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Carb©

Per I Cracked Che " Perchè Devo Comprare Mc Se Posso Averlo Gratis?"

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Io lo faccio con NBTedit nella maniera più legale possibile. ;)

Giusto una cosa, se hai comprato il gioco puoi usare i launcher che ti permettono di cambiare nomi senza problemi (MinecraftSP per fare un esempio).

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Anche senza consumatori, però.

Beh, mica ho detto che vanno tutelati solo i produttori.

Quindi se rubando 10 a uno dai un vantaggio di 20 ad un altro, è moralmente ok?

Se il vantaggio è esattamente quantificabile, non ci sono alternative con Σsvantaggi minore e ΔVantaggioComplessivo (Σvantaggi - Σsvantaggi) uguale o maggiore e le parti in causa sono "moralmente equivalenti", direi di sì.

Ciao

Ian

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Bene Ian, se rileggi sopra io ho soddisfatto quella condizione.

Non è soddisfatta sempre, ma generalmente si. Il problema sta nella quantificazione inesatta che fanno i produttori.

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Ritenerlo giusto è una conseguenza della prima,non il contrario :asd:.

Dire che una cosa è giusta è solo un modo per esprimere la propria approvazione,poi c'è da capire per quale motivo la si approva.

Ma la finisco quì,sto scrivendo solo io.

Il problema vero e proprio sta nella socialità: tu hai la tua morale, naturalmente. Ma io e altri cento ne abbiamo tutti una uguale tra di noi e in aperto contrasto con la tua.

Cosa succede ora?

I casi sono due:

- Tu ti pieghi a noi;

- Tu vieni eliminato.

Non ci sono alternative, purtroppo. La maggioranza vince sempre. Tu non puoi dire "è soggettivamente corretto per me" per il semplice fatto che il tuo pensiero è pura eresia: come tale, va eliminato.

Il tuo pensiero si basa sul diritto acquisito alla libertà di pensiero: ovvero tu sei libero di fare e dire quello che ti pare perchè alla maggior parte delle persone va bene così. Lo abbiamo deciso tutti insieme tempo fa (o meglio, una maggioranza dei pochi che governavano lo ha deciso tempo fa). Ma se noi, da un giorno all'altro, decidessimo che quanto dici tu non merita nemmeno di essere proferito?

Tu sei perfettamente dalla parte della ragione, ma solo finché non incontri noi. Da lì in poi, tu puoi anche non curarti di noi, ma siamo noi che ci curiamo di te, limitandoti, costringendoti a fare quello che diciamo noi o semplicemente eliminandoti.

Sei perfettamente nel giusto nel definire i concetti di giusto o sbagliato come non oggettivi: sono a discrezione della maggioranza.

In realtà, tutto questo discorso è sulla base del concetto di maggioranza: scaricare è giusto perché la maggioranza delle persone fa così, rubare cose fisiche no, perché la maggioranza delle persone vuole far credere che non lo fa già. E' tutta una questione di massa.

Il tuo ragionamento fila benissimo dall'inizio alla fine, almeno finché non incontri un centinaio di persone che la pensano diversamente. E allora credo che dovrai cominciare a sperare che reputino la libertà come oggettiva per ogni uomo, come te, perchè altrimenti sono davvero brutti guai!

E non dire mai "chissene frega di cosa fanno gli altri, non mi tange": prima o dopo di tangerà, eccome se ti tangerà. Quelli che seguono questa linea di pensiero qui sono i primi a farsi fregare! :sisi:

Fatti furbo, e spera sempre di essere nella maggioranza come adesso.

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Il problema vero e proprio sta nella socialità: tu hai la tua morale, naturalmente. Ma io e altri cento ne abbiamo tutti una uguale tra di noi e in aperto contrasto con la tua.

Cosa succede ora?

I casi sono due:

- Tu ti pieghi a noi;

- Tu vieni eliminato.

Non ci sono alternative, purtroppo. La maggioranza vince sempre. Tu non puoi dire "è soggettivamente corretto per me" per il semplice fatto che il tuo pensiero è pura eresia: come tale, va eliminato.

Il tuo pensiero si basa sul diritto acquisito alla libertà di pensiero: ovvero tu sei libero di fare e dire quello che ti pare perchè alla maggior parte delle persone va bene così. Lo abbiamo deciso tutti insieme tempo fa (o meglio, una maggioranza dei pochi che governavano lo ha deciso tempo fa). Ma se noi, da un giorno all'altro, decidessimo che quanto dici tu non merita nemmeno di essere proferito?

Tu sei perfettamente dalla parte della ragione, ma solo finché non incontri noi. Da lì in poi, tu puoi anche non curarti di noi, ma siamo noi che ci curiamo di te, limitandoti, costringendoti a fare quello che diciamo noi o semplicemente eliminandoti.

Sei perfettamente nel giusto nel definire i concetti di giusto o sbagliato come non oggettivi: sono a discrezione della maggioranza.

In realtà, tutto questo discorso è sulla base del concetto di maggioranza: scaricare è giusto perché la maggioranza delle persone fa così, rubare cose fisiche no, perché la maggioranza delle persone vuole far credere che non lo fa già. E' tutta una questione di massa.

Il tuo ragionamento fila benissimo dall'inizio alla fine, almeno finché non incontri un centinaio di persone che la pensano diversamente. E allora credo che dovrai cominciare a sperare che reputino la libertà come oggettiva per ogni uomo, come te, perchè altrimenti sono davvero brutti guai!

E non dire mai "chissene frega di cosa fanno gli altri, non mi tange": prima o dopo di tangerà, eccome se ti tangerà. Quelli che seguono questa linea di pensiero qui sono i primi a farsi fregare! :sisi:

Fatti furbo, e spera sempre di essere nella maggioranza come adesso.

Non hai capito NULLA di quello che ho scritto.

La differenza tra me e voi e che io NON ho una morale,io evito ogni forma di moralismo esistente.

Io non ho nessuna morale,non considero nulla giusto e nulla sbagliato.

Non ho ideali e per me nulla ha un vero valore(solo valori soggettivi).

Io non sostengo che piratare sia "giusto",era solo un invito a ragionare con la propria testa,invece di fare quello che in società è considerato giusto,specie quando tutti fingono giusto per adattarsi.

Quello che tu chiami "piegarsi",io lo definisco adattarsi,come io mi sto adattando alle regole del forum.

Siamo tutti capacissimi di fingere a questo mondo,eh,persone oneste non ce ne sono.

C'è troppo da dire,mi sto pure trattenendo,ma non sono disposto più disposto a discuterne.

Questa discussione non porta da nessuna parte.

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Non hai capito NULLA di quello che ho scritto.

La differenza tra me e voi e che io NON ho una morale,io evito ogni forma di moralismo esistente.

Io non ho nessuna morale,non considero nulla giusto e nulla sbagliato.

Non ho ideali e per me nulla ha un vero valore(solo valori soggettivi).

Io non sostengo che piratare sia "giusto",era solo un invito a ragionare con la propria testa,invece di fare quello che in società è considerato giusto,specie quando tutti fingono giusto per adattarsi.

Quello che tu chiami "piegarsi",io lo definisco adattarsi,come io mi sto adattando alle regole del forum.

Siamo tutti capacissimi di fingere a questo mondo,eh,persone oneste non ce ne sono.

C'è troppo da dire,mi sto pure trattenendo,ma non sono disposto più disposto a discuterne.

Questa discussione non porta da nessuna parte.

Che è esattamente quello che avevo capito sin dall'inizio: e hai ragione.

Solo che non puoi dire "chissene frega di quello che fanno gli altri".

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Bene Ian, se rileggi sopra io ho soddisfatto quella condizione.

Come fai a quantificare esattamente il vantaggio dato dal poter usufruire di un certo prodotto? E lo svantaggio dato dal non pagarlo?

Ciao

Ian

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Anche io ho usato la crack di minecraft per un periodo, causa soldi. Io non sono una persona che va dai genitori a chiedere mamma, papà mi comprate questo, quello e quel'altro?????

Io le mie cose le pago con i soldi che mi danno ogni mese, a volte risparmio quei 2-5-10 euro, e li metto da parte.

Minecraft io lo gioco prevalentemente in Singleplayer; il Multiplayer lo utilizzo solo nel caso di hunger games ecc.; ma ho preferito comprare il gioco anche perchè mi piaceva, e volevo comunque dare il mio supporto (anche se irrilevante guardato singolarmente, se si guarda la collettività esce fuori un bel gruzzoletto :look: ; che comunque può aver aiutato gli sviluppatori a continuare).

A parere mio conviene comprare sempre un gioco, e non piratarli; piuttosto si aspettano quelle 2-3 settimane, fai qualche lavoretto e quei pochi soldi te li tiri su.

Comunque non credo che un genitore possa essere contro di te se gli chiedi di comprare un giochino con i TUOI soldi; vale sempre la pena chiederlo, e magari superando la paura un domani sarai un premium :fermosi:

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Già :asd: Ho sentito parlare di 3600 euro anche :sisi:

Parliamo delle suite Autodesk?

10000€

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Parliamo delle suite Autodesk?

10000€

Ti assicuro che li vale fino all'ultimo centesimo, considera che l'intera suite manco McGuiver la sfrutterebbe: ha cosi tante funzioni che dal 2010 hanno diversificato i prodotti, dividendoli per utilizzi :D

Comunque vorrei proprio sapere perché piratare un prodotto su internet sia assolutamente diverso che da rubare un prodotto fisico:

Cosa cambia tra entrare in negozio e taccheggiare un cd (con tanto di serial key) di photoshop o di scaricarselo via torrent? il risultato è lo stesso, ottieni una copia illecita di photoshop sul tuo computer, solo che con il primo metodo hai più rischi di essere sgamato, tutto qui.

Non mettete come giustificazione "che la copia piratata vale zero", perché in confronto al costo del software i materiali dell'imballo e del supporto fisico di photoshop non sono... niente: a dir tanto la spesa è di 4 euro comprendendo il CD: una spesa tutto sommato trascurabile.

Il risultato è che che usate un ottimo prodotto senza sganciare un euro, e non venite a parlare di "non ho i soldi e non glieli avrei dati comunque", perché è solo una scusa: non tutti i prodotti costano mille euro\dollari: su steam i giochi in offerta costano anche meno di 5 euro, quando l'anno prima valevano 65\70 euro: costa cosi tanto attendere un saldo di steam?

Vogliamo poi mettere la gente con un cellulare da 600 euro in su a cui fa il jailbreak o il rooting al puro scopo di craccare giochini gratis? volete dirmi che quella gente ha i soldi per comprarsi un cellulare da 600 euro, tenerlo carico di soldi per messaggiare o chiamare e poi... non ha 0.99 euro per pagarsi il giochino che gli piace tanto?

Mi sa tanto che la scusa "sono povero, c'è crisi e tanto i soldi non glieli avrei mai dati gne!" non regge in molti casi.

L'unica risposta che ho trovato è... che la gente usi programmi crackati perché sono comodi (non perdi tempo a pagare), è figo tenere sul pc photoshop da mostrare agli amici quando il tuo uso tipico è toglierti i brufoli dalla faccia nelle foto delle vacanze (cosa che potresti fare tranquillamente con GIMP e Paint.net, ma vabbé) e che craccare è diventato "figo": non importa che non sai usare photoshop o autocad: ti servono per farti figo con gli amici (oh, o crackato autocad e fotosciop! xdxd).

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Il fatto è che se o rubi causi effettivamente un danno economico, se pirati te ne appropri senza pagare e basta. E non ti becano.

Alla fine la differenza è questa.

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Un danno economico... di un cd e 4 fogli di carta?

Il danno che provochi rubando un cd o piratando un prodotto è di una mancata vendita nel caso ti serva e una violazione dei diritti d'autore se hai scaricato il prodotto solo per farti figo.

Considera che se ti serve solo poche volte puoi benissimo utilizzare le demo\trial che gli stessi programmi forniscono.

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La questione di photoshop non sta in piedi, esiste per esempio una bellissima alternativa FREE che si chiama gimp che fa le stesse cose di photoshop. Dubito che qui sia pieno di grafici e fotografi professionisti che hanno bisogno delle caratteristiche uniche di PS. Minecraft come già hanno detto in tanti si può acquistare anche con Costa, se non vi fidate fate lo stesso ragionamento dei vostri genitori che non si fidano a comprare online.

Cercando di essere obiettivi, l'avere il gioco o il software pirata fa comodo punto e basta perchè non c'è lo sbattimento di doversi trovare alternative. Chi non compra software o giochi originali dicendo che non ha i soldi per farlo non lo farebbe nemmeno se li avesse. Vuoi mettere la fatica di registrarsi al sito, fare l'ordine, aspettare che arrivi e sborsare i soldi quando con un click è tutto risolto?

BYE!

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La questione di photoshop non sta in piedi, esiste per esempio una bellissima alternativa FREE che si chiama gimp che fa le stesse cose di photoshop. Dubito che qui sia pieno di grafici e fotografi professionisti che hanno bisogno delle caratteristiche uniche di PS. Minecraft come già hanno detto in tanti si può acquistare anche con Costa, se non vi fidate fate lo stesso ragionamento dei vostri genitori che non si fidano a comprare online.

Cercando di essere obiettivi, l'avere il gioco o il software pirata fa comodo punto e basta perchè non c'è lo sbattimento di doversi trovare alternative. Chi non compra software o giochi originali dicendo che non ha i soldi per farlo non lo farebbe nemmeno se li avesse. Vuoi mettere la fatica di registrarsi al sito, fare l'ordine, aspettare che arrivi e sborsare i soldi quando con un click è tutto risolto?

BYE!

ma si infatti, il discorso non regge, ci sono troppe dinamiche... e ovvio che è più comodo scaricarlo, anche se moralmente sbagliato... qualsiasi programma o gioco, o film...perchè anche se scarichi un film o una puntata è ILLEGALE vorrei ricordare...quindi facciamo meno ipocrisia quando leggo di paladini della giustizia nel web...

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Il fatto è che

1 non è detto che sia necessiarmente moralmente sbagliato, secondo i criteri che si vogliono adottare.

2 Il problema non è avere i soldi o meno, ma piuttosto la politica di prezzo che per quanto ha una sua ragionevolezza di fondo, rende appunto conveniente piratare.

Io credo che una politica di prezzi più bassi delle case produttrici potrebbe non necessariamente apportare maggiori benefici (né particolari sacrifici) a loro stesse, ma è il principale modo per diminuire il fenomeno della pirateria.

Se però questo non avviene, o avviene solo in certi casi, vuol dire che la pirateria è un fenomeno che apporta benefici globali.

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Ti assicuro che li vale fino all'ultimo centesimo, considera che l'intera suite manco McGuiver la sfrutterebbe: ha cosi tante funzioni che dal 2010 hanno diversificato i prodotti, dividendoli per utilizzi :D

Comunque vorrei proprio sapere perché piratare un prodotto su internet sia assolutamente diverso che da rubare un prodotto fisico:

Cosa cambia tra entrare in negozio e taccheggiare un cd (con tanto di serial key) di photoshop o di scaricarselo via torrent? il risultato è lo stesso, ottieni una copia illecita di photoshop sul tuo computer, solo che con il primo metodo hai più rischi di essere sgamato, tutto qui.

Non mettete come giustificazione "che la copia piratata vale zero", perché in confronto al costo del software i materiali dell'imballo e del supporto fisico di photoshop non sono... niente: a dir tanto la spesa è di 4 euro comprendendo il CD: una spesa tutto sommato trascurabile.

Il risultato è che che usate un ottimo prodotto senza sganciare un euro, e non venite a parlare di "non ho i soldi e non glieli avrei dati comunque", perché è solo una scusa: non tutti i prodotti costano mille euro\dollari: su steam i giochi in offerta costano anche meno di 5 euro, quando l'anno prima valevano 65\70 euro: costa cosi tanto attendere un saldo di steam?

Vogliamo poi mettere la gente con un cellulare da 600 euro in su a cui fa il jailbreak o il rooting al puro scopo di craccare giochini gratis? volete dirmi che quella gente ha i soldi per comprarsi un cellulare da 600 euro, tenerlo carico di soldi per messaggiare o chiamare e poi... non ha 0.99 euro per pagarsi il giochino che gli piace tanto?

Mi sa tanto che la scusa "sono povero, c'è crisi e tanto i soldi non glieli avrei mai dati gne!" non regge in molti casi.

L'unica risposta che ho trovato è... che la gente usi programmi crackati perché sono comodi (non perdi tempo a pagare), è figo tenere sul pc photoshop da mostrare agli amici quando il tuo uso tipico è toglierti i brufoli dalla faccia nelle foto delle vacanze (cosa che potresti fare tranquillamente con GIMP e Paint.net, ma vabbé) e che craccare è diventato "figo": non importa che non sai usare photoshop o autocad: ti servono per farti figo con gli amici (oh, o crackato autocad e fotosciop! xdxd).

Io sono fortemente contro le copie piratate, tanto è vero che ho C4D R12 che ormai ha i suoi due anni, perché il mio vicino di casa, grafico pubblicitario, mi ha regalato Key e Programma che non usava in azienda simile per PS. Inoltre si possono avere anche ottimi prodotti Autodesk gratis legalmente: mette in circolo licenze per studenti gratuite per usi non commerciali. Usando io quei programmi per pura passione, colgo questa opportunità magnifica!

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Io sono fortemente contro le copie piratate, tanto è vero che ho C4D R12 che ormai ha i suoi due anni, perché il mio vicino di casa, grafico pubblicitario, mi ha regalato Key e Programma che non usava in azienda simile per PS. Inoltre si possono avere anche ottimi prodotti Autodesk gratis legalmente: mette in circolo licenze per studenti gratuite per usi non commerciali. Usando io quei programmi per pura passione, colgo questa opportunità magnifica!

si...anche io sarei contro la pirateria se mi regalassero le key e programma (grazie al c*** insomma)

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si...anche io sarei contro la pirateria se mi regalassero le key e programma (grazie al c*** insomma)

Quello di C4D è un caso limite/fortunato infatti me le ha regalate quest'anno perchè ha cambiato piattaforme. Poi come ho detto, per gli studenti c'è una vastissima gamma di programmi completi sul sito dell'Autodesk: le uniche pecche sono che non sono per uso commerciale e Maya, 3DSMax e compagni vari sono sprovvisti del mitico MentalRay.

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Il fatto è che

1 non è detto che sia necessiarmente moralmente sbagliato, secondo i criteri che si vogliono adottare.

2 Il problema non è avere i soldi o meno, ma piuttosto la politica di prezzo che per quanto ha una sua ragionevolezza di fondo, rende appunto conveniente piratare.

Io credo che una politica di prezzi più bassi delle case produttrici potrebbe non necessariamente apportare maggiori benefici (né particolari sacrifici) a loro stesse, ma è il principale modo per diminuire il fenomeno della pirateria.

Se però questo non avviene, o avviene solo in certi casi, vuol dire che la pirateria è un fenomeno che apporta benefici globali.

Non si può dire che sia conveniente piratare un gioco come Minecraft che costa quanto una pizza con gli amici o meno di una serata al cinema con la fidanzata/moglie! Prezzi bassi = meno pirateria? Non credo proprio visto che nel mondo degli smartphone dove le app o i giochi costano meno di 1€ è pieno di gente che li pirata...

Inoltre come ho detto prima di software free equivalenti a quelli commerciali ce ne sono a bizzeffe (blender->C4D, PS->gimp, etc) e sono sicuro che bastano e avanzano al 99% delle persone che frequentano questo forum. La pirateria è una questione delicata e dato che il sw/film/musica si può COPIARE molte persone pensano sia diverso che rubare.

I software realmente costosi non sono i vari photoshop e compagnia ma sono quelli che costano anche 20000€ che le aziende sono costrette ad avere originali altrimenti al primo controllo chiudono baracca e burattini...

BYE!

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Non si può dire che sia conveniente piratare un gioco come Minecraft che costa quanto una pizza con gli amici o meno di una serata al cinema con la fidanzata/moglie! Prezzi bassi = meno pirateria? Non credo proprio visto che nel mondo degli smartphone dove le app o i giochi costano meno di 1€ è pieno di gente che li pirata...

Inoltre come ho detto prima di software free equivalenti a quelli commerciali ce ne sono a bizzeffe (blender->C4D, PS->gimp, etc) e sono sicuro che bastano e avanzano al 99% delle persone che frequentano questo forum. La pirateria è una questione delicata e dato che il sw/film/musica si può COPIARE molte persone pensano sia diverso che rubare.

I software realmente costosi non sono i vari photoshop e compagnia ma sono quelli che costano anche 20000€ che le aziende sono costrette ad avere originali altrimenti al primo controllo chiudono baracca e burattini...

BYE!

Minecraft è un caso a parte.

Poi stiamo andando Off Topic, la discussione è su quel video e su minecraft cracked.

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Come fai a quantificare esattamente il vantaggio dato dal poter usufruire di un certo prodotto? E lo svantaggio dato dal non pagarlo?

1)

Profitto o surplus (non vantaggio) del consumatore = (Costo del procurarsi una esperienza alternativa o di procurarsi alternativamente quell'esperienza) - (prezzo del prodotto). ; ammettendo che ci sia sia la volontà che la possibilità di volersi procurare quella esperienza (condizioni necessarie affinché ciò sia vero)

2)

Beneficio del consumatore nel piratare = (prezzo del prodotto) - (probabilità di essere scoperto * multa) ; per convenzione il secondo valore tende a 0

3)

Profitto del consumatore nel piratare = (Profitto del consumatore) + (beneficio nel piratare) = (costo dell'alternativa) - 0

4)

Costo della pirateria del produttore = (Costo di produzione marginale del prodotto) + m ; dove m è un numero compreso tra [(costo dell'alternativa) - (costo di produzione marginale del prodotto)] e 0, e dipende dalla disponibilità del consumatore a voler sperimentare quell'esperienza; per convenzione, il costo di produzione marginale di un software tende a 0.

5)

Beneficio sociale della pirateria = quanto noi tutti guadagnamo dal fatto che la pirateria esista = (profitto del consumatore pirata) - (costo della pirateria del consumatore) ;

si dimostra facilmente che date le ipotesi fondamentali sovraelencate il beneficio è > 0

si dimostra altresì facilmente che:

Al diminuire del prezzo del prodotto, non diminuisce il benessere sociale, ma diminuisce la pirateria.

Al crescere del costo alternativo, aumenta sia il beneficio di piratare, sia il costo della pirateria

Ne consegue che:

Se è vero che la probabilità di venire multati per pirateria tende a 0.

Se è vero che il costo marginale di distribuire software (si intenda con questo termine qualunque prodotto intangibile e facilmente replicabile) tende a 0.

Allora, la pirateria

1 È naturale che ci sia. Quindi è opinabile che sia immorale. Al pari di come si può dire che è immorale mangiare carne (ma l'uomo, essendo onnivoro, prevede anche carne nella sua dieta)

2 Il suo ingigantimento è solo il frutto di politiche di prezzo sbagliate.

Politiche di prezzo corrette possono arginare la pirateria senza di fatto diminuire il benessere sociale, né, opportunamente, il profitto del produttore, che è un dato omesso, ma facilmente intuibile, è dato da (prezzo-costo di produzione) per quantità venduta, che è in funzione del prezzo.

Ho volutamente omesso un fattore che non reputavo utilissimo in questo tipo di analisi, ovvero la possibilità tecnica di piratare.

Chiaramente questo fattore influisce sulla quantità globale della pirateria, ed inoltre, tuttavia, fa lievitare i costi.

Quindi, a mio avviso, un tipo di protezione dalla pirateria che sia marginale (la si deve applicare su ogni singola istanza di prodotto venduto) non è particolarmente efficace, mentre un tipo di protezione a monte (ad esempio il segreto industriale sui codici sorgente; oppure un sistema di protezione online auto-attivo, come eSellerate o anche i sistemi di protezione Adobe, oppure i codici di autorizzazione online del PSN) è certamente efficace; ma perlappunto è DOVEROSO da parte del produttore occuparsene, non del consumatore.

---

Non si può dire che sia conveniente piratare un gioco come Minecraft che costa quanto una pizza con gli amici o meno di una serata al cinema con la fidanzata/moglie!

Infatti, a mio avviso, non lo è. Per me Minecraft ha portato avanti un ottima politica di prezzi bassi, ma progressivamente crescneti al crescere della domanda. Ma non è dipeso solo dai prezzi; è dipeso da una politica dei prezzo in sé molto trust. Piuttosto che partire da 60 euro (o peggio, da pagamenti mensili) per poi svalutare il prodotto, loro sono partiti da constatazioni ragionevoli: il prezzo è inverso alla domanda. Alzeremo il prezzo SE e SOLO SE il gioco piace e quindi c'è domanda.

Più il gioco piace, più l'hanno alzato. Inoltre sono stati abbastanza stupidi da porsi un tetto dei 20€ (e poi magari giostrare sulla sponsorizzazione verso gli USA, dove il dollaro vale meno dell'euro)

Questa è una politica coerente, ed ha premiato Minecraft.

Prezzi bassi = meno pirateria? Non credo proprio visto che nel mondo degli smartphone dove le app o i giochi costano meno di 1€ è pieno di gente che li pirata...

Anche qui tu fai una sbagliatissima valutazione di calcolo.

Quando tu pirati uno smartphone, non stai piratando una applicazione. Te le pirati tutte quante assieme, sostanzialmente. Idem con le console.

Sostanzialmente poi, quelle applicazioni sono in gran parte porcherie, che quasi sempre non valgono nemmeno quell'euro. Chiaramente, accompagnate da una giusta politica di brand, possono risultare profittevoli lo stesso.

Inoltre come ho detto prima di software free equivalenti a quelli commerciali ce ne sono a bizzeffe (blender->C4D, PS->gimp, etc) e sono sicuro che bastano e avanzano al 99% delle persone che frequentano questo forum.

È stato dimostrato che le persone non considerano Gimp una alternativa di PS.

Io non mi baso su caratteristiche tecniche, ma solo sulle politiche di brand portate avanti.

La gente non considera gimp una alternativa di PS perché PS dietro ha steroidi e steroidi di brand sulle spalle, cosicché distruggono il concetto per cui gimp è una alternativa di PS.

Per questo, tra le altre cose, io penso che la politica di Adobe sui suoi prodotti sia una mezza cagata.

La pirateria è una questione delicata e dato che il sw/film/musica si può COPIARE molte persone pensano sia diverso che rubare.

Infatti è diverso.

I software realmente costosi non sono i vari photoshop e compagnia ma sono quelli che costano anche 20000€ che le aziende sono costrette ad avere originali altrimenti al primo controllo chiudono baracca e burattini...

Questa è la riflessione più interessante.

Dietro le politiche assurde dei grandi marchi c'è un motivo grosso quanto una casa.

I nostri governi spendono risorse nel reprimere i soggetti "deboli" (cioé quelli "grossi", quelli che non possono nascondersi), che si ritrovano costretti a dover comperare per forza i prodotti brand.

Siccome nel loro ambito non sarebbe considerato professionale l'uso di alternative (di fatti l'uso del no brand riduce il loro stesso brand intrinseco), i produttori di software, coperti dalla Legge che li tutela, scaricano sui ciccioni tutto quello che non possono scaricare sui mingherlini (cioé la massa consumatrice).

Quindi, chi veramente subisce la pirateria, non è nemmeno il produttore, ma è quella stretta fascia di consumatori che sono "ricattati" dalla legge.

E del resto capite bene che voi che proponete l'uso di alternative no brand, col cavolo che venite incontro ai produttori di software brand, perché buona fetta del brand Adobe PS si basa solo sul fatto che la pirateria ha contribuito a portarne una copia in ogni casa. Per questo CHI NON LO HA, intrinsecamente dimostra di essere un pezzente. E quando deve vendere il suo prodotto, se si scopre che non ha il software brand, è come se vendesse un prodotto pezzente anch'esso.

Per questo motivo io reputo che una legislazione meno opprimente sulla pirateria, o perlomeno il non inasprimento dei vincoli legali, possa contribuire ad uno stato delle cose più equo.

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1)

Profitto o surplus (non vantaggio) del consumatore = (Costo del procurarsi una esperienza alternativa o di procurarsi alternativamente quell'esperienza) - (prezzo del prodotto). ; ammettendo che ci sia sia la volontà che la possibilità di volersi procurare quella esperienza (condizioni necessarie affinché ciò sia vero)

2)

Beneficio del consumatore nel piratare = (prezzo del prodotto) - (probabilità di essere scoperto * multa) ; per convenzione il secondo valore tende a 0

3)

Profitto del consumatore nel piratare = (Profitto del consumatore) + (beneficio nel piratare) = (costo dell'alternativa) - 0

4)

Costo della pirateria del produttore = (Costo di produzione marginale del prodotto) + m ; dove m è un numero compreso tra [(costo dell'alternativa) - (costo di produzione marginale del prodotto)] e 0, e dipende dalla disponibilità del consumatore a voler sperimentare quell'esperienza; per convenzione, il costo di produzione marginale di un software tende a 0.

5)

Beneficio sociale della pirateria = quanto noi tutti guadagnamo dal fatto che la pirateria esista = (profitto del consumatore pirata) - (costo della pirateria del consumatore) ;

Non hai quantificato esattamente nulla, nemmeno in funzione di variabili oggettive.

E non sono sicuro di aver capito, visto che non c'è scritto da nessuna parte vantaggio=...

È qualcosa come vantaggio del consumatore=vantaggio "intrinseco" dato dal prodotto-costo per poterne usufruire? E invece per il produttore? Personalmente mi verrebbe una cosa come vantaggio del produttore=guadagno che il consumatore apporta-(coefficente che tiene in qualche modo conto delle spese sostenute per sviluppare il prodotto). È giusto?

Ciao

Ian

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Se stiamo parlando in termini economici, il vantaggio è il vantaggio competitivo; esistono diverse definizioni di "vantaggio", ed in linea di massima il vantaggio è sempre la cumulazione di tutti gli attributi di giocatore strategico nel momento in cui si sono resi espliciti.

Insomma, se pensassimo ad una corsa, il vantaggio è la distanza percorsa. Se pensiamo ad una corsa contro altri, il vantaggio "competitivo" può essere sia indice della distanza tra il primo corridore ed il secondo, sia la differenza tra le velocità a cui stanno correndo (sono due indici correlati, in ogni caso).

Questo in maniera più intuitiva.

Se con vantaggio invece indicavi ciò che è comunemente chiamato "guadagno" nelle operazioni commerciali, io l'ho chiamato beneficio o profitto.

Il Beneficio sociale, invece, di fatto è la somma di tutti i profitti individuali.

Lo posso riscrivere tutto sotto forma di variabili e funzioni, ma non penso ce ne sia bisogno;

È qualcosa come vantaggio del consumatore=vantaggio "intrinseco" dato dal prodotto-costo per poterne usufruire?

Tralasciando il lessico...il beneficio del consumatore non è dato dal prodotto in sè; ma dall'esperienza del prodotto. Si comparano i prezzi (o costi...stessa cosa...il prezzo è un costo da sostenere in quantità unitaria) del prodotto e di un prodotto alternativo che fornisce esattamente la stessa esperienza. L'esperienza dev'essere proprio la stessa, tanto che il consumatore potenziale deve poter dire che per lui (e non per parere altrui) le due esperienze hanno lo stesso identico valore. Il beneficio è dato tutto dallo scarto tra i due prezzi.

Inoltre, questa condizione:

ci sia sia la volontà che la possibilità di volersi procurare quella esperienza

deve necessariamente essere vera.

E invece per il produttore? Personalmente mi verrebbe una cosa come vantaggio del produttore=guadagno che il consumatore apporta-(coefficente che tiene in qualche modo conto delle spese sostenute per sviluppare il prodotto). È giusto?

Niente di più sbagliato.

Il beneficio del produttore è dato dalla prezzo che il consumatore è disposto a pagare meno il costo marginale (CHE NON È IL COSTO MEDIO) di produrre quel bene. Il prezzo ovviamente è sempre inferiore a quello dell'alternativa, quindi, non potendo essere negativo, per ipotesi è sempre compreso tra prezzo dell'alternativa e costo marginale.

In un regime di perfetta concorrenza tra produttori, il prezzo dei beni è sempre uguale al costo marginale di produrre il bene, infatti.

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Se stiamo parlando in termini economici, il vantaggio è il vantaggio competitivo; esistono diverse definizioni di "vantaggio", ed in linea di massima il vantaggio è sempre la cumulazione di tutti gli attributi di giocatore strategico nel momento in cui si sono resi espliciti.

Insomma, se pensassimo ad una corsa, il vantaggio è la distanza percorsa. Se pensiamo ad una corsa contro altri, il vantaggio "competitivo" può essere sia indice della distanza tra il primo corridore ed il secondo, sia la differenza tra le velocità a cui stanno correndo (sono due indici correlati, in ogni caso).

Questo in maniera più intuitiva.

Se con vantaggio invece indicavi ciò che è comunemente chiamato "guadagno" nelle operazioni commerciali, io l'ho chiamato beneficio o profitto.

Il Beneficio sociale, invece, di fatto è la somma di tutti i profitti individuali.

Lo posso riscrivere tutto sotto forma di variabili e funzioni, ma non penso ce ne sia bisogno;

Tralasciando il lessico...il beneficio del consumatore non è dato dal prodotto in sè; ma dall'esperienza del prodotto. Si comparano i prezzi (o costi...stessa cosa...il prezzo è un costo da sostenere in quantità unitaria) del prodotto e di un prodotto alternativo che fornisce esattamente la stessa esperienza. L'esperienza dev'essere proprio la stessa, tanto che il consumatore potenziale deve poter dire che per lui (e non per parere altrui) le due esperienze hanno lo stesso identico valore. Il beneficio è dato tutto dallo scarto tra i due prezzi.

Inoltre, questa condizione:

deve necessariamente essere vera.

Niente di più sbagliato.

Il beneficio del produttore è dato dalla prezzo che il consumatore è disposto a pagare meno il costo marginale (CHE NON È IL COSTO MEDIO) di produrre quel bene. Il prezzo ovviamente è sempre inferiore a quello dell'alternativa, quindi, non potendo essere negativo, per ipotesi è sempre compreso tra prezzo dell'alternativa e costo marginale.

In un regime di perfetta concorrenza tra produttori, il prezzo dei beni è sempre uguale al costo marginale di produrre il bene, infatti.

Stiam parlando di due cose diverse.

(E ho usato il termine vantaggio solo perché l'hai usato tu.)

Io intendo prendere in esame una singola azione e le sue dirette conseguenze, il che vuol dire che se decido di considerare l'acquisto di un gelato da parte di un tizio in una gelateria, mi concentro su quello che succede quando il tizio caccia il grano e mangia il gelato. Cosa importa che lo stesso gelato sia venduto a metà prezzo altrove? Le conseguenze dirette dell'azione sono le stesse.

Ciao

Ian

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