vedo difficile.

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Proprio per questo la vedo difficile per questa generazione.

 

 

Probabile, forse con le future generazioni. Diciamo fra circa 20-25 anni.
Sempre che la situazione mondiale rimanga uguale, ma la vedo difficile.

 

Nel frattempo prepariamo la strada per i nostri figli, ragazzi.

Non facciamo come i nostri nonni o padri che speravano si risolvesse tutto da solo.

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comunque prima di cambiare lo stato o altro bisogna cambiare le persone

 

il cambiamento non avverrà mai se le persone continuano a essere quelle che sono

 

se quelli del nord continuano a essere dei cazzoni e a pensare che fanno tutto loro la situazione non cambia

 

se quelli del sud continuano semplicemente a voltarsi o a chiudere gli occhi di fronte ai crimini la situazione non cambia

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[quote name="Emanuele676" post="894910" timestamp="1395523085"]

[url="http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/05/15/ma-al-nord-evasione-fiscale-record-in.html"]http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/05/15/ma-al-nord-evasione-fiscale-record-in.html[/url]
[url="http://www.blitzquotidiano.it/economia/evasione-fiscale-nord-sud-classifica-comune-1646234/"]http://www.blitzquotidiano.it/economia/evasione-fiscale-nord-sud-classifica-comune-1646234/[/url]
[url="http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/nel-veneto-l-evasione-supera-i-5-miliardi-di-euro-1.6776555"]http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/nel-veneto-l-evasione-supera-i-5-miliardi-di-euro-1.6776555[/url]

E nel 2010 il Veneto evadeva di meno. Ma non trovo la fonte originale.
Cioè, o la gente evade ad anni alterni, o qualcosa non quadra.[/quote]

Non per cattiveria ma la repubblica non lo ritengo un giornale, ho troppo odio verso quel pezzo di carta, rema contro a tutto e tutti solo per attirare l'attenzione. Sarebbe bello il sole 24 ore per queste cose. (gli altri due mai visti ahah)

[quote name="Adegheiz" post="894951" timestamp="1395527891"]

QUESTO è un falso storico GRAVISSIMO.
La situazione del Regno delle Due Sicilie prima dell'Unità non era quella di un paese sottosviluppato e soffocato nella burocrazia. Aveva i suoi problemi, ma il regno di sardegna versava in condizioni ben peggiori.

Il Regno delle Due Sicilia aveva una flotta mercantile di notevole importanza strategica e commerciale (non a caso stava proprio in mezzo al mediterraneo), e nonostante la maggior convenienza dello spostamento marittimo, si era iniziato a dotare di una rete ferroviaria interna per collegare i porti all'entroterra. Produceva una media di più di 400 locomotive all'anno, contro le 800 del Regno di Sardegna, che aveva lo sviluppo completamente in pianura padana. La cosa più importante è che non solo non c'era un debito pubblico, ma per di più lo Stato possedeva un notevole tesoro che veniva attivamente investito per lo sviluppo del paese. Questo tesoro è poi stato depredato dai Savoia per salvarsi dal tracollo finanziaro dovuto all'ingente debito pubblico. In 20 anni, con ogni possibilità, il regno delle due Sicilie avrebbe avuto modo di dotarsi di un apparato industriale anche superiore a quello del Nord.
Non dico che si stava benissimo, ma sottosviluppati non eravamo. Lo siamo diventati.[/quote]

Vero, addirittura Napoli era fiorente, cultura, la prima ferrovia d'Italia e commercio a tutto andare. È adesso che... *coff*
Solo che è andata a finire diversamente e noi viviamo nel presente, non nel passato; si può sempre cambiare il futuro.

[quote name="Adegheiz" post="894951" timestamp="1395527891"]

Non è vero. C'è gente che darebbe carte false per lavorare, e lo fa. L'occasione fa l'uomo ladro: come puoi pretendere che la gente sia onesta e lavori se ti offrono solo lavori in nero e sottopagati, sempre SE te li offrono?
Da noi il mercato del lavoro è come quello di Londra nell'800: se non ti piacciono le condizioni ti attacchi, perché ce ne sono altri 10 pronti a prendere il tuo posto.
È facile parlare per chi sta al nord, perché bene o male qualche lavoro, anche umile, lo trovate. Io non scherzo quando dico che da noi non c'è nulla, a parte lavorare al comune/regione/stato. Con tutto quello che ne consegue.

Guarda che dei soldi del nord qui non arriva nulla. Al nord viene investito NOTEVOLMENTE di più. Guardiamo le infrastrutture, per esempio: basta guardare quante autostrade e ferrovie ci sono al nord (e come sono fatte) e guardare quante strade e ferrovie ci sono al sud. Una miseria in confronto, e qualcuno ha coraggio di dire che succhiamo soldi.
[/quote]

Per il primo paragrafo: conosco tra amici la stessa identica situazione dovuta al (casualmente?) luogo dove vivono.
Per il secondo: il sud riceve qualcosa no? Come viene usato? Che fine fa? Mah...

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Veneto.

 

Se fossi Veneto avrei votato per l'indipendenza e personalmente credo che il Veneto non dovrebbe essere una Regione Italiana, cosiccome il resto del Triveneto, la Sicilia e la Sardegna. La cosa più ragionevole è un modello di Repubbliche Federate con confini tipo le Macroregioni.

 

Il Veneto non è una realtà politica, ma una realtà geografica. Storicamente la realtà politica è la Repubblica di Venezia. Culturalmente italiana (non veneta! Italiana!), politicamente indipendente. Venezia scelse di aderire al Regno d'Italia? No! Venezia fu occupata con la forza da un dittatore militare (Napoleone, quello che a scuola vi spacciano per un saggio e buono regnante), e poi venduto, si esatto V E N D U T O all'Austria. Motivo per cui i veneti, che NON erano né tedeschi né slavi, ma appunto italiani, nell'ipotesi di dover scegliere se stare sotto un impero assolutista di germani e slavi o sotto un regno (liberale) italiano, scelsero la seconda.

 

L'Italia ha rovinato il Veneto

 

Nel 1800 il Triveneto era nelle stesse identiche condizioni economiche del Sud Italia. Poco industrializzato, agricolo, bacino di commerci, buone disponibilità finanziare. Nel 1950 il Veneto era ANCORA nelle stesse identiche condizioni economiche del Sud Italia: ancora meno industrie di prima, tutta campagna, scarsissimi servizi etc etc

 

Perché il Veneto è cresciuto ed è diventato il secondo polo industriale d'Italia? SECONDO ME è una questione di geografia e costi di trasporto. Il Veneto (anche la Romagna es. prov di Ferrara) si veniva a trovare in una posizione relativamente felice, considerando che tutte le strade che da Roma e Milano vanno a Monaco (tre grossi centri di produzione e consumo) dovevano necessariamente passare per il Veneto. Essendo una terra povera, poteva sopportare costi di produzione (e del lavoro) bassi, e quindi esportare facilmente prodotti sia verso Milano, che tutto il Sud Italia, che il Nord Europa passando per Austria e Germania. Il Sud aveva anche questo potenziale produttivo, ma non aveva mercati di riferimento; considerando che i principali partner commerciali storici del Sud, cioé Grecia e Spagna, vissero un periodo di isolazionismo e relativo impoverimenti in tutta la prima metà del 1900. Il Nordafrica fu preda di rivoluzioni socialiste e guerre, quindi si perde col tempo un altro mercato di riferimento, ed il Mercato di Roma era conteso dalla concorrenza del nord. In pratica il Sud sopravvisse di solo mercato interno: ciò è ragionevolmente vero si pensa agli squilibri demografici del Sud, dove le metropoli e le cittadine sono iper-popolate mentre i paesini di provincia sono minuscoli.

 

Curva di Laffer

 

 

È una congettura teorica solida che non è dimostrata empiricamente e non può essere dimostrata empiticamente.

Buon argoment osu cui discutere, ma non è il caso di abusarne.

 

Evasione.

 

In generale i discorsi Nord-Sud che si fanno sull'evasione sono stronzate pazzesche prive di fondamento scientifico.

 

Il grosso delle imposte nazionali deriva dal reddito delle persone fisiche.

Il grosso delle imposte regionali deriva dalle attività produttive delle società. Le società sono persone giuridiche (non fisiche) con cui più persone esercitano una impresa, cioé una attività economica organizzata.

Il reddito percepito non è strettamente dipendente dall'attività economica, i fatturati delle società si.

 

Non aggiungo altro perché la faccenda dipenda complicata. In generale il sistema tributario italiano è uno dei più complicati al mondo.

 

Inoltre, i servizi nazionali sono benomale uniformi su tutto il territorio. I servizi regionali no.

 

Un cittadino del Sud ha molti più motivi di dover evadere una tassa regionale rispetto ad uno del Nord.

 

Il Veneto indipendente se la passerebbe meglio:

 

 

Probabilmente no, per problemi strutturali. Dipende molto dalle circostanze e dalla posizione EU. In una struttura Europea potente ed egemone, il Veneto indipendnete se la passerebbe molto bene. Anche Sicilia e Sardegna indipendenti. Tutti i piccoli stati. In una Europa disunita e diffidente il Veneto alla lunga s'impoverirebbe.

 

I suicidi.

 

I suicidi vanno ignorati. Non sono una statistica rilevante, sono solo un dato sensazionalistico, ma è sbagliato invocare riforme in nome dei suicidi.

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Ospite

Non per cattiveria ma la repubblica non lo ritengo un giornale, ho troppo odio verso quel pezzo di carta, rema contro a tutto e tutti solo per attirare l'attenzione. Sarebbe bello il sole 24 ore per queste cose. (gli altri due mai visti ahah)

 

Più che altro, lì usavo per provare che le fonti sono molto discordanti (non penso che la situazione cambi nel giro di 1-2 anni) e che a meno di dati ufficiali è difficile parlare di evasione.

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Guest EneaSuper

Vi dirò la mia:

 

Da sardo quale sono credo nell'Italia ma non nascondo il fatto di essere un indipendentista. Dopo gli eventi in Crimea ed il prossimo referendum scozzese per l'indipendenza dal Regno Unito il regionalismo in questo paese si è risvegliato maggiormente. Focalizzandoci sulla Sardegna appunto:

 

1°) Fin dai tempi dei tempi la Sardegna è stata conquistata dai più disparati popoli europei per via della sua posizione strategica sul Mediterraneo ma anche per via dei giacimenti minerari. I popoli autoctoni, dai Nuragici/Shardana agli arborensi combatterono per liberarla dall'invasore e tentare di unificarla sotto una sola bandiera, ma nel caso degli arborensi i catalani riuscirono, purtroppo, in modo anche abbastanza fortuito a prendere l'isola. Non sto a raccontarvi TUTTO perché sennò non la finiamo più. Questo punto generò il secondo che ora vi scrivo;

 

2°) Gli eventi storici sopra descritti hanno generato il famigerato indipendentismo sardo, che fortunatamente è manifestato in modo pacifico e non violento come nel caso corso o basco (per quest'ultimo in passato), solo per citarne alcuni. Esso nacque nella sua forma moderna fin dalla nascita del Psd'Az, ma non ha ancora trovato una forza politica centrale per via dei numerosi partiti che manifestano si l'indipendentismo, ma in forme di poco diverse e che potrebbero tranquillamente unirsi, ma non lo fanno per un tornaconto personale (...) Con le ultime elezioni regionali la coalizione di Pigliaru ha permesso di creare una "sotto-coalizione" di partiti indipendentisti, che si sta rafforzando molto più di prima anche grazie agli eventi di cronaca in apertura. Purtroppo il Psd'Az non è presente perché coalizzatosi con Cappellacci, perdente a queste elezioni. Purtroppo ci sono situazioni demenziali, tipo il secessionismo per la creazione del Canton Marittimo svizzero, dio santo perchè!?

 

Penso che se la Sardegna divenga indipendente il popolo sardo possa finalmente ottenere i propri diritti, economicamente e culturalmente calpestati da Roma (basti pensare alla questione della "limba", sia dal punto di vista scolastico che "segnaletico" per entrare nel dettaglio), anche perché i sardi sono un popolo a se, con una cultura, una lingua ecc. COMPLETAMENTE diversi dal resto dell'Italia, che ricordo è uno Stato e non una Nazione.

 

In fine, se l'Italia si sfasciasse non mi stupirei, anche perché venne unita con la forza obbligando popoli su popoli ad unirsi, e ciò è la causa di un paese politicamente ed economicamente instabile da 150 ca. a questa parte. Non smetto comunque di credere in lei, perché in fondo siamo un bellissimo paese, imitato ovunque, e detestato proprio per questo

 

Tifo per il regionalismo non solo sardo ma anche di altre parti d'Italia, in primis il Trentino separatista e filo-austriaco, quello friulano, anch'esso territorio con un popolo ed una lingua ed infine quello valdostano

 

ATTENZIONE: Non ho potuto leggere tutta la discussione per via della lunghezza, non me ne volete, penso comunque di essere rimasto on-topic e di aver risposto a certi post in apertura ;P

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Ospite

 "limba", sia dal punto di vista scolastico che "segnaletico" per entrare nel dettaglio

 

Se ho capito di cosa parli, è stata una scemenza ufficializzarla prima di una futura secessione.
Anche perché non è nemmeno naturale al 100%, quindi andrebbe imparata da tutti i sardi, anche se solo per il 10%.

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Guest EneaSuper

Se ho capito di cosa parli, è stata una scemenza ufficializzarla prima di una futura secessione.
Anche perché non è nemmeno naturale al 100%, quindi andrebbe imparata da tutti i sardi, anche se solo per il 10%.

 

Non è ufficializzata nel vero senso della parola, secondo lo Statuto sardo e la Costituzione si (anche se la seconda pur "valorizzando" le minoranze linguistiche il capitolo è chiaramente ignorato). La regione Sardegna istituisce la materia nelle scuole per imparare il sardo, ma non è facile, per via della mancanza di appoggio da parte di Roma e dei dovuti finanziamenti a tali scopi.

 

Se tu non hai capito la questione della segnaletica intendo dire che molti comuni sardi, compresa Cagliari, hanno i cartelli indicante il nome del comune ANCHE in sardo. Ciò ha scatenato le ire ignoranti e chiaramente "razziste" del governo centrale. Ho scritto ciò perché non ha alcun senso lamentarsi di una cosa così futile, rispetto agli altri problemi del paese, chiaramente più gravi!

Un altra cosa: l'ONU valorizza l'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI. Questo diritto inalienabile dell'uomo è infranto dal governo italiano, sia nel senso più generico che costituzionale. Per quanto le minoranze linguistiche italiane (sardo, friulano ecc.) siano preservate e valorizzate SULLA CARTA, l'articolo riguardante un paese unico ed indivisibile gli va in contro. L'Italia, data la questione non solo sarda, rischia severe sanzioni finanziarie e diplomatiche!

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Ospite

Non è ufficializzata nel vero senso della parola, secondo lo Statuto sardo e la Costituzione si (anche se la seconda pur "valorizzando" le minoranze linguistiche il capitolo è chiaramente ignorato). La regione Sardegna istituisce la materia nelle scuole per imparare il sardo, ma non è facile, per via della mancanza di appoggio da parte di Roma e dei dovuti finanziamenti a tali scopi.

 

Se tu non hai capito la questione della segnaletica intendo dire che molti comuni sardi, compresa Cagliari, hanno i cartelli indicante il nome del comune ANCHE in sardo. Ciò ha scatenato le ire ignoranti e chiaramente "razziste" del governo centrale. Ho scritto ciò perché non ha alcun senso lamentarsi di una cosa così futile, rispetto agli altri problemi del paese, chiaramente più gravi!

 

E questo è inutile, a parer mio. Che senso ha "creare" (perlomeno per il 10%) una nuova lingua, spendere soldi per farla imparare e cambiare i cartelli, se alla fine rimane italian?

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Ospite

Sono comunque nuovi posti di lavoro, inoltre preserva un dialetto che è patrimonio culturale.

Inviato da LezzoTalk con un cellulare

 

Allora prendiamo un grande mulino e assumiamo 2 milioni di persone per farla girare, sono posti di lavoro  :asd:

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Guest EneaSuper

E questo è inutile, a parer mio. Che senso ha "creare" (perlomeno per il 10%) una nuova lingua, spendere soldi per farla imparare e cambiare i cartelli, se alla fine rimane italian?

 

No no emma stai sparando a vanvera. Il sardo è una lingua del tutto ufficiale ed è parlata dal 70% dei sardi. Dire "creare" non ha alcun senso, stai dicendo cose a caso O_o

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Ospite

No no emma stai sparando a vanvera. Il sardo è una lingua del tutto ufficiale ed è parlata dal 70% dei sardi. Dire "creare" non ha alcun senso, stai dicendo cose a caso O_o

 

Il che implica farla imparare al 45-25% della popolazione (le stime non sono molto precise)

Comunque mi riferivo a:
http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=25831&v=2&c=2730&t=7
E ad occhio, ogni persona che conoscerà un diverso dialetto dovrà imparare un "10%" diverso. Quindi probabilmente non ci saranno nemmeno "corsi" omogenei.

 

Senza considerare il fatto che non è nemmeno il dialetto (o lingua ufficiale, o come vuoi chiamarlo) più parlato in Italia.

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Guest EneaSuper

Il che implica farla imparare al 45-25% della popolazione (le stime non sono molto precise)

Comunque mi riferivo a:
http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=25831&v=2&c=2730&t=7
E ad occhio, ogni persona che conoscerà un diverso dialetto dovrà imparare un "10%" diverso. Quindi probabilmente non ci saranno nemmeno "corsi" omogenei.

 

Senza considerare il fatto che non è nemmeno il dialetto (o lingua ufficiale, o come vuoi chiamarlo) più parlato in Italia.

 

Non centra un cavolo, se la Costituzione e l'ONU impongono che bisogna valorizzare le minoranze linguistiche insegnandole anche nelle scuole allora va fatto! E' vero comunque che il sardo è formato da due dialetti ed ogni paese ha la sua variante (per intenderci in fatto di termini, prima che arrivi il pirla di turno a dire "è una dialetta non una lingue xddd"), per cui gli insegnamenti sono difficoltosi, ma si possono applicare comuqnue come fanno tutt'oggi, anche se non completamente per colpa di un governo centrale deficiente e "razzista" (tra virgolette per evitare il solito pirla...).

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Ospite

Ma ti impegni o ti viene naturale scrivere cazzate?

Inviato da LezzoTalk con un cellulare

 

Ha lo stesso senso di mettere cartelli inutili (nella pratica per la maggior parte della gente) perché si crea lavoro.
Dì che li mettono perché vogliono "aumentare" la lingua.

 

Non centra un cavolo, se la Costituzione e l'ONU impongono che bisogna valorizzare le minoranze linguistiche insegnandole anche nelle scuole allora va fatto! E' vero comunque che il sardo è formato da due dialetti ed ogni paese ha la sua variante (per intenderci in fatto di termini, prima che arrivi il pirla di turno a dire "è una dialetta non una lingue xddd"), per cui gli insegnamenti sono difficoltosi, ma si possono applicare comuqnue come fanno tutt'oggi, anche se non completamente per colpa di un governo centrale deficiente e "razzista" (tra virgolette per evitare il solito pirla...).

 

Se intendi il principio di autodeterminazione dei popoli, beh, mi pare ovvio che una volta separati la Sardegna può fare quello che vuole. Anzi, molto meglio separarla, se non vogliono restare uniti per motivi culturali.
E mi pare che la Costituzione dica che bisogna tutelarle, non insegnarle. Poi bisogna decidere cosa si intende con tutelare. Ma di certo non implica per forza insegnarle.

Bah, io la vedo come uno spreco di soldi. Più che tutela, mi sembra una voglia di "vincita", o perlomeno un "pareggio", con l'Italiano.
Fermo restando che se c'è una legge che obbliga a farlo, fanno bene a farlo. Ma mi pare poco utile, tutto qua.
 

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